giurato-numero-due-recensione-film
Home / HOME VIDEO / Giurato Numero 2: Il Blu-Ray che Mette la Giustizia sotto Processo – Recensione

Giurato Numero 2: Il Blu-Ray che Mette la Giustizia sotto Processo – Recensione

Giurato Numero 2 – Il Blu-Ray dove l’unica cosa certa è che Clint Eastwood è ancora Clint Eastwood.

Nel mondo reale, quando hai 94 anni ti danno una medaglia se riesci ad alzarti dal divano senza sbuffare. Clint Eastwood, invece, dirige Giurato Numero 2, un thriller giudiziario che arriva in Blu-Ray (anche in versione Steelbook per chi vuole far finta che sia un oggetto di culto) il 6 marzo 2025, distribuito da Warner Bros. E no, non è un documentario su un’assemblea condominiale, ma quasi. Al centro c’è un uomo in giuria e un bel dilemma morale: dire la verità o starsene zitto e sperare che nessuno se ne accorga? Ah, la giustizia!

Il protagonista Justin Kemp (Nicholas Hoult, faccia d’angelo con problemi da alcolista redento) viene sorteggiato come giurato in un processo per omicidio. Fin qui tutto bene, se non fosse che forse lui c’entra qualcosa col morto. Ups. Accanto a lui, una serie di personaggi che sembrano usciti da un episodio particolarmente drammatico di Law & Order: Toni Collette è la PM con lo sguardo di chi non ha dormito da tre settimane, Kiefer Sutherland fa… beh, Kiefer Sutherland, e J.K. Simmons è il tipo che ti fa confessare un crimine che non hai commesso solo guardandoti.

Eastwood torna dietro la macchina da presa e gira con l’eleganza di chi sa il fatto suo, anche se probabilmente ormai gira seduto su una sedia a rotelle motorizzata. La regia è solida, il ritmo c’è, anche se ogni tanto ti chiedi se non stai guardando una versione super-seria di La parola ai giurati con meno Henry Fonda e più sguardi colpevoli.

Hoult funziona bene come protagonista tormentato – sembra perennemente sul punto di piangere, ma trattiene le lacrime come chi trattiene un segreto enorme e una vescica piena. Collette è fantastica, ma la vera star qui è il dilemma morale: se sapessi di aver fatto una cosa orribile, la diresti? Oppure ti butteresti in binge-watching e fingi che sia tutto un sogno?

Il Blu-Ray fa il suo dovere egregiamente. L’immagine è pulita, nitida, ben contrastata, perfetta per godersi ogni piega della fronte di J.K. Simmons e ogni ombra nelle scene d’aula. La fotografia di Yves Bélanger è ben resa, ma diciamolo: se ti aspettavi il 4K sei nel tribunale sbagliato. Niente UHD, solo onesto Full HD. Che va bene, eh, ma ci si aspettava un pizzico di ambizione in più. Insomma: giuria promossa, ma senza lode.

L’audio è una di quelle cose che ti fanno alzare un sopracciglio. La traccia inglese in Dolby Atmos – che va detto, è una meraviglia – ti fa sentire ogni sospirone di Hoult e ogni colpo di tosse nell’aula. Le altre lingue (incluso l’italiano) sono in Dolby Digital 5.1: dignitose, ma diciamo pure che l’Atmos se lo tengono stretto solo per gli inglesi. E niente TrueHD in italiano. D’altra parte, forse è giusto così: chi è che vuole un’atmosfera audio perfetta per una crisi di coscienza?

Capitolo extra: praticamente inesistente. Niente making of, niente dietro le quinte, niente Clint che ti racconta la sua routine mattutina. Nemmeno un trailer commentato dal cane del regista. Solo il film. Il che va bene se ti interessa solo il film. Ma se sei un fan di Eastwood, aspettavi almeno un piccolo “dietro le quinte con le sue ciabatte”.

Giurato Numero 2 è un thriller solido, godibile, con un Blu-Ray ben fatto ma un po’ avaro nei contenuti. Eastwood dimostra ancora una volta che sa raccontare storie con la mano ferma (forse tremolante, ma sempre ferma), e il cast regge il peso morale della vicenda con stile. Se cerchi introspezione, tensione e Nicholas Hoult che soffre, sei nel posto giusto. Se cercavi contenuti extra e audio italiano in HD… fai appello.

About Davide Belardo

Editor director, ideatore e creatore del progetto Darumaview.it da più di 20 anni vive il cinema come una malattia incurabile, videogiocatore incallito ed ex redattore della rivista cartacea Evolution Magazine, ascolta la musica del diavolo ma non beve sangue di vergine.

Guarda anche

ritrovarsi-a-tokyo-recensione-film-copertina

Ritrovarsi a Tokyo – L’attesa, il desiderio e il potere silenzioso dell’amore – Recensione

Ritrovarsi a Tokyo: Un viaggio intimo nella solitudine di un padre e nel caos di …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.