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Giurato Numero Due – Recensione film di Clint Eastwood

Giurato Numero Due – Recensione del tetro, splendido film di Clint Eastwood con Nicholas Hoult e Toni Collette ora al cinema.

Oggi recensiamo l’ultimo opus, a nostro avviso magistrale e a tratti magnifico, così come disamineremo in tal nostra seguente analisi, del maestro e venerato, oltre che ovviamente veterano, Clint Eastwood (Il corriere – The Mule, Cry Macho, Mezzanotte nel giardino del bene e del male), leggenda vivente della cinematografia mondiale che, a novantaquattro primavere superbamente “indossate”, ci regala un film, giustappunto, assolutamente da vedere in quanto ampiamente e immediatamente lodabile, ovverosia Giurato numero due, in originale Juror #2.

Per noi già instant classic, come dicono gli americani, peraltro accolto molto favorevolmente dall’intellighenzia statunitense (negli States è uscito prima rispetto a noi, precisamente il 1° novembre ma, dopo soltanto una settimana di programmazione, inspiegabilmente è stato ritirato dalle sale). Infatti la media delle valutazioni, riportate da metacritic.com, equivale al 73% di opinioni estremamente positive.

Giurato numero due, della netta durata, giammai prolissa e/o noiosa, di centoquattordici minuti, è un granitico, avvincente legal thriller dalle sfumature psicologiche perfino di matrice metafisica, scritto da Jonathan A. Abrams e vigorosamente mordace, vibrante per eccellente ritmo impressovi e sofisticata messinscena intrisa profumatamente di pregiata scuola cineastica. Trama, delineatavi in poche righe per evitarvi spoiler inadeguati, specialmente in tal caso, anche “giudiziario” in senso non lato, bensì letterale, che ve ne sciuperebbero totalmente la visione:

Il giovane Justin Kemp (il lanciatissimo Nicholas Hoult, atteso immantinente in Nosferatu di Robert Eggers, ivi nuovamente perfetto) è un onesto padre di famiglia, felicemente sposato con l’amorevole Allison Crewson (Zoey Deutch, Nonno scatenato), il quale, durante una sera da lui trascorsa in un pub, assistette impotente a un acceso, perfino quasi manesco, litigio infervorato, avvenuto fra una coppia di gelosi fidanzati, rispettivamente chiamati James Michael Sythe (Gabriel Basso) e l’avvenente Kendall Carter (interpretata da una delle vere figlie di Eastwood, Francesca).

Di ritorno in macchina dal locale, Kemp disattento alla guida investì un cervo. Perlomeno, rettifichiamo subito, Kemp pensò inizialmente che si trattasse dell’artiodattilo mammifero. Invece, selezionato come membro della giuria giudicante l’omicidio commesso ai danni della signorina Carter, in aula di tribunale, Kemp s’accorge di essere lui stesso il responsabile dell’assassinio commesso…

Dunque, per l’involontariamente colpevole e tremendamente sconvolto Kemp, inizia un lungo, periglioso e allucinante viaggio introspettivo all’interno dei corridoi della paura e dei gelidi dubbi della sua scossa coscienza agghiacciata.

Cosicché, Kemp patisce in atroce silenzio l’infernale girone d’un incubo a occhi aperti che lo stritola in una ferale morsa letale e in un’intima angoscia senza requie…

Cosa funziona in Giurato numero due

Solido, impeccabile formalmente, sorretto dalle crepuscolari luci dal grande impatto “atmosferico” di Yves Bélanger (Dallas Buyers Club, Richard Jewell, qui ad una nuova, per l’appunto vincente, proficua collaborazione con Eastwood) e da una magnetica prova attoriale d’un Hoult en pleine forme, diretto con mano egregia e punteggiato da un rilucente e perfetto cast di prim’ordine senza sbavatura alcuna, in cui son necessariamente da menzionare anche Leslie Bibb (Papà scatenato), nei panni della presidentessa di giuria Denice Aldworth, e Cedric Yarbrough, Giurato numero due procede speditamente dall’inizio alla fine senza tediar un sol istante, appassionandoci vivamente e tenendoci col fiato sospeso inquadratura dopo inquadratura.

Eastwood, con impari e consuetamente indiscutibile, infinita bravura, da adamantino e prezioso “storyteller” prodigioso e “artigianalmente” arguto, c’immerge in una morbosa storia rabbrividente e nell’oltretomba meandrico, financo misterico, di paurosi, emozionalmente sussultanti, eventi raggelanti d’un caso (ripetiamo ed è il caso più che mai di dirlo, perdonate la nostra marcata ripetizione pertinente e voluta) sia spaventevole che impressionante.

Realizzando, ancora una volta, un cosiddetto film “minore” imperdibile che va ad aggiungersi a quel segmento centrale della sua sterminata cinematografia, soprattutto recentemente dedicata e improntata alle oscure ed ombrose vicissitudini giuridiche dai notevoli e complessi risvolti umani. Vedasi, per esempio, Fino a prova contraria, Sully e i sopra citati Mezzanotte nel giardino del bene e del male (leggermente anteriore, in quanto degli anni novanta, parimenti però ambientato a Savannah) e Richard Jewell.

Eastwood si conferma uno dei pochi cineasti umanisti del panorama cinematografico mondiale, confezionando di nuovo, straordinariamente, un gioiello raffinato, ammantato, come direbbero gli americani, di soave “classy” e finissima classicità abbacinante. Dal finale terribilmente ambiguo e al contempo lapidario.


Perché non guardare Giurato numero due

Giurato numero due non è però un capolavoro, sia chiaro, e in alcuni momenti (pochi, invero) appare incerto sul versante narrativo in quanto, malgrado nella sua interezza, ribadiamo, risulti un’opera robusta, presenta qualche evidente, sebben altresì inevitabile, incongruenza e delle piccole scollature abbastanza madornali e assurde.

Difetti, altresì, trascurabili poiché Giurato numero due, a dispetto di qualche veniale “ingenuità”, rimane impresso immediatamente e colpisce nel segno.

Nota finale e nostra personale: abbiamo ravvisato insospettabili analogie col film La giuria, malgrado la notevole divergenza strutturale e le diametrali diversità fra quest’ultima pellicola appena dettavi e quella di Eastwood da noi analizzata.

Il film è al cinema dal 14 Novembre con Warner Bros.

Regia: Clint Eastwood Con: Nicholas Hoult, Toni Collette, J.K. Simmons, Kiefer Sutherland, Leslie Bibb, Zoey Deutch, Gabriel Basso, Chris Messina, Amy Aquino, Cedric Yarbrough, Drew Scheid, Adrienne C. Moore, KateLynn E. Newberry, Jason Coviello, Hedy Nasser, Ella Fraley, Chikako Fukuyama, Art Newkirk, Marc Demeter, Zele Avradopoulos, Rachel Walters, Shanita Wilburn, Kevin Saunders, Bria Brimmer, Mike McRobert, James Dormuth, Onix Serrano, Phil Biedron, Megan Mieduch, Rebecca Koon, Francesca Eastwood, Scott Alan Smith, Javier Vazquez Jr., Kurt Yue, Tom Thon, Kellen Boyle Anno: 2024 Durata: 114 min. Paese: USA Distribuzione: Warner Bros Italia 

About Stefano Falotico

Scrittore di numerosissimi romanzi di narrativa, poesia e saggistica, è un cinefilo che non si fa mancare nulla alla sua fame per il Cinema, scrutatore soprattutto a raggi x delle migliori news provenienti da Hollywood e dintorni.

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