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Mission: Impossible – Dead Reckoning – Parte uno – Ethan Hunt ancora al top – Recensione

Mission: Impossible – Dead Reckoning – Parte uno, la recensione del film di Christopher McQuarrie con protagonisti Tom Cruise, Hayley Atwell, Rebecca Ferguson e Vanessa Kirby.

Orbene, è finalmente arrivato sul nostro grande schermo Mission: Impossible – Dead Reckoning – Parte uno, pellicola della corposa durata di due ore e quarantatré minuti, concernente la nuova e attesissima avventura incentrata sulle spericolate ed energiche peripezie adrenaliniche dell’agente speciale Ethan Hunt, alias Tom Cruise, come sappiamo, iniziate con enorme successo nell’oramai lontano ‘96 con Mission: Impossible firmato da Brian De Palma (Black Dahlia) che, malgrado avesse diretto quest’opus appena sopra dettovi su commissione “impartitagli” dallo star power di Cruise stesso, egregiamente assolse al suo compito registico con finezza impari.

Come sappiamo, nel corso degli anni, in rispettivi capitoli, più o meno riusciti e/o apprezzati, sinceramente quasi tutti assai efficaci a livello d’intrattenimento ed action coinvolgenti e adamantini, per quest’importante e duraturo franchise di valore, patrocinato e interpretato dal suo vero “autore-attore-produttore” Cruise, si sono avvicendati, dietro la macchina da presa, i cineasti più disparati, fra i quali i rinomati John Woo, J.J. Abrams e Brad Bird, prima che subentrasse definitivamente Christopher McQuarrie e prima inoltre che quest’ultimo s’affiatasse inseparabilmente con Tom Cruise, essendosi infatti originate fra loro, peraltro e nel frattempo, fruttuose e positive reunion concretizzatesi in Jack Reacher & Edge of Tomorrow (McQuarrie, co-autore dello script).  

Premesso doverosamente ciò e puntualizzatovi, arriviamo or alla nostra disamina riguardante tale episodio, Mission: Impossible – Dead Reckoning – Parte uno.

Sceneggiato dallo stesso McQuarrie assieme ad Erik Jendresen, costato la cifra stratosferica di circa 300 milioni di dollari, quasi unanimemente applaudito dalla Critica mondiale, tanto da ricevere infatti, sul sito aggregatore di medie recensorie, metacritic.com, la bellezza lusinghiera dell’81% di opinioni altamente favorevoli, eccovene la trama, sintetizzatavi al massimo per evitare spoiler. Fornendovene, solo necessariamente, una panoramica di nostra sinossi concisa e veloce:

Stavolta, il super agente specialissimo Ethan Hunt (Cruise) è incaricato dai capi dei servizi segretissimi (ça va sans dire, la IMF) a cui è assoldato, probabilmente anche doppiogiochisti e non poco loschi, di recuperare ed entrare in possesso d’una chiave speciale che, una volta azionata assieme alla sua copia gemella, è in grado, in modo, potremmo dire, paranormale e al contempo eccezionale, d’individuare una particolare entità misteriosa, non ben specificata, a sua volta capace di sconvolgere gli equilibri mondiali se non controllata in modo calibrato.

Cosicché, dopo il roboante incipit all’interno claustrofobico d’un sommergibile sovietico (chiara la citazione, sebbene non esplicitata, a Caccia a Ottobre Rosso), prima degli usuali titoli di testa infuocati e pirotecnici, l’azione si sposta su Hunt e la sua banda.

Cosa funziona in Mission: Impossible – Dead Reckoning – Parte uno

La sceneggiatura latita abbondantemente e le inverosimiglianze narrative sono innumerevoli e delle più surreali e disparate. Come abbiamo già avuto modo d’appurare antecedentemente, non è l’importanza e/o l’attendibilità della storia ad importare a McQuarrie.

Per cui, tralasciamo le scontate e sterili considerazioni scarsamente carine a riguardo che alcuni critici, legati a una visione un po’ vetusta della settima arte, hanno osato avanzare presuntuosamente e non a ragion veduta.

A MacQuarrie, ribadiamo, non interessa molto la veridicità del tutto, bensì per lui conta, primariamente, la stupefacente grandeur della messa in scena delle sequenze ad elevato tasso, a loro volta, d’incredibilità, però in tal caso inteso in senso positivo del termine.

