A Working Man: Un thriller d’azione che punta tutto sull’adrenalina del duro di sempre, ma si perde nella sceneggiatura iper-classica e negli extra assenti. Il 4K UHD salva la faccia. Jason Statham rinfodera i pugni, ma il film è un déjà-vu senza sorprese.
🎬 Trama e commento al film – Botti e Schioppi
A Working Man diretto dal solito David Ayer, è praticamente la versione povera di Taken con Jason Statham che ritorna a fare ciò che sa fare meglio, ovvero pestare facce e correre come se la vita dipendesse da questo.
La storia è tratta dal romanzo Levon’s Trade di Chuck Dixon e ruota attorno a Levon Cade, ex agente black ops dei Royal Marines, ora operaio edile in un cantiere a Chicago, che cerca una vita tranquilla mentre combatte per la custodia della figlia. Quando la figlia del capo del cantiere, Jenny, viene rapita da trafficanti di esseri umani, Levon rispolvera il suo passato violento per andare a salvarla.
Il film non è una rivoluzione narrativa: la sceneggiatura firmata da Ayer e Sylvester Stallone si appoggia a un revenge movie classico immerso in una cornice più umana e malinconica.
Il cast internazionale con nomi come Jason Flemyng, Michael Peña e David Harbour arricchisce la trama, ma non fa miracoli. Qui si tratta di un uomo che vuole semplicemente stare a casa con sua figlia, ma sa usare le mani meglio di chiunque altro. È il solito western moderno d’azione, con la solita dose di corruzione, crimine e drammi personali.
Una dichiarazione che Statham potrebbe benissimo buttare giù con la sua solita schiettezza: “Se vuoi la calma, vai al cimitero” Jason Statham. Oh, certo, perché nessuno si aspettava un capolavoro, ma qui si supera il compitino con la stessa passione con cui un barista stanco versa l’ultimo caffè della giornata.

Se cercate introspezione e trama profonda, vi conviene mettere in stand-by la vostra voglia di cervello: qui si gioca a schiacciare pulsanti e a contare botti, niente di più.
Cinefilo Brusco

🎥 Visione Tagliente: La Nitidezza che Non Ti Aspetti
Il cuore pulsante di questa edizione in 4K Ultra HD targata Warner Bros. Discovery e distribuita da Arvitalia è la qualità visiva. Il trasferimento è nitido come un rasoio ben affilato, i dettagli di ogni scena emergono con una chiarezza sconcertante, soprattutto nelle parti notturne e di tensione. Il formato 2.4:1 regala quell’ampiezza cinematografica che ti fa quasi dimenticare di star guardando un film d’azione spesso scontato.
L’HDR aggiunge profondità ai neri e fa risaltare i colori senza strafare, mantenendo un bilanciamento naturale. Insomma, il video è una delle poche cose su cui non si può mettere nemmeno una pezza. Se volete un motivo per inserire “A Working Man” nel lettore, il 4K è di gran lunga il più valido: una lezione di come si fa un’ottima edizione tecnica, anche se il film fa “solo” il suo compitino. Perché ammettiamolo, è come un vestito sartoriale su un attore che recita la solita parte: elegante sì, ma la stoffa non ti fa dimenticare il copione noioso.
Il 4K è così nitido che quasi si vede la rassegnazione negli occhi di Statham mentre recapita l’ennesima mazzata fuori copione.
Cinefilo Brusco
🔊 Suoni che Fanno Più Rumore di un Pugno
L’audio italiano in Dolby Digital 5.1 fa il suo dovere e regala un’esperienza più che adeguata, con una buona spazialità e un buon livello nei dettagli. Non aspettatevi un miracolo, ma almeno non sembrerà di ascoltare il suono da una scatola di cartone.
Per i più esigenti, il Dolby Atmos-TrueHD in lingua originale inglese è invece un’altra storia: coinvolgente, potente, un verbo sonic-o da cui non si torna indietro. Le risse, le esplosioni, i pugni volano in tutte le direzioni e la scena sonora diventa tridimensionale, facendovi sentire parte del casino. Per chi non ha problemi a usare la traccia inglese, è la scelta obbligata per godersi il film come si deve. Traduzione? L’italiano è quasi una mezz’ora di palestra sonora, ma il dolby inglese è come un invito a una festa con Hemingway e Mike Tyson.
Gli extra? Ah certo, quelli sono proprio come il finale alternativo di una soap opera: teorici, fantomatici e ovviamente assenti.
Cinefilo Brusco
🎞️ Extra? Solo il Vuoto che Grida
E qui arriva il colpo basso: nessun contenuto extra. Niente making of, niente interviste, neanche un trailer o un dietro le quinte. Un’edizione senza fronzoli, quasi da risparmio di guerra (o meglio, da “risparmio editoriale” che suona più elegante).
In un momento storico in cui i cinefili e i collezionisti spillano euro con la bava alla bocca, privarli dei contenuti speciali è quasi uno sfregio. La mancanza di extra è impossibile da perdonare e rischia di far saltare la testa a più di uno, specie per un titolo che si preannuncia potenzialmente il primo di una serie (e che grazie alla penuria di contenuti sembra più un contentino, o come direbbe qualcuno, una “scusa per venderti il disco”). Warner Bros e Arvitalia potevano fare molto meglio, ma evidentemente hanno deciso di strafare… nel risparmio.
🕵️♂️ La Sentenza Finale: Colpo o Contropiede?
L’edizione 4K UHD + Blu-Ray di A Working Man è un mix di luci e ombre: pochissimi dubbi sulla qualità del video, audio più che dignitoso, soprattutto in inglese, ma un’imbarazzante assenza di extra che fa sembrare questo disco un prodotto da scaffale di seconda scelta.
Per i fan sfegatati di Jason Statham e delle botte da film duro, c’è tanto da godersi dal punto di vista tecnico, ma la sceneggiatura e il valore aggiunto allettante latitano parecchio. Insomma, il film è quel classico pasto rapido da fast food del cinema d’azione: ti riempie per un po’, non ti lascia indigestioni, ma neanche ti farà gridare al miracolo. Se siete avvezzi a qualcosa di più sostanzioso, fatela passare. Per il resto, è un buon action movie, niente di più.
👊 Box: La carriera Jason Statham
Per capire la potenza dietro a Jason Statham, basta ricordare che non è un attore qualsiasi. Ex tuffatore professionista, Statham ha trasformato il suo fisico e la sua faccia da duro in un brand mondiale del cinema d’azione.
Esploso con le prime comiche taglienti di Guy Ritchie (Lock & Stock, Snatch), è diventato il totem delle scene di botte ficcanti e inseguimenti al cardiopalma. Lo abbiamo ammirato nei vari capitoli di Fast & Furious (Fast & Furious 8, Hobbs & Shaw, Fast & Furious 9) e in collaborazioni più recenti con David Ayer (The Beekeeper, A Working Man). Un attore che incarna il classico duro che non parla troppo ma quando lo fa ti fa capire che il gioco è serio Jason Statham.
Daruma View