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Non aprite quella porta – Torna al cinema il capolavoro di Tobe Hooper – Recensione

Non aprite quella porta: A cinquant’anni dalla sua uscita ritorna nelle sale italiane, offrendo al pubblico una versione restaurata in 4K del classico horror di Tobe Hooper. Questa proiezione speciale, dal 23 al 25 settembre 2024, rappresenta un’opportunità unica per i fan di riscoprire il film che ha ridefinito il genere slasher e per le nuove generazioni di immergersi nell’oscura brutalità di Leatherface, uno degli antagonisti più iconici della storia del cinema.

In una desolata zona rurale del Texas, un gruppo di amici decide di fare un viaggio per visitare la tomba di un parente. Lungo la strada, incappano in una casa apparentemente abbandonata che, in realtà, ospita una famiglia di macellai dediti a pratiche raccapriccianti. Tra di loro il più brutale è Leatherface, un gigante armato di motosega e con il volto coperto da una maschera di pelle umana. Uno a uno, i protagonisti vengono catturati e brutalmente assassinati, in un crescendo di tensione e terrore. Non c’è alcun sollievo, nessuna salvezza: il film è un viaggio nell’orrore più puro e primitivo.

Cosa funziona in Non aprite quella porta

Uno degli aspetti più sorprendenti del film è l’atmosfera claustrofobica e angosciante che Hooper riesce a creare fin dalle prime scene. Pur con un budget modesto, il regista sfrutta abilmente le ambientazioni e un’estetica cruda per trasmettere una sensazione di imminente pericolo. Le immagini disturbanti, il ritmo incalzante e il suono inquietante della motosega contribuiscono a far crescere la tensione a livelli insopportabili.

Il personaggio di Leatherface, con la sua presenza minacciosa e disumana, è una delle creazioni più terrificanti del cinema horror. Il suo silenzio, unito alla brutalità delle sue azioni, lo rende una forza inarrestabile, simbolo di un male senza volto e senza ragioni.

Il film è anche un’esplorazione della violenza intrinseca della società e della famiglia, elementi che Hooper accentua attraverso l’immagine di una famiglia di cannibali che rappresenta una distorta versione del sogno americano. Il messaggio è chiaro: dietro la facciata della normalità si nasconde il caos e la follia.

Il restauro meticolosamente supervisionato da Hooper stesso promette un’esperienza visiva e sonora senza precedenti, rendendo omaggio a un’opera che ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama horror.

Perché non guardare Non aprite quella porta

Chi non apprezza scene di violenza estrema o atmosfere disturbanti potrebbe trovare il film eccessivo. Non aprite quella porta non è un horror convenzionale, e non offre alcun momento di conforto o catarsi per lo spettatore. Il ritmo serrato e l’assenza di speranza rendono l’esperienza particolarmente opprimente, e non è un film adatto a chi cerca una visione più leggera o con un qualche tipo di risoluzione morale.

Il ritorno al cinema di Non aprite quella porta per il suo 50° anniversario è un evento imperdibile per gli appassionati del genere horror. La nuova versione restaurata in 4K offre l’opportunità di rivivere uno dei film più influenti e sconvolgenti della storia del cinema, con una qualità che esalta ogni aspetto visivo e sonoro dell’opera.

Questo capolavoro di Tobe Hooper continua a essere un’esperienza di terrore puro, capace di mettere a dura prova anche gli spettatori più coraggiosi.

Al cinema dal 23 al 25 settembre 2024 per Midnight Factory con Plaion Pictures.

Regia: Tobe Hooper Con: Allen Danzinger, Marilyn Burns, William Vail, Jim Siedow,Teri McMinn, Edwin Neal, Gunnar Hansen, John Dugan, William Creamer, John Henry Faulk, Jerry Green, John Larroquette Anno: 1974 Durata: 87 min. Paese: USA Distribuzione: Plaion Pictures

About Davide Belardo

Editor director, ideatore e creatore del progetto Darumaview.it da più di 20 anni vive il cinema come una malattia incurabile, videogiocatore incallito ed ex redattore della rivista cartacea Evolution Magazine, ascolta la musica del diavolo ma non beve sangue di vergine.

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