Risalta e svetta magneticamente e inappellabilmente, al di là del frastuono rombante di macchine dalla carrozzeria fiammante ed inseguimenti forsennati, a prescindere dalle sparatorie tonitruanti e le scontate corse a perdifiato di Hunt/Cruise, con annesso l’oramai proverbiale e storico marchio di fabbrica del suo busto impettito mentre sfreccia da centometrista assai spedito, nella suspense a mille e la stordente tensione al cardiopalma, la bellezza nuovamente fenomenale della fotogenica e puntualmente brava Rebecca Ferguson (Doctor Sleep, Dune).

Qui, anche straordinariamente commovente… La quale, con buona pace dell’ottima, ancora qui presente dopo Mission: Impossible – Fallout, ma meno incisiva, non solo sul versante recitativo, Vanessa Kirby (Napoleon), surclassa quest’ultima per ipnotica presenza scenica notevole e, giustappunto, superiore in ogni senso. Promossa anche la new entry Hayley Atwell.

Immancabili, ovviamente, Ving Rhames (aficionado, diciamo, dal capostipite in poi) & Simon Pegg che, parimenti, oramai avvezzi e collaudati ai rispettivi personaggi di Luther & Benji, di applicato e affinato mestiere, senza troppi sforzi eppur con professionismo solido, incarnano i suddetti ruoli con impeccabilità consueta.

La regia, anch’essa già esperta e sicura di McQuarrie, ivi è, se possibile, perfino migliore rispetto ai già eccellenti capitoli precedenti da lui diretti.

Tecnicamente perfetta, naviga su accumulazioni iperboliche che giammai però stonano o stomacano in quanto, quando rischiano d’esondare in eccessi veramente troppo ripieni di pindarici voli ampollosi, altresì vengono presto smorzate da una pronta e bilanciata ironia graffiante ed irresistibile, accelerando a tamburo battente con propulsivo stile encomiabile e sussultante, riagendo quindi di nuovo nel verso paradossalmente ma efficacemente contrario, ovverosia i suoi svolazzi son continuamente subito asciugati e intervallati da repentini cambi di registro e di ritmo più pacati e cadenzati.

Perché non guardare Mission: Impossible – Dead Reckoning – Parte uno

Come sopra accennato, non è di certo la plausibilità degli spionistici eventi narrativi, il punto di forza del film.

Da questo punto di vista, Mission: Impossible – Dead Reckoning – Parte uno è negativamente identico ai suoi predecessori che, alla stessa maniera, di tal suddetto elemento peccavano grandemente. Ma è poco male tutto questo poiché Mission: Impossible – Dead Reckoning – Parte uno è da valutare e pienamente apprezzare in quanto emblema dell’entertainment meno pretenzioso ma fortissimamente godibile sul piano avventuroso e spettacoloso.

Il film è al cinema dal 12 Luglio per la distribuzione di Eagle Pictures.

Regia: Christopher McQuarrie Con: Tom Cruise, Hayley Atwell, Ving Rhames, Simon Pegg, Rebecca Ferguson, Vanessa Kirby, Henry Czerny, Pom Klementieff, Gregory Sanon, Cary Elwes, Angela Bassett, Shea Whigham, Indira Varma, Rob Delaney, Mark Gatiss, Esai Morales, Charles Parnell, Frederick Schmidt, Rachel Kwok, Greg Tarzan Davis, Marcin Dorocinski, Mariela Garriga, Andy M Milligan, Yennis Cheung, Andrea Scarduzio, Kelly Rian Sanson, Anton Saunders, Alexander Garcia (II), Christopher Sciueref, Hersha Verity, Brian Law, Sam Kalidi, Doroteya Toleva, Stuart Whelan, Nico Toffoli, Alex Brock, Atul Sharma, Lampros Kalfuntzos, Kinga Hutchinson, Tianyi Kiy, Antonio Bustorff, Adrian Dobson, Mikhail Safronov, Dani Dupont, Adnan Kundi, Sean Patrick Brooks, Adam Stone (III), Simon Rizzoni, Ivan Ivashkin, Sofia Price, Hamza Butt, Nicholas Tredrea, Elizabeth Ansari, Ginta Sebre, Sharon Forbes, Darren Beddows, Ioachim Ciobanu Anno: 2023 Durata: 163 min. Paese: USA Disribuzione: Eagle Pictures

About Stefano Falotico

Scrittore di numerosissimi romanzi di narrativa, poesia e saggistica, è un cinefilo che non si fa mancare nulla alla sua fame per il Cinema, scrutatore soprattutto a raggi x delle migliori news provenienti da Hollywood e dintorni.

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