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Carry-On – Pacco di Natale ad alta tensione – Recensione

Carry-On, pacco di Natale ad alta tensione, recensione del thriller con Taron Egerton e Jason Bateman ora su Netflix.

Oggi recensiamo un bel thriller ricolmo di suspense mozzafiato e al cardiopalma, ovverosia l’adrenalinico Carry-On. Diretto con mano sicura dal sempre più valente regista, specializzato soprattutto in film d’azione frenetici, Jaume Collet-Serra.

Il quale, dopo il quartetto di pellicole, in qualitativo crescendo peraltro, col coriaceo Liam Neeeson, fra cui è obbligatorio perlomeno menzionare il superbo Unknown e il complottistico, rocambolesco e “pirotecnico” L’uomo sul treno, dopo le peripezie spericolate, forse, per dovere di obiettività, non appieno riuscite, di Jungle Cruise & Black Adam, entrambe col roccioso Dwayne Johnson, per l’occasione ivi incontra, per la prima volta in assoluto, un nuovo, lavorativo partner, vale a dire Taron Egerton (Rocketman).

Da una traballante sceneggiatura, però originale, di T.J. Fixman e non priva di spunti e guizzi efficaci, con Carry-On, della corposa durata leggermente e onestamente un po’ prolissa eppur avvincente di circa 2h nette, allestisce uno spettacolone visivo di gran dimensioni quasi “videoludiche” che di certò piacerà alle giovanissime generazioni, pur avendo attinenze, chissà se “plagiate” od involontariamente evocate, innanzitutto con 58 minuti per morire di Renny Harlin, ovviamente avente Bruce Willis nei mitici, indimenticabili panni di John McClane, e altri film d’intrattenimento affini e similari nel luogo dell’ambientazione (un aeroporto) e, a livello temporale, collocate alla vigilia di Natale.

Riscontrante, a nostro avviso giustamente, una buona media recensoria sul famoso sito aggregatore metacritic.com, precisamente equivalente al 68% di opinioni positive, eccone da noi, sottostante, sinteticamente descrittavene la trama, per non sciuparvene le sorprese e rivelarvi il finale che sgretolerà tutte le vostre certezze, nel corso della visione, dal regista indottevi e in voi pian piano createsi:

L’agente della TSA di nome Ethan Kopek (Egerton), felicemente sposato con l’avvenente Nora Parisi (Sofia Carson, ahinoi, ci duole, inespressiva e inadeguata), quest’ultima in dolce attesa, dopo essersi un po’ nel morale arenato, spronato dalla sua inarrendevole lei, vuol nuovamente inseguir ambiziosamente i suoi sogni momentaneamente abbandonati, al fine di migliorar la sua carriera adagiatasi in un’inconcludente pigrizia mesta.

Deciso perciò a tutti i costi ad agguantare la promozione come controllore dei bagagli, ottiene innanzitutto e per l’appunto la postazione di rilievo inerente il lavoro suddetto, prestamente assolvendo, alla vigilia di Natale, a tal ruolo assegnatogli di maggior responsabilità, in virtù della mordace propria tenacia dell’aver insistito accanitamente a persuadere il suo sospettoso capo Phil Sarkowski (Dean Norris) ad offrirgli quella chance finalmente importante affinché possa concretizzarsi l’agognato passo di qualità dapprima vigliaccamente rimandato.

Ecco però che, appena risollevato, gli accadrà qualcosa di glacialmente inaspettato. Ovvero verrà ricattato da un innominato terrorista (un inedito e torvo Jason Bateman, Air – La storia del grande salto) che, minacciandolo ripetutamente, tenendolo sotto scacco paurosamente, ordinerà a Kopek di far sì che una valigetta passi illegalmente le verifiche di sicurezza e che lui stesso s’imbarchi con essa a bordo del volo prescelto. Come andrà a finire?

Cosa funziona in Carry-On

Scandito da un montaggio convulso, dopo un tedioso e dolciastro incipit che fatica a prendere quota, il film s’innalza fra molte scene ottimamente dirette che spiccano per arditezza di messinscena e in cui la recitazione dei due protagonisti, inizialmente opaca, progressivamente ascende in modo parimenti vertiginoso all’interminabile sfilza di colpi di scena, taluni indubbiamente esagerati ed artefatti seppur di matrice ingegnosa. Alcuni per di più leggermente telefonati.

Cosa non funziona in Carry-On

Carry-On ha fondamentalmente un solo problema strutturale. Se così possiamo chiamarlo. È debitore, come sopra accennatovi, di troppe pellicole a tematica simile. Oltre al già succitato Die Hard 2, a noi ha anche ricordato spesso In linea con l’assassino di Joel Schumacher con Colin Farrell (The Penguin) & Kiefer Sutherland (Dark City, Linea mortale). Da menzionare, nel cast, Theo Rossi nei panni del braccio destro del personaggio senza nome impersonato da Bateman e Danielle Deadwyler nella parte della detective della polizia losangelina. Infine, sono francamente troppe le sequenze inverosimili, realizzate unicamente in funzione spettacolare ma non vivamente emozionali.

Il film è stato distribuito sulla piattaforma Netflix dal 13 dicembre 2024

Regia: Jaume Collet-Serra Con: Taron Egerton, Jason Bateman, Sofia Carson, Danielle Deadwyler, Tonatiuh Elizarraraz, Theo Rossi, Logan Marshall-Green, Dean Norris, Sinqua Walls, Curtiss Cook, Joe Williamson, Gil Perez-Abraham, Josh Brener, Benito Martinez, Edwin Kho, Adam Stephenson, Michael Scott (VII), Jeff Pope (I), Jill Flint, Kenneth Nance Jr., Robert Larriviere, Mustafa Harris, Sarah S. Fisher, Lawrence Turner, Mark Druhet, Marjorie Parker, Wanetah Walmsley, Luis Arredondo, Damon Lipari, Jennifer Hamilton Collins, Sarah Durn, Mikel Albagdadi, Rosha Washington, Brandon Morales, Chelsea Bryan, David Moncrief, Lena Clark, Preston Schrag, Chris J. Fanguy Anno: 2024 Durata: 119 min. Paese: USA Distribuzione: Netflix

About Stefano Falotico

Scrittore di numerosissimi romanzi di narrativa, poesia e saggistica, è un cinefilo che non si fa mancare nulla alla sua fame per il Cinema, scrutatore soprattutto a raggi x delle migliori news provenienti da Hollywood e dintorni.

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2 commenti

  1. Con l’abituale maestria, Falotico ci avvince e convince con la sua arte di recensore….
    In effetti il “solito aeroporto”, con il terrorista di turno ha un sapore un po’ stantio.In altre, più esplicite parole: è sempre la stessa,riscaldatissima minestra…Se poi aggiungiamo un’atmosfera generale alquanto animica condita con scene d’azione mutuate dai video games, beh…..Non c’è da entusiasmarsi più di tanto…..Per non parlare di Carson…..
    Il film si lascia vedere,ma ….Il mio voto è 6 e mezzo…Per l’amico Stefano,invece, un bel 10…

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