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I Puffi – Il Film, Un viaggio a colori tra mondi strampalati e sorrisi digitali – Recensione

I Puffi – Il Film: Benvenuti nel Puffoverso! Chris Miller firma un’avventura blu tra portali, pixel, sirene e glitter: i Puffi non sono mai stati così puffosi… ovunque.

Il villaggio dei Puffi è sempre lì, tra funghi abitabili e canti al chiaro di luna. Ma quando il Grande Puffo scompare misteriosamente, Puffetta prende in mano la situazione e guida una squadra puffettosa, incluso il misterioso Puffo Senza Nome, in una missione che li porta ben oltre i confini puffeschi.

Attraverso portali magici, i nostri amici blu viaggiano tra mondi sempre più bizzarri: un oceano pieno di creature fluo, un livello di pixel 8-bit che sembra uscito da un videogioco retrò, una città sospesa nel cielo fatta di neon, e chissà quanti altri.

Ogni universo è un piccolo spettacolo visivo, ma anche un tassello del mistero: dietro la sparizione del Grande Puffo c’è Razamella, il fratello teatrale e grottesco di Gargamella, con un piano tanto assurdo quanto pericoloso.

Tra momenti musicali intermittenti, gag slapstick, gelati che parlano e qualche lacrima puffosa qua e là, la missione diventa anche una ricerca personale: perché ogni puffo, perfino quello senza nome, ha un talento speciale, basta solo il tempo giusto per trovarlo.

Cosa funziona in I Puffi – Il Film

Se ti chiedi cosa funziona in I Puffi – Il Film, la risposta è: un’esplosione visiva che ti travolge fin dal primo fotogramma. La prima cosa che colpisce è un’ondata di colori così intensa che, se non ti tieni, rischi di ritrovarti a parlare in codice esadecimale. Merito del lavoro di Accenture Interactive, che sembra aver usato la tavolozza come una pistola a vernice, sparando tinte e sfumature in ogni direzione.

Ogni universo che i Puffi attraversano ha una sua identità grafica: un mondo ad acquerello in movimento, un livello da videogioco anni ’90, un mondo sommerso che sembra un sogno subacqueo e un fumetto pop art che ti strizza l’occhio. Il tutto collegato da portali che catapultano lo spettatore da una dimensione all’altra, come quando oggi si scorre senza sosta tra storie di Instagram, reel di Facebook e TikTok, senza neanche ricordarsi da dove si è partiti.

Funziona il caos visivo, funziona il ritmo incalzante e funziona anche la morale della storia: ognuno di noi ha un segreto nascosto, e il Puffo senza nome è lì per farcelo intuire. I più piccoli lo capiranno d’istinto, travolti da un’overdose di fantasia, e usciranno dalla sala felici come se avessero appena fatto un viaggio in mongolfiera sopra un arcobaleno.

E proprio qui sta la sorpresa: Chris Miller ( noto per aver diretto Shrek Terzo ed Il gatto con gli stivali) non cerca di “ingannare” gli adulti con battute a doppio senso o ironie postmoderne alla Pixar. Non vuole essere più furbo di quello che è. I Puffi – Il Film si dichiara per ciò che è davvero: un prodotto pensato solo per i bambini.

Perché non guardare I Puffi – Il Film

Con tutto questo correre da un mondo all’altro, la storia inizia a perdere il filo. Le regole del viaggio sono un po’ buttate lì, le relazioni tra i personaggi restano in superficie e certe battute sembrano scritte da Puffo Caos dopo un trip di zucchero filato. A volte pare che il film voglia solo stupire, senza preoccuparsi troppo del perché succedano certe cose.

Il multiverso puffesco è divertente per gli occhi, ma rischia di lasciare poco al cuore. E se da una parte I Puffi – Il Film punta a conquistare i più piccoli con un linguaggio pop e dinamico, dall’altra sembra sacrificare l’anima originale dei Puffi, trasformandoli in un prodotto confezionato più per il mercato che per lo spettatore.

La musica, con qualche numero musicale inserito a forza, non riesce mai davvero a sostenere il ritmo, lasciando la sensazione di un musical mancato. L’animazione stessa, pur scintillante nei colori, appare a tratti meno incisiva, come se volesse inseguire le mode digitali piuttosto che trovare una voce propria.

E poi c’è la questione più delicata: la nostalgia.
Per chi è cresciuto con i Puffi come me e li guardava ogni giorno, affezionandosi a quel mondo buffo e rassicurante di funghi, formule magiche e Gargamella sempre in agguato, questo film rischia di essere una delusione. Non basta citare i classici per far rivivere la magia. Le versioni storiche, dal fumetto di Peyo alla serie di Hanna-Barbera, riuscivano a rispettare l’identità di quei personaggi blu, bilanciando umorismo e avventura. Qui invece prevale un approccio più commerciale, che sembra dimenticare quell’eredità e preferisce un reboot scintillante ma poco fedele alle radici.

Eppure, proprio questa scelta di essere genuinamente infantile, senza ironie nascoste o stratagemmi per conquistare gli adulti, può apparire quasi rivoluzionaria. È come un disco in vinile in un mondo di streaming: fuori dal tempo, ma forse proprio per questo più sincero.

Conclusione – Un giro puffesco senza mappa

I Puffi – Il film è un’esperienza visiva, un arcobaleno narrativo che ti accompagna in un viaggio pieno di creatività. Ma come capita nei sogni più assurdi, quando ti svegli ti resta addosso una sensazione confusa: è stato bello, ma… cosa ho visto esattamente?

È un film perfetto per i più piccoli, e sicuramente ci sono momenti piacevoli anche per gli adulti. Ma chi cercava una vera storia o un’emozione profonda, forse dovrà cercarla altrove, magari in un altro portale.

I Puffi – Il film è targato  Paramount Pictures, realizzato da  Paramount Animation e distribuito in Italia da Eagle Pictures; l’uscita nelle sale italiane è prevista per il 27 agosto.

Regia: Chris Miller Cast (voci principali): Rihanna (Puffetta), John Goodman (Grande Puffo), James Corden, Nick Offerman, J. P. Karliak, Amy Sedaris, Natasha Lyonne, Sandra Oh, Octavia Spencer, Kurt Russell Anno: 2025 Durata: 92 min Paese: Stati Uniti Distribuzione: Eagle Pictures

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