Pare parecchio Parigi: Recensione del nuovo film di e con Leonardo Pieraccioni, Giulia Bevilacqua e Nino Frassica
Oggi recensiamo il nuovo film, per l’esattezza, il quindicesimo da regista, di Leonardo Pieraccioni (Il ciclone, I laureati), ovverosia Pare parecchio Parigi, da lui stesso prodotto oltre che scritto, così come sovente avviene puntualmente.
Per tale suo leggero opus scacciapensieri, al solito non pretenzioso, altresì non eccezionale, facilmente presto scordabile ma, ripetiamo, sostanzialmente guardabile e, in molti punti, addirittura più efficace di altre sue recenti pellicole meno memorabili, Pieraccioni ha scelto di adattare liberamente una bizzarra e incredibile storia grottesca realmente accaduta nell’82, riguardante i fratelli Gianni & Michele Bugli che, nell’anno dettovi, compirono un viaggio in roulotte col loro padre morente, bonariamente e affettuosamente facendogli credere di viaggiare alla volta della sua bramata, sognata, magica Parigi al fine di regalargli, prima della triste morte, un sogno luccicante e attimi d’ultima felicità insperata…

Trama, ispiratasene e sintetizzatavi, tratta giustappunto dalla vera vicenda accaduta poc’anzi sopra dettavi, da Pieraccioni molto romanzata e opportunamente modificata per la sua “versione” cinematografica, assieme ad Alessandro Riccio e a sua volta ricavata da un soggetto scritto da Pieraccioni e Filippo Bologna.
Tra Bernardo (Pieraccioni) e le due sorelle Ivana (Giulia Bevilacqua) e Giovanna Canistracci (Chiara Francini) non corre più buon sangue da molto tempo e infatti fra loro non si parlano più. Ma presto si riconcilieranno, giocoforza, in quanto il loro padre, professor Arnaldo (Nino Frassica), gravemente malato e quasi in fin di vita, prima di lasciare questo mondo, vorrebbe finalmente vedere, per la prima volta in vita sua, Parigi. I tre fratelli, impossibilitati per ragioni economiche e per mere tempistiche, a soddisfare il padre, escogitano un bislacco stratagemma assolutamente esilarante e incredibile, sebbene azzardato e al contempo apparentemente improponibile. Pur non sconfinando mai neppure al di là del maneggio a proprietà familiare, sistemano il babbo nel loro camper, inscenando una finta escursione in direzione della capitale francese.

Cosa funziona in Pare parecchio Parigi
Commediola degli equivoci garbata, spesso, va ammesso e ribadito chiaramente, per l’appunto gradevole e leggerissima, eppur con molte battute scontate e un intreccio pressoché inesistente, narrativamente dunque tremendamente scarna ed esile oltre ogni dire, è però sorretta dalla verve istrionica del sempre simpatico Pieraccioni che, naturalmente, funziona nuovamente più come ruspante attore brillante che come regista, poiché la sua toscanità accentuata, sì, molto marcata e orgogliosamente esplicitata, sebbene oramai fuori moda e fin troppo abusata, riesce a piazzare ancora qualche colpo graffiante e spiritosamente, veramente azzeccato. Ben coadiuvato ivi dal veterano Frassica che strappa più d’una forte risata contagiosa.
Perfetta la Francini nel ruolo della trasgressiva Giovanna, esilarante come mature woman amante dei ragazzi molto giovani, ipnotica, istrionica e risaltante la Bevilacqua e la sua sensuale beltà innegabile dal sorriso smagliante.

Perché non guardare Pare parecchio Parigi
Ça va sans dire, Pare parecchio Parigi è naïf in maniera così imbarazzante da risultare paradossalmente e sostanzialmente commovente. Non sappiamo però se ciò possa rappresentare un pregio o un madornale difetto ridicolmente rimarchevole.
Piccolissimo ruolo per Massimo Ceccherini (Il principe e il pirata) nei panni dello zotico Paolo.
Il film è al cinema dal 18 gennaio con 01 Distribuzione
Regia: Leonardo Pieraccioni Con: Leonardo Pieraccioni , Chiara Francini , Giulia Bevilacqua , Nino Frassica, Massimo Ceccherini , Gianni D’Addario , Giancarlo Ratti , Massimiliano Galligani , Giuseppe Gandini , Alessandro Riccio Durata: 96 min. Paese: Italia Distribuzione: 01 Distribuzion