L’ultima regina – Firebrand: dopo una lunga attesa è arrivato anche in Italia, grazie a Vertice 360, il nuovo film di Karim Aïnouz, un thriller con una curata ambientazione storica ma con una sceneggiatura che si distanzia sia dagli eventi reali che dal romanzo da cui è liberamente ispirato
Inghilterra, 1546. Enrico VIII (Jude Law) è in guerra con la Francia, e dato che suo figlio Edoardo (Patrick Buckley) è ancora piccolo per regnare, come reggente è stata nominata sua moglie, la regina Caterina Parr (Alicia Vikander).
La sovrana svolge il suo compito con mestizia, ma quando il Re torna prima del previsto dalla campagna, tutto sembra cambiare, e non in meglio.
Dal momento in cui si ha la notizia del ritorno del sovrano a corte non solo Caterina perde subito il comando, ma dovrà iniziare a guardarsi le spalle.
I suoi nemici sono tanti, e quindi dovrà difendersi da accuse di tradimento, visto il suo continuo stare vicino a Thomas Seymour (Sam Riley) e anche di eresie, per via della sua amicizia con l’attivista protestante Anne Askew (Erin Doherty).

Cosa funziona in L’ultima regina – Firebrand
Nuovo film del regista Karim Aïnouz (La vita invisibile di Eurídice Gusmão) L’ultima regina – Firebrand si può considerare un thiller storico abbastanza inedito, dato che non riprende appieno non solo la storia vera di Enrico VIII e la sua corte ma anche lo stesso romanzo da cui non è appunto basato ma solo liberamente ispirato, ossia La mossa della regina (Queen’s Gambit) di Elizabeth Fremantle.
Cambiando dunque un po’ entrambe le storie si è ottenuto un lungometraggio ricco di tensione ed empatia nei confronti delle tante donne protagoniste di questa vicenda, costrette a difendersi continuamente da un re uxoricida oltre che da una schiera di cortigiani avidi di potere.
La parte migliore resta comunque la ricostruzione: togliendo i personaggi puramente immaginari quelli storici sembrano davvero usciti dai ritratti dell’epoca, con un Jude Law come non l’avete mai visto. Ennesimo trasformismo cinematografico da incorniciare, con l’ex Young Pope diventato obeso e dolorante per assomigliare in maniera impeccabile all’Enrico VIII nei suoi ultimi mesi di vita.
Impressionante anche la rappresentazione della malattia alla gamba del primo sovrano anglicano, scene di certo non adatte ai deboli di stomaco.
Molto belli e storicamente accurati anche i costumi, gli oggetti di scena (in particolare i gioielli) e le scenografie, con riprese che si sono svolte essenzialmente ad Haddon Hall (Bakewell).

Perché non guardare Firebrand – L’ultima regina
Ovviamente chi conosce la storia vera di Enrico VIII e le sue mogli e non è stato informato del fatto che questo lungometraggio si basa principalmente su un romanzo recente resterà spaesato, soprattutto dal finale.
Ma non sono stati solo gli storici a storcere il naso di fronte a L’ultima regina – Firebrand, ma anche gli stessi lettori dell’opera di Elizabeth Fremantle.
Innanzitutto non è stato utilizzato il titolo originale (ma di certo Queen’s Gambit avrebbe creato problemi o al limite confusione con l’omonima miniserie TV Netflix con protagonista Anya Taylor-Joy) ma questo è forse il male minore: il film Karim Aïnouz oltre ad avere anch’esso un finale molto differente è apparso ai lettori come molto più semplificato rispetto al libro del 2013, in cui il personaggio della regina era molto più forte ed interessante rispetto alla sua versione sul grande schermo.
E un discorso simile lo possiamo fare anche per quel che riguarda il nostro Paese.
Il titolo di accompagno è di una banalità oltre che del tutto non veritiero: come può essere Caterina Parr l’ultima regina? Al massimo l’ultima moglie di Enrico VIII.
E proprio quest’ultimo è mancato nella nostra versione, perché l’adattamento dialoghi non ha tenuto conto di secoli di storia e tradizione nostrana, e quindi Enrico è diventato Henry, così come tutti gli altri nomi dei personaggi storici sono rimasti originali (ad eccezione di Caterina D’Aragona, che è stata spesso citata con il nome italianizzato e solo in una occasione con quello originale spagnolo).
Un vero peccato, anche perché il doppiaggio italiano diretto da Federico Zanandrea è stato invece molto buono.
Jude Law e Alicia Vikander hanno avuto di nuovo le loro voci cosiddette storiche (Riccardo Niseem Onorato e Valentina Favazza), ma non sono appunto gli unici nomi di valore di questo cast regale al leggio.
Ci sono anche Pasquale Anselmo (Edoardo Seymour), Luca Ghignone (Thomas Seymour), Luca Biagini (Vescovo Gardiner), Martina Felli (Cat), Federica Simonelli (Ellen), Francesco Bulckaen (dottor Al Farabi), Gea Riva (Anne Askew), Luna Iansante (Principessa Elisabetta), Roisin Nicosia (Principessa Maria), Gabriele Tonti (Principe Edoardo), Francesco Fabbri (Stowe), Emanuela Ionica (Agnes Howard), Gabriele Sabatini (Will Sommers) e Riccardo Lombardo (Sir Anthony Denny).
L’ultima regina – Firebrand non ha certo avuto una distribuzione facilitata.
Presentato per la prima volta il 21 maggio 2023 in occasione del 76º Festival di Cannes, in Italia è apparso per la prima volta nell’ottobre successivo durante la 18ª edizione della Festa del Cinema di Roma.
Il pubblico al di fuori di queste rassegne ha invece dovuto aspettare, e non poco, per vederlo finalmente sul grande schermo: nel Regno Unito è arrivato solo dal 6 settembre 2024, mentre in Italia addirittura dal 29 maggio 2025 grazie a Vertice 360.
Regia: Karim Aïnouz Con: Alicia Vikander, Jude Law, Simon Russell Beale, Eddie Marsan, Ruby Bentall, Bryony Hannah, Sam Riley, Maia Jemmett, Amr Waked, Erin Doherty, Junia Rees, Patsy Ferran, Patrick Buckley Anno: 2023 Durata: 120 min. Paese: Regno Unito Distribuzione: Vertice 360