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American Fiction: sagace critica al sistema editoriale americano e allo star system – Recensione

American Fiction: Originale e spesso acuto, oscilla tra commedia e dramma, in un andirivieni non sempre perfettamente oliato. Comunque, un cortocircuito vertiginoso che complessivamente va a segno.

Thelonious Ellison (Jeffrey Wright) è uno scrittore afroamericano la cui carriera sta incontrando una discesa. Indignato dagli stereotipi black – spacciati per autenticità – che dilagano nel sistema editoriale, decide di scrivere (sotto lo pseudonimo di Stagg H. Leigh, inesistente galeotto) un romanzo a titolo provocatorio, quasi per scherzo, che racchiude tutti gli stereotipi possibili sui neri. Inaspettatamente, però, il romanzo viene accolto con enorme entusiasmo.

Cosa funziona in American Fiction

La critica al sistema editoriale americano e – in seconda battuta – allo star system va a segno. Complice soprattutto una sceneggiatura (premiata con l’Oscar) divertente e intelligente (il dialogo con l’autrice, poi collega, Sintara Golden, è un momento acuto). Jeffrey Wright, da fondamentale caratterista quale è sempre stato, ha occasione di fare il salto.

Perché non guardare American Fiction

Nel suo oscillare tra commedia e dramma, American Fiction non si dimostra sempre perfettamente oliato e paga il pegno di una certa pesantezza soprattutto nella prima parte. I finali multipli sono poi un po’ confusionari. Se si fosse concluso con quello stacco nero immediatamente successivo alla salita sul palco, sarebbe stato forse più impattante e cristallino.

Esordio nel lungo di Cord Jefferson, American Fiction vuole andare contro gli stereotipi razziali e la loro funzione e fruizione. Purtroppo, rischia però più di una volta di inciampare nello stesso vittimismo che vorrebbe condannare (cosa evidente soprattutto nel finale, in quello scambio d’intesa sul set hollywoodiano appena prima dei titoli di coda). Insomma, le sue frecciatine “woke” (il fratello omosessuale irrequieto) e un complessivo umore disagiato da crisi di mezza età rendono spesso conformista un film contro il conformismo. Nell’insieme, però, è arguto e sagace quanto basta.  

Disponibile in esclusiva su Prime Video dal 27 febbraio 2024.

Regia: Cord Jefferson Con: Jeffrey Wright, Skyler Wright, John Ales, Patrick Fischler, Carmen Cusack, John Ortiz, Issa Rae, Tracee Ellis Ross, Myra Lucretia Taylor, Leslie Uggams, Ryan Doyle (II), Kate Avallone, Sterling K. Brown, Dustin Tucker, Erika Alexander, Michael Jibrin, Michele Proude, David De Beck, Okieriete Onaodowan, Keith David, Miriam Shor, Raymond Anthony Thomas, Greta Quispe, J.C. MacKenzie, Adam Brody, Neal Lerner, Jenn Harris, Bates Wilder, Michael Cyril Creighton, Celeste Oliva, Alexander Pobutsky, Tokunbo Joshua Olumide, Michael Malvesti Anno: 2023 Durata: 117 min. Paese: USA Distribuzione: Prime Video 

About Raffaele Mussini

Appassionato di cinema a 360°, bulimico di visioni fin da piccolo. Si laurea in Marketing, per scoprire solo qualche anno più tardi che la sua vocazione è la scrittura. Pubblica così due romanzi e un saggio di cinema, "In ordine di sparizione - Più di duecento film che forse non avete mai visto o che avete dimenticato", edito da Corsiero Editore. Sta lavorando a un quarto libro, ma nel poco tempo libero il cinema combatte duramente per farsi strada e conquistarsi il primato tra le sue passioni. Ama Malick, Scorsese e Mario Bava, tra i tantissimi, con una predilezione per l'horror e per il noir d'altri tempi.

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