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L’Innamorato, l’Arabo e la Passeggiatrice – Recensione del film di Alain Guiraudie

L’Innamorato, l’Arabo e la Passeggiatrice: Dopo essere stato film di apertura della sezione Panorama dell’ultima Berlinale, arriva in sala il nuovo film del regista de “Lo Sconosciuto del lago”.

Clemont-Ferrand, Francia Centrale. Il trentacinquenne Médéric (Jean-Charles Clichet) si innamora perdutamente di Isadora (Noémie Lvovsky), una signora di mezza età che fa la prostituta ed è sposata con un marito molto geloso.

Mentre Médéric è impegnato a sedurla, la tranquilla cittadina viene sconvolta da un inaspettato attacco terroristico di apparente matrice islamica.

La sera stessa Selim (Ilies Kadri), un giovane arabo senzatetto, cerca rifugio nel condominio di Médéric, provocando una paranoia collettiva e una generosità diffidente da parte delle stesse famiglie musulmane che abitano nell’immobile.

Tutto si complica nella vita di Médéric, combattuto a sua volta tra l’ empatia che prova verso il ragazzo e il sospetto nei suoi confronti. Le storie si intrecciano, e il condominio ne diventa centro catalizzatore.

Cosa funziona in L’Innamorato, l’Arabo e la Passeggiatrice

Non bisogna farsi ingannare dal titolo italiano, ma affidarsi a quello originale, “Viens, Je t’emmene“, che tradotto vuol dire “Vieni, ti accompagno” e lasciarsi scortare e poi trascinare dagli eventi che si susseguono in questa pellicola del regista Alain Guiraudie, diametralmente opposta alle atmosfere tensive e noir del suo “Lo Sconosciuto del lago“.

Il suo ultimo film è un rollercoaster di emozioni, in cui prevalgono l’amore e la passione, ma senza dimenticare l’odio e la paura. Un insieme di umanità variegata nei pensieri e nelle azioni, che si riunisce in micro-mondi, come accade nel condominio del protagonista, dove gli inquilini sono allo stesso tempo contro ma anche a favore dell’accoglienza del giovane Selim. Tutto ciò mentre il protagonista cerca di sedurre una prostituta di cui si è follemente innamorato.

Perché non guardare L’Innamorato, l’Arabo e la Passeggiatrice

Il film è un caleidoscopio di storie, scene che si accatastano come in un vaudeville dell’epoca dei Fratelli Marx, l’assurdo è dietro l’angolo, ma se preso bene, fa anche molto ridere.

Il film è in sala dal 27 aprile, distribuito da Satine Film.

Regia: Alain Guiraudie Con: Jean-Charles Clichet, Noémie Lvovsky, Iliés Kadri Anno: 2022 Durata: 100 min. Paese: Francia Distribuzione: Satine Film

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