Superman (2025): James Gunn rimette il mantello a nuovo. Warner cambia distribuzione in Italia, ma almeno il disco spacca.
🦸♂️ Il Ritorno del Ragazzo di Smallville, con Superpoteri e Mal di Testa
James Gunn prende Superman (2025) e lo ricostruisce dalle fondamenta come se stesse facendo un restyling di un fumetto anni ’70 con la giacca di pelle addosso e la playlist rock in sottofondo. Il risultato? Un film che osa mischiare i toni leggeri alla Guardiani della Galassia con il tormentone interiore di un eroe che deve capire chi diavolo è davvero: il kryptoniano Kal-El o il ragazzone del Kansas, Clark Kent.
Il protagonista David Corenswet funziona: ha il fisico dell’eroe d’altri tempi e abbastanza malinconia negli occhi da convincere che non sia una statua di marmo. A fianco, Rachel Brosnahan ci regala una Lois Lane finalmente brillante e pungente, mentre Nicholas Hoult come Lex Luthor sembra divertirsi a stare mezz’ora avanti a tutti, sia nei dialoghi che nei sorrisi serpenteschi.
Il film scorre bene, cavalca spettacolo e sentimento, ma si sente che Gunn ha messo il marchio di fabbrica: gag, umanità, e un tono più corale che solitario. È il Superman (2025) gentile, ma non melenso. Il botteghino (oltre 600 milioni) non mente: la gente aveva fame di un Uomo d’Acciaio meno depresso e più umano.

“Un uomo può volare. Ma deve anche scegliere dove atterrare.”
📀 Video: Quando Krypton incontra HDR
Il disco 4K è una bomba. Master nativo 4K con rapporto 1.90:1, HDR senza compromessi e neri che non si afflosciano mai. La fotografia gioca parecchio tra toni solari da Kansas e atmosfere più freddine da Metropolis: il disco rende tutto con una nitidezza quasi troppo spietata (le rughette di Clark sono un manifesto del dettaglio).
Il Blu-Ray allegato regge bene il colpo, ma nel confronto diretto sembra una copia scolorita. Se vuoi davvero vedere Metropolis brillare come Cristo comanda, resta sul 4K.
🔊Audio: Superman fa tremare il salotto
Qui si apre la solita litania con Warner e i suoi umori ballerini. Sul 4K UHD c’è finalmente il Dolby Atmos in italiano, insieme a inglese e tedesco: mix corposo, dialoghi chiari e una spazialità che durante le scazzottate con Lex o i voli di Superman ti fa tremare il salotto.
Il Blu-Ray, invece, si accontenta di un DTS-HD Master Audio 5.1 per l’italiano, mentre l’inglese resta in Atmos. Bene, ma ancora una volta hanno cambiato politica a metà strada. Insomma, decidetevi: o trattate tutte le lingue da serie A, o almeno abbiate la coerenza di restare costanti. Noi collezionisti non siamo la zavorra del mercato.

🎬 Un dietro le quinte che non fa solo volume
Abbiamo la ciccia. Oltre 90 minuti di contenuti speciali che finalmente non sembrano il solito press kit riciclato. “Adventures in the Making of Superman” va dritto dietro le quinte con interviste e materiale di lavorazione crudo il giusto, “Lex Luthor: The Mind of a Master Villain” illumina il lato oscuro con focus su Hoult e il character design del personaggio. Poi arriva il momento tenerone: “Paws to Pixels: Krypto is Born” e il cortometraggio animato dedicato al super-cane, che riesce a rubare più sorrisi di quanti ne dovrebbe.
Insomma, un comparto extra in linea con le edizioni internazionali, niente tagli o mutilazioni all’italiana.
Il confronto fra Superman (2025) 4K Ultra HD e Blu-Ray è roba per chi davvero non si accontenta del primo disco che capita tra le mani. Qui le differenze non sono solo “un po’ di pixel” è il salto dall’analogico di Smallville al digitalone di Krypton.
Caratteristica | 4K Ultra HD | Blu-Ray |
---|---|---|
Risoluzione Video | 2160p (nativo, HDR10 + Dolby Vision), IMAX 1.90:1 | 1080p, IMAX 1.90:1 |
Luminosità/Colori | HDR che valorizza neri profondi e primari naturali, niente colori sparati | Buona resa dei colori, ma meno sfumature e ombre più piatte |
Dettaglio Immagine | Immagine tagliente, textures e dettagli chirurgici, zero banding o artefatti | Dettaglio valido, ma la profondità si perde; visibile meno grana del film |
Audio Italiano | Dolby Atmos-TrueHD (potente, spaziale e dinamico nei sorround) | DTS-HD Master Audio 5.1 (buono, ma meno avvolgente e con meno punch) |
Audio Inglese | Dolby Atmos-TrueHD | Dolby Atmos-TrueHD |
Sottotitoli | Italiano, Inglese, Tedesco | Italiano SDH, Inglese SDH, Spagnolo |
Contenuti Extra | Oltre 90 min: stesso pacchetto internazionale; dietro le quinte, focus su Lex, Krypto animato, “Adventures in the Making” | Identici al 4K italiano: nessuna penalizzazione, info complete per i collezionisti |
Packaging | Combo con Blu-Ray incluso | Singolo disco |
Se vuoi lo stile IMAX a casa, l’Atmos che ti fa tremare il divano, e i colori degni di un mantello fresco di lavanderia, il 4K è la scelta obbligata. Il Blu-Ray regge, ma è il fratello minore: fa il suo lavoro, però la differenza si vede. Extra? Stavolta stessa minestra per entrambi: il pacchetto è ricco e internazionale, niente trappole per chi compra il disco fuori Italia, ma scordati il commento audio e le scene tagliate… sono rimaste nel digitale, come la morale nei film Snyder.
Warner e Arvitalia partono col piede giusto, almeno sulla qualità tecnica. Ma se vuoi davvero “sentire” Superman, prendi il disco in 4K. E il Blu-Ray? Per chi vuole risparmiare e non ha la tv da centrale nucleare.
Se hai bisogno di una tabella per scegliere, forse il vero superpotere ti manca.
🏁 Conclusioni: Questo disco è da collezionare, ma la Warner continua a cambiare rotta come Lex Luthor davanti a un giudice penale.
Il film di Gunn è un nuovo inizio convincente per l’universo DC. Il 4K Warner–Arvitalia è tecnicamente solido e rappresenta un debutto incoraggiante per il nuovo distributore, che almeno parte col piede giusto. Rimane l’amarezza sul solito caos audio a più strati (grazie Warner, anche stavolta ci avete regalato il bingo della confusione), ma il risultato complessivo resta da avere in collezione.
Se sei un fan di Superman (2025), è un acquisto obbligato. Se sei un collezionista, tanto vale far sbattere il ladro di banche contro i palazzi in Atmos come Dio comanda: vai di 4K.
📦 Box – Superman al cinema
Dal 1978, quando Christopher Reeve fece volare per la prima volta l’Uomo d’Acciaio, il personaggio di Superman ha cambiato pelle più volte. Dai toni epici e sognanti di Richard Donner, passando per le cadute di stile di certo sequel anni ’80, fino alla ripartenza non del tutto riuscita con Brandon Routh in Superman Returns del 2006. Poi l’era cupa e muscolare di Henry Cavill, marchiata Man of Steel e Batman v Superman, che ha diviso pubblico e fan. Ora con Gunn, tocca alla versione più luminosa e umana di Corenswet raccogliere l’eredità. Un viaggio lungo decenni, tra speranze di rinascita e botteghini incerti, ma sempre con il mantello svolazzante sullo sfondo.