The Order – Recensione del film con Jude Law e Nicholas Hoult
Oggi recensiamo il bel, virulento thriller poliziesco The Order, firmato Justin Kurzel (Macbeth). Presentato nel dì 31 agosto dell’anno scorso all’81.a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia ove fu ben accolto dall’intellighenzia critica (su metacritic.com, riscuote una lusinghiera media di pareri favorevoli, equivalente al 72%) ma allo stesso tempo passò abbastanza inosservato, non vincendo infatti nessun premio, The Order è un film ampiamente meritevole, da vedere assolutamente malgrado alcuni ravvisabili difetti marcati su cui più avanti, in tal nostra disamina, stringatamente, eppur speriamo chiaramente, enunceremo nei dettagli.
Sceneggiato da Zach Baylin a partire dal libro saggistico intitolato The Silent Brotherhood ad opera del duo formato da Kevin Flynn e Gary Gerhardt, qui bellamente e accortamente trasposto in ruvide e crepuscolari immagini da un Kurzel al suo opus sin ad oggi di certo migliore della sua non vasta, altalenante ma sempre interessante filmografia, The Order dura 2h nette, scandite da una palpabile tensione crescente e sapientemente dosata.
Trama:
In una cittadina sperduta della Cascadia, fredda regione montagnosa e lacustre dell’ovest settentrionale degli Stati Uniti, perfino lugubre e spettrale, a metà anni ottanta, vien trasferito il coriaceo e maturo agente dell’FBI di nome Terry Husk (un Jude Law baffuto e in recitativa forma smagliante).
Disilluso, alcolizzato cronico, nell’anima un po’ stropicciato, irredimibile fumatore incallito e temporaneamente lontano dalla sua famiglia, solitariamente e con infallibile fiuto da tartufo, da vero, personale segugio della detection percettivamente più intuitiva, comincia a indagare, fin da subito, in merito ad alcuni “movimenti” loschi, riguardanti delinquenziali eventi quali terroristiche rapine, allarmanti deflagrazioni bombarole, riciclaggio di denaro sporco e contraffatto, recentemente avvenuti nei paraggi.
Cosicché, si mette immantinente alla ricerca dei colpevoli. In tal sua azzardata missione tanto temeraria quanto altamente rischiosa, malvista però dal suo superiore, il burbero, chissà se corrotto, sceriffo Loftlin (Philip Granger), è coadiuvato dal giovane, a suo modo però già scafato e in gamba, Jamie Bowen (Tye Sheridan, Città d’asfalto, Il collezionista di carte).
Nel giro di breve tempo, i due scopriranno che i criminosi accadimenti non furono affatto casuali, bensì congegnati e partoriti da un temibile ordine neo-nazista in progressiva espansione, capeggiato dall’anarchico Robert Jay Mathews (Nicholas Hoult, Giurato numero due, Nosferatu).
Ribelle ed estremamente volitivo nel suo disegno delittuoso, Robert è un ex adepto d’una fantomatica, non poco ambigua “chiesa” dal discutibile culto sciovinista, retta dal predicatore Richard Butler (Victor Slezak, Babygirl).

Cosa funziona in The Order
Ricolmo di vibranti e secche scene d’azione girate magistralmente, The Order procede speditamente dal primo all’ultimo minuto senza mai tediare e concederci un attimo di tregua, sapidamente alternando sparatorie tanto convulse quanto perfettamente orchestrate ad attimi perfino poeticamente melanconici.
The Order è sorretto principalmente da un carismatico Law (Mezzanotte nel giardino del bene e del male) ivi produttore e similmente vicino, paragonabile, specialmente per quanto concerne il look da Callaghan ante litteram però col mustacchio, giustappunto a un Clint Eastwood dei seventies parimenti incazzoso e sanamente reazionario, con un Hoult villain altrettanto eccellente e addirittura a tratti ipnoticamente inquietante nel delinear esattamente il suo personaggio sia immorale che follemente fascinoso ad attuare mellifluamente il suo micidiale delirio megalomane. Sebbene, allo stesso tempo, paradossalmente talvolta poco credibile, per via dei suoi giovani tratti somatici “angelici”, come perfido leader irremovibile di congrega composta da persone d’ogni età e di varia estrazione sociale.
Valide anche le prove di Marc Maron (Joker), Odessa Young & Jurnee Smollett, seppur a livello di minutaggio fin troppo defilate e forse perfino sprecate. Ottima la fotografia chiaroscurale, specialmente funzionale nelle scene notturne e nei rosati tramonti prima dell’imbrunire, a cura dell’habitué di Kurzel, Adam Arkapaw.

Perché non guardare The Order
The Order, come detto, scorre rapido e innestato su alti ritmi sia nervosi che visivamente vertiginosi e, al di là dei minuti finali, a nostro avviso, eccessivamente sbrigativi e confusionari, a prescindere da qualche indubbio cedimento nel suo segmento prefinale, narrativamente disomogeneo e con digressioni irrilevanti ai fini dell’intreccio, è un film da promuovere quasi pienamente. Dunque, non gli si possono imputare molti difetti.
Ciononostante, è importante sottolineare che, talvolta, non sa quale strada registica imboccare, ovverosia è indeciso sul suo registro filmico, oscillando fra puro cinema action e velleità d’autore estetizzante che, cadenzando in modo soporifero e allentando leggermente il pathos emotivo, non sempre son ben intonate alla focalità nevralgica della frenetica detective story in questione.
Inoltre, a tal proposito, The Order pecca madornalmente in quello che è, oramai generalmente, un vistoso “abbaglio” di molto Cinema contemporaneo. Vale a dire, così come recentemente avvenuto con Longlegs, perde di vista il centro della vicenda indagatoria, concentrandosi su aspetti secondari e arrivando con troppa facilità alla risoluzione del caso “ispezionato”, come se alla fin fine il ricercato di turno e/o i ricercati non siano poi così difficili da catturare malgrado fossero stati invece all’inizio rappresentati come prede ostiche da scoprire e scovare…
Infine, nota a margine… esiste davvero la famiglia di Husk/Law o è soltanto una sua illusoria, protettiva fantasia da lui mentalmente creata per esorcizzare i suoi arcani demoni psicologici?
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Regia: Justin Kurzel Con: Jude Law, Nicholas Hoult, Tye Sheridan, Jurnee Smollett-Bell, Alison Oliver, Odessa Young, Marc Maron, George Tchortov, Sebastian Pigott, Bradley Stryker, Victor Slezak, Morgan Holmstrom, Phillip Forest Lewitski, Philip Granger, Huxley Fisher, Chantal Perron, Matias Garrido, Sally Bishop, Justin Halley Melo, Tommy Clarke, Kurtis Sanheim, Jerod Blake, Rae Farrer, Daniel Doheny, Vanessa Holmes, Bryan J. McHale, Judith Buchan, David Lereaney, Stafford Perry Anno: 2024 Durata: 120 min. Paese: Canada Distribuzione: Prime Video