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Beata Ignoranza – Recensione – Un Film di Massimiliano Bruno

Dopo la parentesi drammatica di Gli ultimi saranno ultimi, Massimiliano Bruno torna alla commedia pura in Beata Ignoranza che tra gag e piccoli momenti di magone fa riflettere sul mondo d’oggi, così ingarbugliato nel caos di messaggini, profili social e selfie a oltranza.

Dopo Se Dio vuole Gassman e Giallini tornano insieme come acerrimi nemici in Beata Ignoranza, ritorno alla commedia più pura per Massimiliano Bruno, la storia di due professori agli antipodi: Filippo allegro progressista perennemente collegato al web, è un seduttore seriale sui social network; ed Ernesto un severo conservatore, rigorosamente senza computer, tradizionalista anche con i suoi allievi, che fa della sua austerità un punto d’onore e vanta una vita completamente al di fuori della rete. Un tempo erano “migliori amici” ma uno scontro profondo e mai risolto li ha tenuti lontani, fino al giorno in cui si ritrovano fatalmente a insegnare nella stessa classe. I loro punti di vista opposti li portano inevitabilmente a una nuova guerra. Saranno obbligati ad affrontare il passato, che ritornerà nelle sembianze di Nina (Teresa Romagnoli), una ragazza che li sottoporrà a un semplice esperimento che si trasforma in una grande sfida: Filippo dovrà provare a uscire dalla rete ed Ernesto a entrarci dentro.

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Vi sentite meglio on line o off line? Chi siete veramente? Vi sentite voi stessi quando lo siete o quando vi affidate al vostro alter ego della rete? Stimate di più le vostre sconfitte reali o i vostri successi virtuali? Portando il suo film in un liceo romano e  mettendo insieme una commedia di costume che tra gag e piccoli momenti di magone fa riflettere sul mondo d’oggi, così ingarbugliato nel caos di messaggini, profili social e selfie a oltranza, Massimiliano Bruno prova ad indagare i rapporti umani nella società attuale. A emergere vittoriosa è piuttosto la figura della donna, che si dispiega qui nei personaggi forti e consapevoli di tre attrici: la donna oggetto del passato contendere è l’adorabile Carolina Crescentini, la provocante e “spregiudicata” prof. che ha il volto di Valeria Bilello, e la figlia Nina (Teresa Romagnoli) che in quanto “nativa digitale”  dimostrerà ai due uomini come sia necessario mettere da parte i pregiudizi per arrivare a una vera educazione delle emozioni, dentro e attorno al web. Perché la comunicazione, dice la morale del film, non è vera comunicazione senza le emozioni.

Grazie all’utilizzo del camera-look, che offre possibilità narrative un po’ più ampie, Bruno riesce ad alleggerire i nodi della trama pur mantenendoli saldi. Istrionici e ben consci delle loro differenze attoriali Marco Giallini ed Alessandro Gassman funziano benissimo e risultano ben collaudati. Simpatiche risultano, infatti, queste sospensioni dei due attori che ci raccontano il loro passato. Molto divertenti e ben caratterizzati risultano i personaggi comprimari. Una punta di merito va a Emanuela Fanelli, nel ruolo di produttore esecutivo del documentario sui protagonisti che, sempre scontrosa con il suo bistrattato fonico, gli rivolge insulti in un irresistibile dialetto del frusinate.

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Amicizie infrante, duelli istrionici, ritorni inattesi, genitorialità ritrovate, vita scolastica, dolci ricordi di famiglia e qualche buonismo sono gli ingredienti base di Beata Ignoranza, commedia che,con ironia – nonostante nella seconda parte perda un po di vista le domande iniziali, concentrandosi sul contesto familiare e affettivo dei due protagonisti – fa il punto sul nostro rapporto con le persone attraverso schermi e tastiere.

 

Regia: Massimiliano Bruno Con: Alessandro Gassmann, Marco Giallini, Valeria Bilello, Carolina Crescentini, Teresa Romagnoli, Guglielmo Poggi Anno: 2017 Paese: Italia Durata: 102 Min. Distribuzione: 01 Distribution
Dopo la parentesi drammatica di Gli ultimi saranno ultimi, Massimiliano Bruno torna alla commedia pura in Beata Ignoranza che tra gag e piccoli momenti di magone fa riflettere sul mondo d’oggi, così ingarbugliato nel caos di messaggini, profili social e selfie a oltranza. Dopo Se Dio vuole Gassman e Giallini tornano insieme come acerrimi nemici in Beata Ignoranza, ritorno alla commedia più pura per Massimiliano Bruno, la storia di due professori agli antipodi: Filippo allegro progressista perennemente collegato al web, è un seduttore seriale sui social network; ed Ernesto un severo conservatore, rigorosamente senza computer, tradizionalista anche con i suoi allievi, che fa della sua…
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Beata Ignoranza

Dopo la parentesi drammatica di Gli ultimi saranno ultimi, Massimiliano Bruno torna alla commedia pura in Beata Ignoranza che tra gag e piccoli momenti di magone fa riflettere sul mondo d’oggi attraverso i due istrionici e agli antipodi protagonisti: Marco Giallini e Alessandro Gassmann. Amicizie infrante, duelli istrionici, ritorni inattesi, genitorialità ritrovate, vita scolastica, dolci ricordi di famiglia e qualche buonismo sono gli ingredienti base di Beata Ignoranza, commedia che,con ironia - nonostante nella seconda parte perda un po di vista le domande iniziali, concentrandosi sul contesto familiare e affettivo dei due protagonisti - fa il punto sul nostro rapporto con le persone attraverso schermi e tastiere.

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About Federica Rizzo

Campana doc, si laurea in Scienze delle Comunicazioni all'Università degli Studi di Salerno. Web & Social Media Marketer, appassionata di cinema, serie tv e tv, entra a far parte della famiglia DarumaView l'anno scorso e ancora resiste. Internauta curiosa e disperata, giocatrice di Pallavolo in pensione, spera sempre di fare con passione ciò che ama e di amare follemente ciò che fa.

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