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Eternity – Scegliere per sempre quando il tempo non c’è più e l’amore resta l’unica misura – Recensione

Eternity: David Freyne ci guida nell’aldilà con la mano ferma di chi sa che anche tra fantasmi e scelte impossibili c’è spazio per qualche risata. Eternity non è solo una commedia romantica: è un tour tra cuore, passato e un pizzico di follia ultraterrena. Pronti a scegliere chi… trascorrere l’eternità con voi?

Immaginate di arrivare nell’aldilà e scoprire che l’eternità non è poi così semplice da organizzare. Joan (Elizabeth Olsen) si ritrova proprio in questa situazione: deve decidere se trascorrere l’infinito con Larry (Miles Teller), il marito fedele con cui ha condiviso una vita intera, oppure con Luke (Callum Turner), il primo amore rimasto sospeso nella perfezione della giovinezza, in attesa di rivederla da ben 67 anni. Una scelta che mescola cuore, ricordi e un pizzico di caos… perché anche nell’aldilà, il romanticismo sa essere complicato!

Cosa funziona in Eternity

Eternity fa ridere, fa sorridere e, quando serve, fa anche pensare. Funzionano il tono misurato, la capacità di alternare con naturalezza commedia, malinconia e l’originalità di un’ambientazione che dà freschezza a tutta la storia. Un equilibrio delicato che permette al film di essere leggero senza essere superficiale.

Freyne presenta Eternity come una commedia ispirata alla Hollywood classica, con un tocco “alla Billy Wilder”, ma immersa in un’ambientazione ultraterrena fresca, originale e contemporanea. Il regista costruisce un aldilà sorprendentemente organizzato, una vera e propria burocrazia post-mortem in cui ogni anima ha una sola settimana per decidere il destino della propria eternità.

La dinamica tra i tre protagonisti costituisce la vera forza di Eternity: Olsen interpreta una Joan attraversata da esitazioni e memorie irrisolte; Teller porta sullo schermo un Larry vulnerabile e sincero; Turner incarna l’ideale sospeso del primo amore mai consumato davvero. La scrittura (Pat Cunnane), lavora sul peso del tempo e sul modo in cui idealizziamo ciò che abbiamo perduto, offrendo una riflessione sulla natura delle scelte affettive e sui loro effetti a lungo termine.

Perché non guardare Eternity

Se ci spostiamo nell’emisfero cinico,   quei famosi 7 giorni per decidere il resto dell’eternità mettono un po’ d’ansia. È come ritrovarsi davanti al più importante “scegli e conferma” della storia, ma senza il tasto annulla. Un vero countdown sentimentale: hai una settimana per capire con chi vuoi passare… be’, tutto il tempo che esisterà da qui all’infinito. Geniale sulla carta, certo, ma basta pensarci un attimo per far salire quella leggera tachicardia da “forse rimando a domani”.

Conclusione
In definitiva, Eternity è una fanta-commedia romantica insolita, che esplora l’amore come responsabilità e come decisione finale più che come passione improvvisa. Un’opera che non cerca di consolare, ma di accompagnare lo spettatore verso una riflessione sulla durata dei legami e sulla memoria che li custodisce.

Eternity racconta l’amore in tutte le sue forme: quello vissuto, quello desiderato e quello che abbiamo accuratamente lucidato nei nostri ricordi.

Racconta le scelte, quelle fatte e quelle rimandate, e il desiderio, che col tempo cambia forma senza perdere intensità. E soprattutto racconta quanto l’idealizzazione del passato sia potente: il ricordo, qui, è quasi un personaggio accessorio, affascinante ma un po’ ingannevole, capace di sembrare sempre più forte della realtà. Eternity si diverte, con leggerezza e malizia, a ricordarci che ciò che brilla nella memoria non sempre reggerebbe alla luce del presente.

Eternity, produzione A24, é stato scelto come film d’apertura del Torino Film Festival 2025. Il film sarà distribuito nelle sale italiane a partire dal 4 dicembre 2025 con I Wonder Pictures. 

Regia: David Freyne Cast: Elizabeth Olsen, Miles Teller, Callum Turner, Da’Vine Joy Randolph, John Early Anno: 2025 Durata: 114 min. Paese: Stati Uniti Distribuzione: I Wonder Pictures

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