Border – Creature di Confine: Arriva in sala dal 28 Marzo, il film candidato agli ultimi Oscar per il miglior trucco, che ha vinto il premio nella sezione Un certain regard al Festival di Cannes 2018 e trionfato agli European Film Awards per i migliori effetti visivi.
Tina (Eva Melander) è una guardia giurata della dogana con un potere speciale: riesce ad annusare le emozioni, soprattutto quelle negative, il che la rende indispensabile per identificare trafficanti e delinquenti di vario tipo. Presto inizia a collaborare con la polizia locale che sta investigando su dei misteriosi rapimenti di neonati. Durante un turno di lavoro, Tina conosce Vore (Eero Milonoff), che non riesce a inquadrare, ma da cui è attratta e respinta allo stesso tempo. Vore le mostrerà una parte della sua identità che non aveva preso in considerazione e metterà Tina di fronte a delle scelte difficili.
Border – Creature di Confine è un film che ragiona su molti aspetti. Quello più evidente è l’identità. Scritto da John Ajvide Lindqvist, autore di Lasciami entrare, altra storia d’amore tra una ragazzina outcast e un ragazzo qualunque, declinata nel genere (quasi) horror. In Border – Creature di Confine, invece gli outcast sono due e vivono nel mondo qualunque. Una è una ragazza che non sa bene ancora quale sia la sua identità, come spesso accade a molti esseri umani, l’altro è fin troppo sicuro di sé. In questo caso la storia di Lindqvist attinge alla mitologia nordica dei troll, esseri non umani con caratteristiche quasi animali e usanze molto poco raffinate.
Cosa funziona in Border – Creature di Confine
Ali Abbasi usa la favola per parlarci dell’attualità: Vore e Tina sono due esseri unici che vivono in un mondo diverso da loro. Tina ha imparato negli anni a vivere in compromesso con gli altri relegando la sua natura alla sfera privata, senza indagarla particolarmente. Vore invece è all’esatto opposto: vede il modo di vivere degli altri come sbagliato e lo vuole modificare secondo i suoi istinti ed è alla ricerca di un luogo migliore dove poter essere se stesso. Trovare un compromesso tra questi due mondi è l’unico modo per sopravvivere. Interessante la linea thriller sulla quale si sviluppa la storia e l’incontro tra Vore e Tina, che dà la linea narrativa agli eventi del film.
Perché non guardare Border – Creature di Confine
La storia è piena di significanti ma a volte sembra perdersi nei troppi significati: metafore, immigrazione, identità (anche di gender), libertà, fiducia e rispetto. Border – Creature di Confine li tratta tutti insieme e sono tutti interessanti, ma a volte poco approfonditi.
Border – Creature di Confine è in sala dal 28 marzo con Wanted, PFA e Valmyn