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Mulligan: l’America dopo la guerra dei mondi – Recensione

Mulligan: creata da Robert Carlock e Sam Means, e prodotta dallo stesso studio animato di Q-Force, è disponibile su Netflix questa nuova serie animata satirica che immagina un mondo in ricostruzione dopo una terribile invasione aliena

La guerra dei mondi è arrivata sulla Terra! Dei terribili e avanzatissimi alieni insettoidi l’hanno invasa, dando all’umanità poche possibilità di reazione. In poco tempo tutte le più grandi città della Terra vengono disintegrate e i suoi abitanti sterminati, lasciando per ultima Washington DC.

Sembra questione di tempo che anche l’ultima roccaforte dell’umanità venga annientata, ma quando tutto sembra perduto ecco che Matty Mulligan, un semplice umano talentuoso nel gioco del baseball, distrugge l’astronave aliena principale con l’aiuto della vincitrice di Miss Universo Lucy Suwan grazie a una semplice granata.

L’intera flotta aliena è distrutta e Mulligan, acclamato dai pochi terrestri superstiti, viene eletto all’unanimità Presidente degli Stati Uniti. Sarà all’altezza del compito della ricostruzione?

Cosa funziona in Mulligan

Un deja-vu non solo televisivo ma anche pittorico quello di Mulligan: il celebre quadro di Emanuel LeutzeWashington attraversa il fiume Delaware” è di nuovo protagonista su Netflix quasi due anni dopo la distribuzione di America – Il film (America – The Motion Picture) con un’altra barca piena di improbabili e dissacranti nuovi padri fondatori a fare da locandina al prodotto.

Del resto parliamo di un dipinto ideale per rappresentare la nascita degli Stati Uniti d’America, e quella di Mulligan è un’America che riparte da zero o meglio sottozero, perché oltre a far fronte a un esercito e una popolazione decimata dalla vittoria contro il nemico il nuovo gabinetto di Mulligan deve ricostruire la Nazione con poco cibo e acqua potabile a disposizione, con l’assenza dell’elettricità e soprattutto di internet.

Il risultato finale di questa prima stagione è una storia piena di buona satira, non solo su questo ipotetico destino del genere umano ma soprattutto sull’America attuale e passata, che con il personaggio del senatore LaMarr rappresenta non solo il “vecchiume” presente nella politica, ma proprio per via dell’età del personaggio è un ottimo modo per commentare i retroscena politici statunitensi di varie amministrazioni, come quelle di Carter, Reagan e della famiglia Bush.

LaMarr non è l’unico personaggio interessante tra quelli secondari: molto convincente anche Axatrax (doppiato ironicamente in originale da un vero LaMarr), l’unico alieno superstite dell’invasione che è costretto ad integrarsi a modo suo in questa nuova Terra, Jayson Moody, un adolescente che si spaccia per un uomo adulto e generale degli Stati Uniti senza venire mai smascherato e Jeremy Fitzhogg, l’ultimo cittadino britannico sopravvissuto che proprio per questo motivo si auto-proclama, e anche a ragione, Re d’Inghilterra.

Pochi abitanti sulla Terra rimasti, molte le opere d’arte e i monumenti distrutti, ma la cultura pop è invece più forte che mai: tantissime le citazioni da parte dei personaggi, sia dirette (come La forma dell’acqua, Il mistero dei Templari, Gremlins 2 e Parasite) ma anche indirette (E.T. l’extra-terrestre, La guerra dei mondi, Guerre Stellari, Ritorno al futuro, L’uomo del giorno dopo e tante altre)

L’animazione 2D utilizzata risulta essere molto buona e soprattutto non è un problema per i deboli di stomaco, perché quando si realizzano serie animate di questo target il rischio di vedere situazioni che stimolano il vomito alla Rick & Morty o Brickleberry è decisamente alto.

Oltre a Phil LaMarr, la versione originale di Mulligan presenta voci del calibro di Nat Faxon, Chrissy Teigen, Tina Fey, Sam Richardson, Dana Carvey e Daniel Radcliffe, oltre a “Weird Al” Yankovic e Questlove nei panni delle loro controparti animate, ma il doppiaggio italiano è ugualmente interessante e ricco di sorprese, e vediamo ora il perché.

