Home / HOME VIDEO / Il Signore degli Anelli – La Guerra dei Rohirrim – Steelbook 4K UHD + Blu-Ray – Spade, anime… e disastri editoriali – Recensione

Il Signore degli Anelli – La Guerra dei Rohirrim – Steelbook 4K UHD + Blu-Ray – Spade, anime… e disastri editoriali – Recensione

Il Signore degli Anelli – La Guerra dei Rohirrim: Warner Bros. porta l’epica di Tolkien nell’animazione giapponese. E ci dimentica l’italiano.
Che dire, se questa non è una perfetta metafora del nostro tempo…

Helm’s Deep, versione anime (con cavalli che sembrano usciti da Princess Mononoke)

Ambientato quasi due secoli prima de La Compagnia dell’Anello, La Guerra dei Rohirrim è la cronaca muscolare, poetica e a tratti brutale dell’ultima resistenza del leggendario re Helm, detto Mandimartello. Il tutto in animazione giapponese, firmata Kenji Kamiyama (lo stesso di Ghost in the Shell: SAC), che imbastisce una Terra di Mezzo cupa, stilizzata e sorprendentemente emozionante.

Nonostante l’operazione puzzi un po’ di “tentiamo qualcosa di nuovo prima che scada la licenza”, il film funziona. Il tono è maturo, la battaglia centrale è tesa e coreografata da dio, e la protagonista Héra è uno dei personaggi femminili meglio scritti mai visti in questo universo.

Steelbook – Cavalli e onore: estetica da scaffale deluxe

Questa edizione Steelbook 4K UHD + Blu-Ray è un piccolo gioiello per il collezionista. Artwork sobrio ma d’impatto, colorazione metallizzata, e all’interno due dischi: uno 4K, uno Blu-Ray.

Peccato che, come dicevano i vecchi elfi: “Non tutto l’oro luccica, e non tutti i dischi parlano italiano”.

Il problema – Warner Bros. e il mistero della traccia perduta

ATTENZIONE: Tutte le copie Blu-Ray distribuite in Italia non contengono l’audio in italiano, nonostante quanto riportato sulla confezione e nel comunicato stampa.

Sì, avete capito bene. Acquistate un prodotto italiano, con bollino SIAE e sinossi in italiano, e vi ritrovate un disco che salta direttamente dalla lingua degli elfi al castigliano.

La buona notizia? Warner Bros. ha riconosciuto l’errore e ha già diramato un comunicato ufficiale: il disco sarà ristampato correttamente e verrà sostituito gratuitamente a chi ne farà richiesta.

Nel frattempo, se volete godervelo in italiano, dovete usare il disco 4K… o farvi un intensivo corso accelerato di inglese tolkieniano.

Un 4K che canta sotto il sole di Rohan

Sul fronte visivo, però, nulla da ridire. Il disco 4K è spettacolare: colori vibranti, neri profondi, linee nitide che esaltano lo stile anime. Il Dolby Vision lavora bene sia sulle scene buie nelle fortezze, sia sulle sequenze d’azione all’aperto.

Anche il Blu-Ray – glitch linguistico a parte – ha un ottimo encoding, con buona gestione del dettaglio e zero artefatti. Ma insomma, che te ne fai se non puoi capire nulla?

Atmos: il suono della guerra, in tutte le lingue (tranne una)

Il 4K UHD ha l’audio italiano in DTS-HD Master Audio 5.1. Potente, ben bilanciato, con una soundstage che valorizza la colonna sonora epica e i momenti d’azione.
L’inglese è in Dolby Atmos-TrueHD: una goduria totale, specie con un impianto serio.

Sul Blu-Ray… ecco, lo sappiamo. Saltiamo questo giro.

Contenuti speciali – finalmente extra con contenuto vero

  • “Return to Helm’s Deep” – Il making of che Tolkien meritava: interviste, concept, scene tagliate.
  • “Middle-earth & Anime” – Una chicca per chi ama sia i Rohirrim che lo Studio Ghibli.
  • “Héra: A New Hero” – Dietro le quinte del personaggio che, probabilmente, vedremo in cosplay per i prossimi cinque Lucca Comics.

Tutto molto curato, senza fronzoli e – finalmente – senza autocelebrazione inutile.

Il Cinefilo Brusco consiglia? Sì, ma con riserva e PEC alla mano

La Guerra dei Rohirrim in edizione Steelbook 4K è un must per i fan di Tolkien e dell’animazione. La confezione è bella, il 4K suona e si vede alla grande, e i contenuti extra sono degni del nome che portano.

Ma attenzione al Blu-Ray: al momento è muto in italiano, quindi se non vi accontentate del 4K o non conoscete le lingue, aspettate la sostituzione ufficiale del disco difettoso.

About Davide Belardo

Editor director, ideatore e creatore del progetto Darumaview.it da più di 20 anni vive il cinema come una malattia incurabile, videogiocatore incallito ed ex redattore della rivista cartacea Evolution Magazine, ascolta la musica del diavolo ma non beve sangue di vergine.

Guarda anche

ritrovarsi-a-tokyo-recensione-film-copertina

Ritrovarsi a Tokyo – L’attesa, il desiderio e il potere silenzioso dell’amore – Recensione

Ritrovarsi a Tokyo: Un viaggio intimo nella solitudine di un padre e nel caos di …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.