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Tulsa King – Recensione della serie tv Paramount+ con Sylvester Stallone

Tulsa King: Recensione della serie tv di Paramount+ con Sylvester Stallone disponibile in esclusiva sulla piattaforma dal 25 dicembre.

Ebbene, oggi recensiremo Tulsa King, serie tv che è approdata, in streaming, su Paramount+, e ha debuttato con un record di spettatori e cifre, diciamo, di visualizzazioni sensazionali, superando le ben più rosee aspettative.

N’è assoluto protagonista un Sylvester Stallone in grande spolvero che ivi trova un ruolo cucitogli su misura alla perfezione e che gli è, in effetti, congeniale. Sly ne calza, come si suol dire, a pennello e, in tale sorprendente, dinamico e scattante Tulsa King, egregiamente doppiato qui da noi da Massimo Corvo, alla veneranda età di settantasei primavere abbondanti, malgrado una sua fisicità inevitabilmente un po’ appesantita e alcune opinabili sue movenze statiche, riesce, ripetiamo, a farsi carico di questa bella e scorrevolissima serie televisiva di pregio, divertente e ricolma peraltro di scene d’azione da leccarsi i baffi.

Tulsa King, constante di dieci episodi della durata cadauno di quarantacinque minuti circa, è frutto della fervida mente irrefrenabile del sempre più talentuoso e fruttifero Taylor Sheridan, regista de I segreti di Wind River, sceneggiatore di Sicario e del suo sequel Soldado con Benicio Del Toro e sia director che autore dello script di Yellowstone con Kevin Costner. Il quale, in piena pandemia, ebbe la brillante idea, per l’appunto, di congegnare e concepire Tulsa King, patrocinato, inventivamente e non solo, dall’altrettanto infermabile Terence Winter (The Wolf of Wall Street).

I primi due episodi sono diretti da Allen Coulter (Hollywoodland, I soprano) e la sua elegante mano si sente, eccome.

Sintetizzando parecchio la trama di Tulsa King

Dopo venticinque anni durissimi di carcere, il gangster tutto d’un pezzo, giammai redentosi e fiero di esserlo, di nome Dwight Manfredi (Stallone), ribattezzato col nomignolo The General, esce di prigione, ritornando a New York.

Il suo boss lo spedisce a Tulsa per gestire un importante affare. È questa la sua discutibile e amara ricompensa, nonostante Dwight, dietro le sbarre, tenne il becco chiuso per coprire il capo e i suoi scagnozzi…

Malgrado l’iniziale titubanza e il suo comprensibile risentimento, giocoforza e certamente non di buon grado, Dwight accetta quest’ingrato incarico e tale affronto che, apparentemente, lo declassa. Eppure, in virtù del suo innato charme, della sua coriacea personalità carismatica e della sua feroce grinta immarcescibile, Dwight riuscirà a capovolgere la situazione a suo favore, forse ribaltando il gioco bastardo… Districandosi, con inaudito e fenomenale savoirfaire e molta violenta simpatia, in tante avventure rocambolesche e pericolose non prive di succosa follia.

Perché guardare Tulsa King

Per ora, ci siamo volutamente e logisticamente limitati qui a disaminare, di veloce panoramica esegeticamente striminzita, i primi episodi di Tulsa King. Innanzitutto per non sciuparvene la visione, aspettando trepidantemente lo sviluppo dell’intreccio che promette molte godibili sorprese esilaranti e scoppiettanti.

Cast grandemente assortito ove, a fianco d’uno Stallone mattatore, spiccano le presenze parimenti efficaci del tassista e poi personale autista Tyson (Jay Will), dell’agente federale Stacy (Andrea Savage), della conturbante e incredibilmente attraente Margaret (la bellissima dollmilf Dana Delany), di Bodhi/Martin Starr, Tina/Tatiana Zappardino, di Charles Ivernizzi/Domenick Lombardozzi (The Irishman) e tanti altri attori fra cui Annabella Sciorra.

Stallone gigioneggia in modo sublime nella parte del duro che si prende giuoco del mondo, mitizzando sé stesso e al contempo ironizzandovi con classe tanto iconica quanto auto-parodica che lascia il segno.

Tulsa King è al momento promosso appieno.

Perché non guardare Tulsa King

Se nutrite idiosincrasia e antipatia a pelle nei confronti dei gangster sentimentali e non tollerate Stallone in performance inedite, seppur vincenti, lasciate perdere.

Disponibile in esclusiva su Paramount+ dal 25 Dicembre 2022.

Regia: Benjamin Semanoff Con: Sylvester Stallone, Domenick Lombardozzi, Max Casella, Vincent Piazza, Dashiell Connery, Chris Caldovino, Jeff Panzarella, Tatiana Zappardino, Stephanie Kurtzuba, Andrea Savage, Garrett Hedlund, Annabella Sciorra, Dana Delany, Tyler Elliot Burke, Ryan Music, Ronnie Gene Blevins, Martin Starr, Alan C. Peterson, John Cenatiempo, Robert Walker Branchaud, Cassie Shea Watson, Ginger Gilmartin, Bruce Davis, Porter Kelly, Patrick Klein, James Healy Jr., Mike Iveson Anno: 2022 Durata: 10 puntate 37-42 min. (episodio) Paese: USA Distribuzione: Paramount+

About Stefano Falotico

Scrittore di numerosissimi romanzi di narrativa, poesia e saggistica, è un cinefilo che non si fa mancare nulla alla sua fame per il Cinema, scrutatore soprattutto a raggi x delle migliori news provenienti da Hollywood e dintorni.

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