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The Accountant 2 – Fratelli col bilancio in pareggio (più o meno) – Recensione

The Accountant 2: Il sequel che nessuno sapeva di volere ma che, conti alla mano, ci fa tornare volentieri in sala. Anche se ogni tanto si va in rosso. Ben Affleck e Jon Bernthal tornano nei panni dei fratelli Wolff in un sequel che mescola azione, contabilità e dinamiche familiari.

📊 Trama (raccontata da entrambi i fratelli, più o meno in armonia)

🎯 Christian (Ben Affleck): “Succede che un vecchio contatto muore in circostanze poco tranquille – e invece di un orologio in eredità, lascia un messaggino criptico: ‘trova il contabile’. Indovina chi? Così mi ritrovo immerso fino al collo in un nuovo caso pieno di numeri che non tornano e proiettili che arrivano puntuali. Chiaramente, per sistemare la faccenda, chiamo rinforzi.”

💪 Brax (Jon Bernthal): “Cioè io, Braxton, il fratello più simpatico e con le mani grandi. Quando mi chiama, so che c’è da picchiare e da contare, e a me piacciono entrambi. Questa volta però non siamo soli: c’è pure Marybeth (Cynthia Addai-Robinson), quella dell’FBI, tosta come il caffè nero e precisa come un estratto conto.”

🎯 Christian: “Insieme scopriamo che c’è una cospirazione di quelle grosse, gente con segreti ben nascosti e killer pronti a zittire chiunque faccia troppe domande. Naturalmente, noi le domande le facciamo lo stesso. E quando finiamo nei guai – spoiler: sempre – tiriamo fuori la solita combo: cervello, muscoli e qualche esplosione qua e là.”

💪 Brax: “Morale? Tra conti sospetti, sparatorie sincronizzate e criminali che sembrano usciti da una convention di Bond villain, ci tocca sistemare tutto noi. Ma hey, siamo professionisti. E soprattutto, siamo in due. Uno fa i calcoli, l’altro li azzera. Bang bang.”

In sintesi, The Accountant 2 riprende le dinamiche di famiglia, numeri e pallottole del primo capitolo, aggiungendo più cuore, più fratellanza… e un bel po’ di caos gestionale.

Cosa Funziona in The Accountant 2 (parla Christian, l’autistico preciso col cervello come un server della NASA)

“Il film è un esercizio di efficienza. Come un file Excel ben formattato. Azione chirurgica, montaggio pulito, colori tenui ma decisi. Io l’ho apprezzato. Finalmente uno che non sbaglia la dichiarazione dei redditi di trama: inizia, sviluppa, chiude. Toh. Pure le musiche non danno fastidio. E Ben Affleck, beh… finalmente di nuovo nel suo habitat: faccia impassibile e pugni in faccia. Che volete di più?

E poi mio fratello Braxton è migliorato. Non sbraita sempre, ha imparato perfino a riflettere due secondi prima di menare. Due. Ma sempre progresso è. La regia tiene botta, l’azione è ben distribuita e se ti piace gente che parla poco e spara molto, allora sei nel film giusto.”

Perché non guardare The Accountant 2 (parla Braxton, l’orso rissoso col cuore tenero che si commuove se gli offri un panino)

“Ma il crimine, fratè, c’ha la memoria di un elefante bancario: non dimentica, e ti manda pure le penali. Io cercavo solo di farmi i fatti miei, bilanci alla mano e pallottole in archivio, ma tac! Mi offrono un nuovo lavoro — roba grossa, una società di cybersicurezza sotto attacco. E io? Mi ritrovo di nuovo nel bel mezzo di un casino contabile con più proiettili che numeri decimali. Come al solito, i miei fogli Excel finiscono col bucare le pareti.”

La trama? Un po’ tipo quei conti dove t’avanza sempre uno spiccio e nun sai dove metterlo. Si segue, per carità, ma ogni tanto te pare che manchi ‘na colla. E certi cattivi… mamma mia. Uno sembra uscito da un cosplay riuscito male di un broker in burnout, l’altro c’ha la faccia depressa che pare preso male.

E poi dai, diciamolo: certe scene sembrano copiate dal primo film. Solo con più capelli bianchi. Volevano fare i raffinati, ma a tratti sembra una cena elegante dove però servono solo crackers.”

Conclusione (firmata da entrambi, perché in fondo so’ fratelli)

Christian: “Preciso, solido, ben bilanciato.”

Braxton: “Spacca, ma un po’ più de caciara la prossima volta non guasterebbe.”

Entrambi:
Se vi era piaciuto il primo, questo ve lo gustate come un buon secondo piatto: non vi sorprende più, ma sa di casa. E anche se ogni tanto va giù col pepe, l’importante è che alla fine il conto torni.

Il film è al cinema dal 24 Aprile con Warner Bros. Italia.

Regia: Gavin O’Connor Con: Ben Affleck, Jon Bernthal, Cynthia Addai-Robinson, Daniella Pineda, Allison Robertson, J.K. Simmons, Grant Harvey (II), Cassandra Blair, Michael Tourek, John Patrick Jordan, Kristen Ariza, Paula Rhodes, Fernando Chien, Joe Holt, Robert Morgan (II), Megan Grano, Alain Washnevsky, Catherine Adell, Jeremy Radin, Lincoln Bodin, James P. Harkins, Christopher Alvarenga Anno: 2025 Durata: 132 min. Paese: USA Distribuzione: Warner Bros Italia

About Davide Belardo

Editor director, ideatore e creatore del progetto Darumaview.it da più di 20 anni vive il cinema come una malattia incurabile, videogiocatore incallito ed ex redattore della rivista cartacea Evolution Magazine, ascolta la musica del diavolo ma non beve sangue di vergine.

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