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No more trouble – Cosa resta di una tempesta – Sulle tracce di un padre – Recensione

No more trouble – Cosa resta di una tempesta di Tommaso Romanelli, racconta la scomparsa di suo padre durante una traversata dell’Atlantico in barca a vela.

No More Trouble – Cosa rimane di una tempesta è un viaggio intimo e profondo in cui un figlio cerca di ricostruire la figura di un padre che non ha mai conosciuto.

È la notte del 3 aprile 1998, al largo delle coste francesi. L’equipaggio di Giovanni Soldini, a un passo dal record della traversata atlantica New York-Cape Lizard, affronta una tempesta spaventosa: mare forza 9, raffiche a 80 nodi, onde alte 25 metri. Andrea Romanelli, al timone della barca che aveva progettato solo pochi mesi prima, viene sorpreso da un’onda anomala che ribalta l’imbarcazione. Andrea è l’unico disperso e non verrà mai ritrovato.

Venticinque anni dopo, Tommaso Romanelli utilizza il linguaggio del cinema, i ricordi diretti dei testimoni e la forza dei materiali d’archivio per intraprendere un viaggio alla scoperta di suo padre e di ciò che rimane della sua eredità.

Cosa funziona in No more trouble – Cosa rimane di una tempesta

Il film documentario di esordio di Tommaso Romanelli è ovviamente permeato di emozione. E’ emozionante la ricerca interiore di una storia, la propria, e quella esteriore di esternalizzazione di un lutto, a quasi 30 anni di distanza.

Si fonda sull’emozione anche per il modo in cui viene realizzato, con le interviste ai compagni di traversata e alla moglie, che ricordano l’uomo e la sua passione, ma anche per l’utilizzo dei filmati in super8 e delle registrazioni audio delle traversate, che restituiscono la voce e la visuale del padre, e che giustificano il suo desiderio di avventura, con paesaggi oceanici che levano il fiato e prospettive uniche.

Il film narra di una perdita, di una mancanza, di un amore che esiste e rimane nonostante il tempo. E ora fissa l’evento nella memoria collettiva.

Perché non guardare No more trouble – Cosa resta di una tempesta

Si tratta di un film documentario con molte interviste, che ricostruiscono la vita di un ingegnere con la passione per la vela e le traversate in solitaria. Il racconto e le immagini riescono a coinvolgere e appassionare, probabilmente anche chi è appassionato di montagna.

No more trouble è stato presentato ad Alice nella città, sezione parallela e indipendente della Festa del cinema di Roma 2024 e ha vinto il premio Raffaella Fioretta per il Miglior Film Italiano del Panorama Italia.

Il film è distribuito da Tucker Film, casa di distribuzione di solito specializzata in film orientali, ma friulana come il regista, ed è presente in sale selezionate.

Regia: Tommaso Romanelli Con: Andrea Romanelli, Fabrizia Maggi, Giovanni Soldini, Andrea Tarlarini, Marco Romanelli Anno: 2024 Durata: 97 min. Paese: Italia Distribuzione: Tucker Film

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