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Il Gladiatore II – Si torna al Colosseo con Paul Mescal – Recensione

Il Gladiatore II dopo un lungo processo di ideazione e una ritardata produzione per via dello sciopero degli attori è al cinema da giovedì 14 novembre 2024 grazie a Eagle Pictures, un seguito ambientato oltre tre lustri dopo la morte di Massimo Decimo Meridio e che vede il ritorno di Ridley Scott alla regia mentre la sceneggiatura in questa occasione è stata affidata a David Scarpa. Presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma 2024 in collaborazione con Alice nella Città.

Nonostante la morte di Commodo (Joaquin Phoenix) per opera di Massimo Decimo Meridio (Russell Crowe), il sogno di Roma di Marco Aurelio (Richard Harris) non si è ancora realizzato.

Roma non solo non è tornata ad essere una repubblica, ma sedici anni dopo la tirannia è perfino raddoppiata, perché a regnare sulla città eterna sono i due gemelli Caracalla (Fred Hechinger) e Geta (Joseph Quinn).
Roma si regge in piedi solo grazie alle conquiste dei suoi valorosi generali, come Marco Acacio (Pedro Pascal), che in occasione della sua ultima guerra in Numidia si imbatte in un tenace guerriero di nome Annone (Paul Mescal), che sembra destinato a diventare presto il nuovo idolo del Colosseo, perché è bramoso non solo di libertà ma anche di vendetta…

Cosa funziona in Il Gladiatore II

Come ogni seguito di un film prodotto dopo tanto tempo rispetto al precedente rivedere certi attori riprendere i loro personaggi fa sicuramente piacere, e in questo caso (oltre alle immagini di repertorio con Russell Crowe) ne abbiamo ben due, ossia Connie Nielsen (Augusta Lucilla) e Derek Jacobi (senatore Gracco).

Non sono tornati per motivi probabilmente anagrafici i loro doppiatori italiani ma Fiamma Izzo alla direzione ai dialoghi sì, la quale ha diretto una grande arena di professionisti su cui spicca (come era prevedibile del resto) Francesco Pannofino su Denzel Washington (Macrino), ma non sono assolutamente da meno Manuel Meli su (Paul Mescal/Annone), Claudia Catani (Connie Nielsen/Augusta Lucilla), Riccardo Scarafoni (Pedro Pascal/Marco Acacio), Flavio Aquilone (Joseph Quinn/Imperatore Geta), Riccardo Suarez (Fred Hechinger/Imperatore Caracalla), Andrea Mete (Alexander Karim/Ravi), Massimo Bitossi (Peter Mensah/Giugurta), Edoardo Stoppacciaro (Matt Lucas/cerimoniere del Colosseo), Rossa Caputo (May Calamawy/Arishat), Marco Manca (Lior Raz/Viggo), Gianni Giuliano (Derek Jacobi/Senatore Gracco) e Stefano Thermes (Rory McCann/Tegula).

Perché non guardare Il Gladiatore II

Per molti il sottogenere peplum è scomparso negli anni sessanta, eppure ancor oggi ci sono film come Il Gladiatore che lo ricordano più che bene.
Perché il peplum non ha visto nella sua storia solo film realizzati con poco budget e di medio/bassa qualità, ma anche dei veri e propri kolossal ancor oggi tanto amati del calibro di Ben-Hur o Spartacus.
Il Gladiatore del 2000 lo si può dunque considerare come un peplum di altissimo livello, mentre per quel che riguarda il suo seguito?

Provando ad immaginarlo in un universo parallelo dove il lungometraggio del 2000 non è mai esistito, forse lo si potrebbe considerare come un peplum di livello medio, buono per una domenica davanti alla tv, perché questa volta la visione sul grande schermo non ci appare così fondamentale, soprattutto per via del fatto che in certi momenti il livello della CGI è decisamente imbarazzante.

Purtroppo per lui Il Gladiatore esiste ed è per questo motivo che il sequel ne riesce decisamente con le ossa rotte.

Se decidiamo di non notare le tantissime inesattezze storiche riguardo a eventi, oggetti, animali, situazioni e personaggi (principali, secondari ma anche semplici comparse) Il Gladiatore II tradisce la sua stessa fantasia, perché questa nuova storia presenta molte contraddizioni anche riguardo ai personaggi originali: alcune date ed età dei personaggi non coincidono, e poi c’è una rivelazione sulle origini di Annone che poteva essere evitata perché la vicenda poteva continuare benissimo anche senza, senza dover per forza stravolgere la purezza dei personaggi apparsi nel primo film.

La sceneggiatura è dunque un altro elemento debole di questo seguito perché appunto di nuovo c’è onestamente poco e quelle poche novità non convincono appieno, e poi c’è tutto il discorso relativo alla sua messa in scena.

Le musiche di Harry Gregson-Williams non reggono minimamente il confronto con quelle poetiche e all’occasione adrenaliniche di Hans Zimmer e Lisa Gerrard, e nel complesso non è memorabile neanche la recitazione: questo discorso non vale naturalmente per Denzel Washington, così come Pedro Pascal nella sequenza ambientata in Numidia è decisamente convincente, ma manca quella perfezione vista nel 2000, dove anche una semplice comparsa di un pretoriano che si limitava ad annuire a Massimo Decimo Meridio lasciava il segno.

Finale frettoloso e molto aperto che conferma le intenzioni di Ridley Scott di realizzare un terzo film: in tal caso si spera in qualcosa di più fresco e avvincente per dare veramente senso a questa saga what if? ambientata nell’antica Roma.

Il Gladiatore II è al cinema in Italia da giovedì 14 novembre 2024 grazie alla distribuzione di Eagle Pictures per Paramount Pictures.

Regia: Ridley Scott Con: Paul Mescal, Pedro Pascal, Connie Nielsen, Denzel Washington, Joseph Quinn, Fred Hechinger, Derek Jacobi Anno: 2024 Durata: 148 min. Paese: USA Distribuzione: Eagle Pictures

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