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Mickey 17 in 4K: Bong Joon Ho ci riprova, ma il circuito fa corto? – Recensione

Mickey 17: Cloni sacrificabili, un Pattinson multiplo e un’edizione che promette scintille…in 4K.

Allora, mettiamo subito i puntini sulle “i”, o meglio, i pixel sullo schermo. Warner Bros. ci lancia sul mercato l’edizione home video di Mickey 17, l’ultima fatica del pluripremiato (e a volte sopravvalutato, diciamocelo) Bong Joon Ho, quello di Parasite. Il tam tam mediatico lo pompa come una rivoluzione sci-fi, ma noi vecchie carcasse cinefile sappiamo che non è tutto oro quello che luccica nel freddo vuoto dello spazio (e degli scaffali). Questo Mickey 17, interpretato da un Robert Pattinson che si sdoppia (o quasi, parliamo di cloni, non di possessioni demoniache come quel De Niro che avete sognato), è arrivato da poco nelle sale e già si precipita in DVD, Blu-Ray e, ovviamente, il nostro amato/odiato 4K Ultra HD, pure in steelbook per i feticisti del metallo.

Ma andiamo al sodo, come un colpo di pistola nel buio.

📜 LA TRAMA: UN SACRIFICIO CONTINUO O UN’IDEA ESAURITA?

Siamo spediti sul pianeta Niflheim (un nome che è già tutto un programma) con Mickey Barnes (Pattinson, appunto), un cosiddetto “sacrificabile”. In pratica, uno sfigato il cui lavoro è morire e poi essere rimpiazzato da un clone fresco di stampa con quasi tutti i ricordi al loro posto. Bong Joon Ho ci vuole far riflettere sulla colonizzazione spaziale, l’identità, la mortalità, l’etica della clonazione e l’impatto della tecnologia. Temi alti, per carità, ma che odorano di già visto lontano un miglio interstellare. Innovativo? Forse per chi è nato ieri e non ha mai aperto un libro di Philip K. Dick.

🎭 IL CAST: STELLE E STELLETTE NELL’OBLIO COSMICO

Accanto al nostro Pattinson dal guardaroba post-apocalittico, troviamo un manipolo di attori che dovrebbero dare spessore: Naomi Ackie (vista in Star Wars: Episodio IX – L’ascesa di Skywalker, e già questo…), Steven Yeun (che in Nope ci aveva convinto di più), e i candidati all’Oscar (titolo che ormai danno pure ai distributori di popcorn) Toni Collette (Hereditary) e Mark Ruffalo (Povere creature). Tutti potenzialmente bravi, ma il rischio che vengano risucchiati dalla gravità di una sceneggiatura non sempre all’altezza è alto quanto un monolito kubrickiano.

💿 L’EDIZIONE 4K ULTRA HD: LUCI ABBAGLIANTI E OMBRE PROFONDE

E veniamo al dunque, al dischetto che dovrebbe farci brillare gli occhi (e svuotare il portafoglio).

La data X per l’uscita è fissata per il 29 maggio 2025.

Video: Qui, poco da dire. Il 4K è tirato a lucido. Immagini che spaccano la retina per definizione e HDR che, se ben calibrato, vi fa vedere pure i batteri su Niflheim. Warner non delude quasi mai su questo fronte con le nuove uscite.

Audio: L’inglese in Dolby Atmos-TrueHD è la solita goduria per chi ha un impianto degno di questo nome. Bassi che fanno tremare le fondamenta e dialoghi cristallini. Per noi poveri coloni italiani, un DTS-HD Master Audio 5.1 che fa il suo sporco lavoro, ma senza far gridare al miracolo intergalattico. Stessa solfa per spagnolo, francese e tedesco. Insomma, la solita traccia originale da Re e le altre da sudditi.

Sottotitoli: Presenti in tutte le salse (Spagnolo, Francese, Italiano SDH, Inglese SDH, Tedesco SDH), pure per non udenti, il che è il minimo sindacale per non far infuriare nessuno.

Durata: 136 minuti. Preparate i viveri e svuotate la vescica prima della visione.

🥫 CONTENUTI SPECIALI (SOLO SU BLU-RAY, INCLUSO NEL 4K): LA SOLITA MINESTRA RISCALDATA?

Qui la faccenda si fa più scivolosa di una tuta spaziale bucata. Inclusi nel Blu-ray (che, bontà loro, mettono anche nella confezione del 4K – meno male, visto che gli extra sul disco 4K sono spesso un miraggio ma non in questo caso), abbiamo:

  • “Dietro l’obiettivo: Mickey 17 di Bong Joon Ho”: Il regista ci illumina sul suo “leggendario” processo creativo. Speriamo non sia la solita autocelebrazione da 15 minuti e via.
  • “Mickey 17: Un Mondo Reimmaginato”: Un tuffo nella scenografia, VFX, costumi e tecnologie. Potrebbe essere interessante per gli amanti del world-building, se non fosse la solita marchetta per i reparti tecnici con interviste preparate.
  • “I volti di Niflheim”: Il cast racconta la sua esperienza. Tradotto: “quanto ci siamo divertiti e quanto è bravo il regista”. La fiera delle banalità, probabilmente.
  • 2 versioni del trailer: Wow, che sforzo! Roba che su YouTube trovi in due secondi netti e che appesantisce solo il disco.

Insomma, gli extra sembrano il classico compitino svolto senza troppa passione. Roba per riempire il disco e giustificare il prezzo, ma di vera ciccia per cinefili affamati, poca traccia. Ci aspettavamo di più da un’edizione legata a un nome come Bong Joon Ho.

🎬 IL VERDETTO DEL CINEFILO BRUSCO (CON I CIRCUITI SURRISCALDATI)

Mickey 17 in 4K è un pacchetto tecnicamente sontuoso per quanto riguarda il video e l’audio originale. Bong Joon Ho ha una visione, non si discute, e Pattinson ce la mette tutta a fare il clone di se stesso esistenzialista (o quasi). Ma la storia sa di già sentito e gli extra sono più rarefatti dell’atmosfera di Niflheim.

ACQUISTO CONSIGLIATO SE:

  • Siete dei completisti di Bong Joon Ho e non vi perdete nemmeno la sua lista della spesa.
  • Il vostro impianto 4K ha bisogno di essere nutrito con immagini da demo e un Atmos da paura (in lingua originale, mi raccomando).
  • Credete ancora che “sacrificabile” sia una qualifica professionale ambita nel futuro.
  • Avete un debole per le edizioni steelbook, a prescindere dal contenuto (e dal prezzo), per i collezionisti più accaniti.

LASCIATE PERDERE SE:

  • Cercate una fantascienza che vi faccia davvero scattare qualche sinapsi nuova e non un riciclo di temi noti.
  • Gli extra per voi sono il sale della vita (home video) e qui c’è solo brodino insipido.
  • L’idea di un Pattinson che muore e risorge all’infinito vi provoca più sbadigli che brividi filosofici.
  • Il vostro portafoglio piange già miseria e non volete infliggergli un altro colpo per un’edizione che, alla fine, è più fumo che arrosto dal punto di vista contenutistico.

E ricordatevi: il cinema è una cosa seria, non un catalogo di figurine digitali. Alla prossima, e tenete gli occhi aperti (e il portafoglio chiuso, se serve).

Disponibile dal 29 Maggio con Warner Bros.

About Davide Belardo

Editor director, ideatore e creatore del progetto Darumaview.it da più di 20 anni vive il cinema come una malattia incurabile, videogiocatore incallito ed ex redattore della rivista cartacea Evolution Magazine, ascolta la musica del diavolo ma non beve sangue di vergine.

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