Il doppiaggio di Mulligan

Diretto da Roberto Stocchi presso la VSI Rome, con i dialoghi italiani di Antonella Damigelli, l’assistenza di Cecilia Ciccorelli, il coordinamento tecnico di Nicoletta Bighetti, Nilo Moriconi come fonico di doppiaggio ed Alessandro Caponi come fonico di Mix, la versione italiana di Mulligan ha la grande voce di Manuel Meli sul protagonista, Giulia Franceschetti sulla sua First Lady Lucy (un déjà-vu al leggio, perché pochi anni fa erano già “stati innamorati”, grazie al doppiaggio di Aladdin e Jasmine) il sempreverde Gianni Giuliano sul senatore LaMarr, Francesca Fiorentini sulla dottoressa Braun, Gabriele Sabatini sullo storico Simon, Pierluigi Astore sull’alieno Axatrax, Alessandro Carloni sul generale Scarpaccio, Stefano Broccoletti su Re Jeremy e Nanni Baldini sul veggente, solo per citare i principali.

Ma Mulligan non è solo una serie animata satirica ma anche musicale, perché le canzoni sono presenti in quasi tutti gli episodi e fortunatamente sono state adattate nella nostra lingua anche se non si tratta di un prodotto destinato ai più piccoli.

Ma appunto, nonostante tutte le limitazioni al mondo del doppiaggio italiano, soprattutto da parte delle piattaforme streaming, ogni tanto qualche eccezione spunta fuori (del resto anche in Bojack Horseman abbiamo più di un adattamento musicale italiano) e quindi la scrittura dei testi e la direzione musicale di questa serie è toccata a un grande conoscitore di questo settore, Mirko Fabbreschi dei Raggi Fotonici, e dato che Netflix non gli ha reso il giusto omaggio tra i crediti lo ringraziamo per averci fornito tutti i nomi dei doppiatori cantanti da lui diretti in questo suo nuovo eccellente lavoro:

Episodio 2: MAGNETO cantata da Massimo Dolce
Episodio 3: LORD JEREMY – Stefano Broccoletti, AXATRAX – Massimo Dolce, DR. BRAUN – Irene Olivelli
Episodio 5: SIMON – Alberto Pagnotta, LAMARR – Gianni Giuliano
Episodio 6: MATTY – Manuel Meli
Episodio 7: CORO DEI BAMBINI – Mirko Fabbreschi, Irene Olivelli, Laura Salamone
Episodio 8: SIGLA SUPEREROI – Mirko Fabbreschi, Laura Salamone, Massimo Dolce LORD JEREMY – Stefano Broccoletti LAMARR – Gianni Giuliano CANZONE DELLA DOTTORESSA – Mirko Fabbreschi, Massimo Dolce, Irene Olivelli
Episodio 9: LUCY + MATTY – Giuliana Franceschetti, Manuel Meli
Episodio 10: GROOVY TANGERINE SITUATION – Mirko Fabbreschi ALFRED YANKOVIC – Giuseppe Reda CRUISE SONG – Mirko Fabbreschi, Laura Salamone, Diego Baronti, Irene Olivelli

Perché non guardare Mulligan

Non ci sono veri motivi per non dare un’occasione a Mulligan, non sarà una serie satirica che farà la storia di questo genere ma è in grado di farti sorridere in più occasioni e fornisce allo spettatore diverse nozioni storiche sulla politica americana, mantenendo sempre queste caratteristiche tranne che nel decimo episodio, decisamente il più debole di questa prima stagione, che però riesce a salvarsi proprio all’ultimo con un colpo di scena che preannuncia l’imminente seconda stagione.

La serie è su Netflix in esclusiva dal 12 maggio 2023.

Regia: Casey Crowe Con: Sam Richardson, Tina Fey, Nat Faxon Anno: 2023 Durata: 25 min x episodio Paese: USA Distribuzione: Netflix

About Valerio Brandi

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