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Wonder – White Bird: la storia di Sara Blum – Recensione

Wonder – White Bird è il nuovo film dedicato ai racconti dell’acclamata scrittrice per ragazzi R.J. Palacio, uno spin-off che è allo stesso tempo anche un sequel e un prequel che racconta la storia di Sara Blum, interpretata da Helen Mirren nella versione attuale e da Ariella Glaser in quella giovanile.

Anno nuovo, scuola nuova per Julian Albans (Bryce Gheisar), dato che è stato espulso da quella vecchia per aver bullizzato il piccolo August “Auggie” Pullman (Jacob Tremblay).

Una punizione che sembra non aver sortito alcun effetto sul giovane, dato che anche nel nuovo istituto comincia con il piede sbagliato, dimostrandosi poco gentile con quelli di solito etichettati come impopolari. Un gesto che non passa inosservato agli occhi di sua nonna Sara Blum (Helen Mirren), la quale per fargli cambiare la sua visione sul giusto e sbagliato gli racconta ciò che ha dovuto subire lei decenni fa, quando ragazzi della sua età si sono resi complici di uno dei più grandi genocidi della storia partendo da atti di iniziale bullismo scolastico.

Cosa funziona in Wonder – White Bird

Da Stephen Chbosky a Marc Forster. Da un romanzo scritto a uno a fumetti. Da Wonder a White Bird. Tutte cose collegate a una sola persona, R.J. Palacio, una scrittrice in grado di affrontare in maniera sentita ed intelligente il tema della lotta al bullismo e per l’inclusione.

Una saga quella della scrittrice lunga sei opere, e quindi con Wonder – White Bird si è arrivati al secondo capitolo, che è sia un prequel che un sequel del primo.

La macchina da presa è passata dunque a Marc Forster, un regista che si è dimostrato davvero bravo in passato nel raccontare storie piene di buoni sentimenti con l’aggiunta di soffici mondi immaginifici: basta pensare a lungometraggi come Neverland – Un sogno per la vita, Ritorno al Bosco dei 100 Acri e Non così vicino.

Wonder – White Bird non è dunque solo un film che vuole ricordare soprattutto alle nuove generazioni gli orrori dell’Olocausto compiuti non solo dai nazisti ma anche dai collaborazionisti (del resto è ambientato nella Francia di Vichy) ma anche la storia inventata di una ragazza che, attraverso i suoi sogni e la sua immaginazione, è riuscita a sopravvivere in quegli anni di isolamento.

Un racconto stile La vita è bella che in Italia è stato distribuito con un ottimo doppiaggio diretto da Federico Zanandrea che comincia subito con una storica novità: a doppiare Helen Mirren è toccato a Maria Pia Di Meo, la quale non solo è una delle più grandi doppiatrici italiane in attività, ma è tornata a dare la voce all’attrice premio Oscar dopo tantissimo tempo (l’ultima e unica volta prima di questo è stato con Excalibur).

Completano il cast italiano altre voci del calibro di Luna Iansante (la giovane Sala Blum), Alessandro Carloni (Julien Beaumier), Lorenzo D’Agata (Julian Albans), Claudia Catani (Vivienne Beaumier), Francesco Prando (Jean-Paul Beaumier), Martina Felli (M.lle Petitjean), Valentina Mari (Rose Blum), Franco Mannella (Max Blum) ed Alessandro Zurla (Rabbino Bernstein).

Perché non guardare Wonder – White Bird

L’unica cosa che stride un minimo in questo nuovo, grande lungometraggio diretto da Marc Forster è forse l’anno di ambientazione della pellicola: anche se fosse stato scelto quello successivo al primo romanzo (quindi grossomodo il 2013) Helen Mirren sarebbe comunque troppo giovane per essere la versione anziana di una che ha vissuto l’adolescenza durante gli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale.

Al cinema da giovedì 4 gennaio con Notorious Pictures.

Regia: Marc Forster Con: Ariella Glaser, Orlando Schwerdt, Gillian Anderson, Helen Mirren, Bryce Gheisar, Philip Lenkowsky, Ishai Golan, Jordan Cramond, Yelisey Kazakevich, Priya Ghotane, Olivia Ross, Patsy Ferran, Jo Stone-Fewings, Stuart McQuarrie, Jim High, James Beaumont, Nadine Leon Gobet Anno: 2023 Durata: 120 min. Pausa: USA Distribuzione: Notorious Pictures

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