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Un piedipiatti a Beverly Hills: Axel F – Recensione del film Netflix

Un piedipiatti a Beverly Hills: Axel F, la recensione del film con Eddie Murphy e Kevin Bacon disponibile in esclusiva su Netflix.

Ebbene, oggi recensiamo l’attesissimo Un piedipiatti a Beverly Hills, sottotitolato Axel F e disponibile dallo scorso 3 luglio su Netflix in contemporanea mondiale, così come soventemente avviene su tale famosa piattaforma di streaming. Quarto capitolo della saga inaugurata, financo involontariamente, nel lontano ‘84 con l’originale firmato Martin Brest (Scent of a Woman, Prima di mezzanotte).

Poiché il suo protagonista, naturalmente ivi ritornato a reinterpretarlo, ovvero nientepopodimeno che Eddie Murphy (Buon Natale da Candy Cane Lane, Showtime), come sappiamo, conobbe presto l’immediata notorietà planetaria grazie al capostipite appena succitato e ad un altro paio di pellicole epocali che riscontrarono immediato clamore internazionale, vale a dire Una poltrona per due di John Landis & 48 ore di Walter Hill (I guerrieri della notte).

E, datane la popolarità acquisita e in virtù del successo ottenuto per l’appunto da Beverly Hills Cop, il suo storico produttore e anfitrione, principale patrocinatore Jerry Bruckheimer (Con Air) decise quasi immantinente di realizzarne e finanziare il sequel diretto da Tony Scott (The Fan), venuto solamente tre anni dopo.

Lo stesso John Landis, sempre sotto l’egida ovviamente di Bruckheimer, nel ‘94 filmò il penultimo episodio di tal tetralogia oggi compiutasi per la regia, stavolta, del poco conosciuto ma abbastanza affidabile Mark Molloy, qui al suo debutto assoluto in un lungometraggio dietro la m. da p. Targato nuovamente, perdonateci se siamo pleonastici, dalla compagnia produttiva di Bruckheimer per la Paramount Pictures, eccone sinteticamente la trama:

Lo scafato, indubbiamente un po’ arrugginito eppur sempre pimpante e in formissima Axel Foley (Murphy), stimato e collaudato tenente della polizia di Detroit, non è ancora un pensionato, così come il suo capo Jeffrey Friedman (Paul Reiser, Stranger Things), più âgée ma ugualmente in gamba.

Axel s’è trasferito nella città appena dettavi. Viene richiamato ad operare nella ricca, tentacolare, forse marcia Beverly Hills al fine d’indagare sulla police corrotta di tal giungla metropolitana.

Affiancato, più che altro aiutato, in tal caso, non solo investigativo, bensì da intendersi anche in senso figurato, da sua figlia Jane (Taylour Paige), che non gli parlava da anni ed è divenuta un’avvocatessa assai stimata, e dall’ex ragazzo di lei, ovvero il detective Bobby Abbott (Joseph Gordon-Levitt), a sua volta alle dipendenze del suo superiore Taggart (il veterano John Ashton). Mentre il capitano, apparentemente integerrimo ed elegante, azzimato e perfettino, Grant (Kevin Bacon), nasconde qualcosa di losco?

L’apparenza inganna e la sua coscienza non è pulita a differenza del suo aspetto a prima vista impeccabile? Infine, abbiamo anche Billy Rosewood (Judge Reinhold, Zandalee).

Cosa funziona in Un piedipiatti a Beverly Hills – Axel F

Dopo un inizio leggermente stentato e farraginoso, per di più contenente una scena d’inseguimento automobilistico troppo rocambolesca e improbabile, dopo qualche lentezza e alcuni dialoghi scontati, indubbiamente poco arguti, Un piedipiatti a Beverly Hills – Axel F prende il volo e via via quota sempre più sorprendentemente, trovando un’invidiabile quadratura del cerchio e innestando una robusta marcia dinamica e brillante, all’insegna d’un eccellente ritmo che sa bilanciare la dosata commedia svagata al poliziesco efficace, fortemente intrattenente e perfino ripieno di suspense mozzafiato.

Eddie Murphy, dopo numerose, recenti prove appannate, ritrova in Axel il personaggio che gli è appunto più congeniale, allettandoci con versatilità e una verve scoppiettante stavolta rilevante. Alternando ironia, leggerezza pura sua tipica a momenti in cui la sua recitazione, magicamente, cambia improvvisamente registro, adeguandosi a circostanze più melodrammatiche.

Chapeau! Il resto del cast (fra cui da citare la solita, strepitosa macchietta di Luis Guzmán) gli è all’altezza altrettanto bravamente. Plauso particolare e ampiamente meritato alla limpida e soavemente acquosa, in modo estremamente pertinente nelle scene notturne, fotografia a cura di Eduard Grau. Infine, se la prima car chase scene, per dirla come direbbero gli americani, risulta grossolana, la lunga sequenza con l’elicottero che, all’impazzata sorvola follemente Beverly Hills, è invece magistrale e grandiosamente spassosa.

Perché non guardare Un piedipiatti a Beverly Hills – Axel F

Un piedipiatti a Beverly Hills – Axel F è, a conti fatti, un inaspettato quarto capitolo molto godibile e si lascia vedere tutto d’un fiato. Se volessimo trovargli difetti enunciabili, eppur non molto rimarchevoli, ripetiamo, così come sopra già accennatovi, che l’incipit è lento e qua e là la regia di Molloy mostra gli evidenti, altresì comprensibili, dunque perdonabili limiti d’un esordiente ancor inesperto. Sono pecche però, ribadiamo, trascurabili e il film si rivela avvincente e aver investito su tale 4° chapter è stata una scommessa vincente.

Il film è disponibile in esclusiva dal 3 luglio su Netflix.

Regia: Mark Molloy Con: Eddie Murphy, Judge Reinhold, Kevin Bacon, Joseph Gordon-Levitt. , Bronson Pinchot, Paul Reiser, John Ashton, Patricia Belcher, Taylour Paige, James Preston Rogers, Sarah Abrell, Giovannie Cruz, Suzanne Ford, Justin Price, Joseph Aviel, Michael Camp, Amanda Fields, Alex Anagnostidis, Mickey Cassidy, Joe Davis, Zack Palmisano, Jason Patrick Mills, Roshan Maloney, Mobin Khan, Kyle S. More, Kalina Vanska, Khalid Ghajji, Keith Pillow, Michael Heidemann, Sean Liang, Candido Carter, Jesse Shawn Anno: 2024 Durata: 118 min. Paese: USA Distribuzione: Netflix

About Stefano Falotico

Scrittore di numerosissimi romanzi di narrativa, poesia e saggistica, è un cinefilo che non si fa mancare nulla alla sua fame per il Cinema, scrutatore soprattutto a raggi x delle migliori news provenienti da Hollywood e dintorni.

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