L’illusione perfetta: Now You See Me: Now You Don’t: Quando la magia è più vera della realtà, e l’unico trucco è non farsi scoprire.
🎬 “La vendetta del coniglio nel cilindro”
Ah, Now You See Me: Now You Don’t. Parlo da spettatore e, soprattutto, da Walter Mabry (Daniel Radcliffe), la pecora nera che questa volta non è stata invitata al banchetto degli illusionisti. Che dire, guardare questo film da fuori è come vedere una cena di Hogwarts profilarsi senza invito, ma con il catering migliore d’America.
Gli ex colleghi, la banda di maghi più brava a riscrivere le leggi della fisica e a sfuggire agli interrogatori fiscali, sono tornati compatti come un mazzo di carte truccate. Uno spettacolo che sembra un mix tra David Copperfield in acido e Ocean’s Eleven col grimaldello di un mentalista.
Fra un incantesimo narrativo e una battuta sferzante di Dylan Rhodes (Mark Ruffalo), ormai vera mascotte della saga, il ritmo del film viaggia più rapido di un palmo che vi frega il portafoglio in metro. Gli scenari? Più lucidi del mio gel per capelli e, francamente, meno esposti a imbarazzanti fuori onda.
“Non tutte le carte sono in tavola… alcune sono sotto la manica, altre hanno preso l’aereo in business class”
— J. Daniel Atlas

🎩 Cosa funziona in L’illusione perfetta: Now You See Me: Now You Don’t – “Abracadabra, funziona pure stavolta!”
Now You See Me: Now You Don’t non si limita a tirare fuori conigli dal cilindro: qui il cilindro prende vita, canta, balla e vi deruba il Rolex con grazia. La regia di Ruben Fleischer è precisa come un orologio svizzero nascosto in una baguette francese: ogni sequenza è un domino di sorprese coreografate meglio di un flash mob su TikTok nei giorni buoni.
Il ritmo? Tira dritto come la risposta di un illusionista quando chiedi “come hai fatto?”. Poco spazio agli indugi, molto ai labirinti di trama che, come il clima nei film di Christopher Nolan, cambia ogni tre minuti senza preavviso.
Gli effetti speciali alzano l’asticella: illusioni che ti strappano la mascella, e non parlo di chirurgia estetica. La chimica tra il cast, ancora una volta fenomenale, è brillante come un diamante levigato dai commentatori di Reddit. E qui, in silenzio, una lacrima per Mark Ruffalo, che in barba a Hulk dimostra di saper mettere insieme squadra e pubblico senza far saltare in aria niente, tranne le aspettative.
“Nessuno vede mai la lama. Poi si lamentano per il taglio”
— Walter Mabry (dal film precedente, ovviamente fuori scena anche qui).

👀 Perchè non guardare L’illusione perfetta: Now You See Me: Now You Don’t – “Occhio che qui non c’è niente da perdere (se non la dignità)”
Non guardare Now You See Me: Now You Don’t se pensi che la magia sia roba da bambini, o se cerchi la risposta definitiva su dove finiscono le colombe che scompaiono nei cappelli, quella te la darà solo la neuro, non il cinema.
Forse, e sottolineo forse, chi è allergico alle capriole di trama potrebbe inciampare nella narrazione più volte di quanto abbia inciampato il mio personaggio nel secondo film. Ma dico io: che gusto c’è a seguire una storia lineare? Siamo qui per essere ingannati! Se, invece, siete alla ricerca di una storia d’amore sdolcinata o di una seduta di autoanalisi, lasciate perdere. Questo film è come un prestigiatore ubriaco: non promette redenzione, solo meraviglia e qualche gettone di sarcasmo.
🐇 “E adesso, come ogni buon mago, mischio le conclusioni”
Al terzo giro di prestigio, la saga dei maghi ribelli dimostra di essere il whisky torbato dei franchise: sempre più raro, sempre più forte. Il passaggio di testimone a Ruben Fleischer infonde energia pop e una sfacciataggine narrativa che rende questo episodio un’illegalità da cineforum. Gli attori? Saldi in scena come le catenine alle caviglie nei numeri di Houdini. La formula della saga si evolve, gioca con i cliché, li infrange e li rimonta in modo delizioso. Guardate questo film se credete che la magia non abbia bisogno di spiegazioni, ma di applausi a scena aperta.
🎁 BOX “Da Houdini a ‘Heistini’ — La saga, le magie e i cugini lontani”
La trilogia (che a questo punto sta per diventare quadrilogia, lo sento dalle illusioni ottiche) di Now You See Me è il brunch perfetto fra una Las Vegas in crisi esistenziale e la Londra di Mary Poppins fuori controllo. Il primo film aveva la freschezza della carta più alta del mazzo: una rapina fatta con lo charme di quattro truffatori che paiono usciti da un talent show per mutaforma. Il secondo, dove ho avuto la fortuna o la sfortuna di sguazzare come Walter Mabry, si è spinto nel meta-magico con twist che hanno obbligato il pubblico a sospendere l’incredulità, e anche il portafogli per sicurezza.
Con questo terzo capitolo la saga ridefinisce il confine traumatico fra ciò che può accadere e ciò che può accadere solo nella sceneggiatura di Alex Kurtzman. Now You See Me si prende a braccetto con epigoni illustri: The Prestige, che sussurra “nessun trucco senza sacrificio”; Ocean’s Eleven, che mostra come si possa derubare una città con stile; persino il vecchio The Illusionist sbuca dal cilindro per dire “anch’io c’ero, ma nessuno mi ha visto”. Eppure, la saga resta unica proprio nell’arte di farci credere l’impossibile e desiderare che sia tutto vero.
Se cerchi un film che promette illusioni e consegna meraviglia, questo è il trucco che fa per te. E se da spettatore ti chiedi: “Ma la magia è reale?”. Sappi che la risposta, almeno in sala, è sempre “sì a patto che tu non sappia dov’è il doppio fondo”.
Al cinema dal 13 Novembre con 01 Distribution per Leone Film Group.
Regia: Ruben Fleischer Cast: Jesse Eisenberg, Woody Harrelson, Dave Franco, Isla Fisher, Morgan Freeman, Justice Smith, Ariana Greenblatt, Rosamund Pike Anno: 2025 Durata: 112 min. Paese: Stati Uniti Distribuzione: Leone Film Group / 01 Distribution
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