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Spider-Man: Across the Spider-Verse – Tutti i super-ragni appassionatamente – Recensione

Spider-Man: Across the Spider-Verse si è rivelato il seguito ideale del film premio Oscar Spider-Man – Un nuovo universo, nonostante il quasi totale cambio della squadra tecnica, perché è stato in grado di ampliare le meraviglie visive e coinvolgere più personaggi in una storia commovente ed adrenalinica.

È passato poco più di un anno da quando Miles Morales ha salvato il suo universo e non solo dal folle piano di Kingpin. In questi mesi ha continuato ad operare come amichevole Spider-Man di quartiere, cercando di coniugare la sua carriera da supereroe con lo studio. Cosa non facile, con un padre poliziotto che potrebbe scoprirlo in ogni momento, e una madre molto attaccata a lui, e poco propensa all’idea che vada a studiare lontano da New York.

Ma il discorso università in breve tempo diventa molto secondario, perché all’improvviso rispunta Gwen nella sua Brooklyn: c’è un nuovo problema nel Ragnoverso?

Cosa funziona in Spider-Man: Across the Spider-Verse

Cinque anni ci sono voluti per vedere il seguito di Spider-Man: Un nuovo universo, del resto è la durata standard per la realizzazione di un film d’animazione di alto livello.

Rispetto al 2018 è rimasto solo Phil Lord alla sceneggiatura, il quale stavolta ha potuto contare sul suo fidato collega Christopher Miller con cui ha diretto The Lego Movie e scritto il seguito di quest’ultimo.
Davvero strano, perché di solito la squadra che vince non si cambia… ma nel caso di Spider-Man: Across the Spider-Verse è andata bene lo stesso!

Oltre a Lord e Miller alla sceneggiatura risulta pure David Callaham (I mercenari, Mortal Kombat e Shang-Chi) mentre i registi sono il trio Joaquim Dos Santos (storyboard artist di Invincible), Kemp Powers (co-sceneggiatore di Soul) e Justin K. Thompson (animatore di serie Disney come quelle di Hercules e Tarzan).

Uno staff tecnico che non solo ha mantenuto intatta la qualità del precedente capitolo ma con un minutaggio superiore di oltre 20 minuti è stato in grado di regalarci ancor più ricchezza visiva, dato che sono stati inseriti perfino dei frammenti dei più celebri lungometraggi live-action di Spider-Man.

Quando la storia comincia poi ad ingranare non tornano solo gli occhi lucidi allo spettatore ma anche molta adrenalina, perché la corsa di Miles ricorda tanto uno dei punti di forza di Doctor Strange nel multiverso della follia, una montagna russa di effetti visivi decisamente coinvolgente.

Senza fare spoiler, la trama scritta per l’occasione offre molti spunti di riflessione interessanti soprattutto per quel che riguarda il discorso del canone fumettistico, che potrebbe anche essere una velata critica a questo mondo, troppo spesso caratterizzato non solo da archetipi e riproposizioni, oltre a contenere un forte messaggio formativo dedicato al non arrendersi mai e al lottare fino alla fine per ciò che ritieni più giusto.

Se Spider-Man – Un nuovo universo aveva mostrato allo spettatore/lettore poco esperto l’esistenza anche fumettistica di creature dai poteri ragneschi oltre al classico liceale Peter Parker, è giusto dire che quello che abbiamo visto cinque anni fa era solo un assaggino perché Spider-Man: Across the Spider-Verse ci porta direttamente nel quartier generale del Ragnoverso, con una tale presenza di uomini, donne, robot e animali ragno da rendere necessaria non solo la divisione della storia in due parti (con la seconda che arriverà nel 2024) ma anche l’acquisto in Home Video in futuro in modo da poterli individuare ed apprezzare al meglio.

Molti di questi Ragni sono comparse o poco più mentre alcuni di loro hanno un ruolo attivo in questa storia: oltre a quelli apparsi nella scena dopo i titoli di coda del primo film tra le nuove reclute uno dei più appariscenti è sicuramente Spider-Punk, non solo per il suo look e la sua particolare animazione, ma anche per i suoi dialoghi, che oltre a scatenare ilarità hanno l’onesta intellettuale di ammettere che gli attivisti come lui sono continuamente caratterizzati da una palese incoerenza ideologica.

Adattamento del titolo a parte (peccato averlo lasciato in originale al contrario di 5 anni fa) promossa anche la versione italiana del film, che mantiene la direzione di Alessandro Rossi e tutte le voci già sentite cinque anni fa sui vecchi personaggi, a cui si aggiungono prestazioni eccellenti come quelle di Emiliano Coltorti, Alessia Amendola, Flavio Aquilone, Stefano Dori, Stefano Alessandroni, Dimitri Winter, Domitilla D’Amico, Dario Oppido e Lorenzo Crisci, senza dimenticare il valore aggiunto tutto italiano, ossia il dialetto fiorentino per questa nuova versione dell’Avvoltoio.

Perché non guardare Spider – Man: Across the Spider-Verse

Non ci sono veri motivi per non guardare questo nuovo, meraviglioso film animato (uno dei migliori dell’ultimo periodo insieme a Il Gatto con gli stivali 2) sull’Uomo Ragno, ideale soprattutto per coloro che non sono mai riusciti ad apprezzare il Disneyano Marvel Cinematic Universe.

L’unica critica che ci sentiamo in dovere di fare è che come accennato sopra il lungometraggio comincia veramente ad ingranare quando si affronta il discorso del canone, oltre al fatto che non era possibile dare lo stesso spazio a tutti gli Spider-Man, così tra gli spettatori ci saranno coloro che avrebbero preferito una serie tv piuttosto che un film diviso in due parti.

Il film è al cinema dal 1 giugno con Eagle Pictures per Sony Pictures.

Regia: Joaquim Dos Santos, Kemp Powers, Justin K. Thompson Con: Shameik Moore, Hailee Steinfeld, Issa Rae, Oscar Isaac, Jake Johnson, Brian Tyree Henry, Lauren Velez, Rachel Dratch, Shea Whigham, Daniel Kaluuya, Jason Schwartzman, Jorma Taccone, Karan Soni Anno: 2023 Durata: 140 min. Paese: USA Distrubuzione: Eagle Pictures

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