Tutti a parte mio marito è una leggerissima commedia francese sulla crisi di mezza età femminile. A sorpresa non si tratta di mancanza di desiderio ma di mancanza di essere desiderate. In sala dal 21 dicembre.
Iris (Laure Calamy) ha apparentemente tutto, una carriera avviata da dentista, un marito bello e amoroso, due figlie che non danno problemi. Ma è insoddisfatta, la sua vita sessuale langue e non si sente più desiderata come un tempo. Un suggerimento di una sconosciuta le permetterà di esplorare alternative e ridare linfa al suo matrimonio.
Cosa funziona in Tutti a parte mio marito
La commedia di Caroline Vignal non ha ambizione di fare metafore: quello che vediamo sullo schermo è ciò che vuole raccontare.
Una commedia divertente sulla libertà sessuale, anche dopo i 40 anni e due figlie, che non incrini la vita coniugale. A stemperare la possibile tensione morale sono i siparietti surreali in cui Iris immagina di parlare con i suoi spasimanti oppure quando ricrea la coreografia del famoso videoclip “It’s raining men” di Geri Halliwell, riferimento pop calibrato sull’età delle donne che Iris rappresenta. Tutto però ritorna al desiderio, vedersi desiderate dà la spinta alla vita.
Perché non guardare Tutti a parte mio marito
Il film molto divertente di Caroline Vignal viaggia in un territorio dell’ipotetico, per poco non cade nel contraddittorio, facendo finta che non esistano controindicazioni o rischi associati al tradimento metodico del proprio compagno. Ripara con un paio di sequenze dedicate all’importanza del consenso, ma ribadisce il fatto che debba essere presa come una commedia senza pensieri, un divertissement che faccia dire “Sarebbe simpatico se…”
Il film è in sala dal 21 dicembre distribuito da I Wonder Pictures .
Regia: Caroline Vignal Con: Laure Calamy, Vincent Elbaz, Suzanne De Baeque, Sylvain Katan Anno: 2023 Durata: 97 min. Paese: Francia Distribuzione: I Wonder Pictures