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Wolfs – Lupi solitari – Recensione del film con Brad Pitt e George Clooney

Wolfs – Lupi solitari – Recensione del film di Jon Watts con Brad Pitt e George Clooney presentato a Venezia 81 e disponibile dal 27 Settembre su Apple TV+.

Dall’81.a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, oggi recensiamo il brillante, sebbene imperfetto, Wolfs, da noi sottotitolato Lupi solitari, presentato Fuori Concorso, scritto e diretto da Jon Watts (Venom – La furia di Carnage), della durata non troppo considerevole, altresì scorrevole e spassosa, di un’ora e quarantotto minuti netti e sovente avvincenti.

Wolfs è un film action con sfumature e tonalità da commedia macabra, ambientato tutto in una notte, tranne nella scena finale ammantata di nostalgia deliziosamente malinconica, diciamo, e sofficemente permeata d’alba crepuscolare sognante, à la John Landis, con esplicite citazioni a numerose pellicole classiche del passato, per un gioco ammiccante e (auto)ironico perfino a base di divismo attoriale a sua volta incentrato su uno speculare e allo stesso tempo rivale antagonismo di due attori hollywoodiani celeberrimi e protagonisti or un po’ âgé ma immarcescibilmente incontrastabili sex symbol indiscussi a livello internazionale, iconici e graniticamente ascritti all’immaginario collettivo.

Trama, molto sintetizzatavi per evitarvi spiacevoli spoiler invalidanti il piacere e le sorprese della visione:

Jack & Nick, rispettivamente incarnati da un laconico e sornione George Clooney e da un Brad Pitt sempre in forma smagliante e fotogenicamente carismatico, sono due fixer, ovvero coloro che alla maniera di Mr. Wolf di Pulp Fiction, risolvono “sudici” problemi all’apparenza irrisolvibili, insabbiando la verità in virtù del loro “sporco lavoro” invisibile ma decisamente unico. Il primo, cioè Nick, è stato chiamato sul “luogo del delitto” da Margaret (Amy Ryan, Sugar), il secondo dal suo capo.

In una stanza d’albergo lussuosa, forse dopo un segreto e torbido rapporto sessuale, c’è infatti un cadavere insanguinato che inizialmente si presuppone essere un gigolò chiamato in loco dalla suddetta mature woman Margaret per una dolce e folle night di sesso proibito e scatenato…

Il ragazzo, senza nome e ivi appellato solamente come Kid (Austin Abrams), forse non è morto affatto ed è invece, malgrado tutto, non solo vivo e vegeto, bensì euforizzato dall’aver assunto sostanze stupefacenti…

Una bella gatta da pelare per i nostri due beniamini e antieroi in una corsa contro il tempo sul filo del rasoio e incontri-scontri con gang spietate fra equivoci, inganni, tradimenti, pirotecniche sparatorie mozzafiato e il crescere spasmodico della tensione palpabile e ansiogena.


Cosa funziona in Wolfs – Lupi solitari

Ebbene, chiariamoci per dovere di onestà intellettuale e sincerità recensoria. Wolfs non è un grande film, però si segue volentieri e, specialmente nella sua parte centrale, ha ritmo da vendere ed è ripieno di ficcanti battute scritte magnificamente, allestiteci e distillate da un ispirato Watts con argutezza finissima.

Ben musicato da Theodore Shapiro, con una colonna sonora da brividi in cui poi fa capolino Frank Sinatra, così come già evincemmo dal trailer, illuminato dalla fotografia chiaroscurale e spettrale, con lampi fosforescenti, di Larkin Seiple, Wolfs, ribadiamo, assomiglia a una pimpante comedy degli anni ottanta in cui, oltre al già citato Landis, ravvisammo echi e positive ombre, in senso metaforico, dell’indimenticabile Fuori orario di Scorsese, ed è sorretta da un duo impagabile.

Ove però, a vincere la sfida, non solo divistica, bensì financo prettamente recitativa, è un Pitt magnifico sotto ogni punto di vista che, più e volte, ruba la scena a un Clooney, sì, bravo, al contempo un po’ bolso e visibilmente troppo compassato, non soltanto per via del suo personaggio più mesto caratterialmente, frequentemente surclassando in bellezza e sensuale carica ipnotica. Jack/Clooney è un uomo misterioso con scialbo aplomb alla Humphrey Bogart più stanco e invecchiato, Pitt, un Roger Moore dei tempi d’oro in salsa moderna e piglio incredibile.


Perché non guardare Wolfs – Lupi solitari

Wolfs ha un incipit tanto fascinoso e godibilmente tetro, oltre che retrò, quanto leggermente macchinoso e ingarbugliato e, soprattutto nelle scene più concitate d’azione, dettagliatamente orchestrate ma poco efficaci, Watts esagera in ralenti di maniera impropri, risultando lezioso e patinato. Strizzando eccessivamente l’occhio al pubblico giovanile per accontentare tutti, mischiando classicità da neonoir d’antan al tipo di cinefilia odierna, più agganciata alla banalità soltanto estetica.  

Presentato a Venezia 81 e disponibile dal 27 Settembre su Apple TV+.

Regia: Jon Watts Con: Brad Pitt, Amy Ryan, George Clooney, Austin Abrams, Poorna Jagannathan, Richard Kind, Zlatko Buric, Linda Carola Anno: 2024 Durata: 108 min. Paese: Gran Bretagna, USA Distribuzione: Apple TV+

About Stefano Falotico

Scrittore di numerosissimi romanzi di narrativa, poesia e saggistica, è un cinefilo che non si fa mancare nulla alla sua fame per il Cinema, scrutatore soprattutto a raggi x delle migliori news provenienti da Hollywood e dintorni.

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