il-mago-di-oz-teatro-brancaccio-recensione-copertina
Home / CULTURAL / Il Mago di Oz della Romanov Arena al Teatro Brancaccio – Recensione del musical acrobatico

Il Mago di Oz della Romanov Arena al Teatro Brancaccio – Recensione del musical acrobatico

Il Mago di Oz: Fino al 30 aprile 2023 sarà presente al Teatro Brancaccio di Roma Il Mago di Oz – Contemporaney Circus & Musical della Romanov Arena, diretto da Maxim Romanov, con musiche originali di Andrei Zubets, prodotto da Light Can Dance e distribuito da MG

Dopo una tournée che ha visto protagoniste diverse città italiane come Ferrara, Verona, Milano e Firenze Il Mago di Oz della Romanov Arena è arrivato al teatro Brancaccio di Roma lo scorso 7 aprile, e ci resterà fino all’ultimo giorno di questo mese.

Un musical internazionale: la compagnia è Ucraina, mentre lo spettacolo è completamente recitato e cantato in inglese. I dialoghi sono riportati in italiano con dei sopratitoli (perché stanno sopra i video che fanno da fondale) mentre per le canzoni bisognerà far fronte alla propria conoscenza della lingua britannica, perché appunto non vengono riportati.

Non sarebbe stato male impegnarsi anche da questo lato, del resto è stato presentato come uno show anche per bambini che hanno ancor più ragioni per non conoscere alla perfezione la lingua inglese.

Non preoccupatevi perché anche chi non conosce questa lingua, o non hanno mai letto o visto nulla sul Mago di Oz di L. Frank Baum, si può comunque godere l’evento usando semplicemente gli occhi. Il Mago di Oz della Romanov Arena è uno spettacolo visivo straordinario, pieno di costumi e scenografie colorate e tanti momenti con eccezionali acrobazie.

Inoltre è uno spettacolo interattivo, perché soprattutto quelli delle prime file si ritroveranno improvvisamente a stretto contatto con Dorothy, l’uomo di latta, lo spaventapasseri e il leone codardo, così come in alcuni momenti gli attori sul palco si impegnano a parlare un po’ italiano, non solo per annunciare l’intervallo, ma anche per coinvolgere i bambini, come nel più classico spettacolo di marionette.

Chi invece conosce bene il romanzo di Baum, o uno dei suoi adattamenti audiovisivi sarà più coinvolto nella storia ma al tempo stesso potrà godersi delle novità, perché i vecchi antagonisti in questa versione non sono presenti. Non ci sono le streghe cattive, e neanche quelle buone, ma solo un malvagio stregone, molto simile come aspetto al fantasma dell’Opera, e che ricorda un po’ come personalità il Re degli Gnomi del film Ritorno ad Oz.

Un musical moderno non solo per l’inserimento di scenografie digitali e dei numeri acrobatici ma anche per quel che riguarda le canzoni, anche i testi sono differenti rispetto a quelli del celeberrimo film del 1939, che sono comunque meravigliose ed orecchiabili.

Menzione finale la merita l’attrice protagonista Anastasia Dyatlova che ricorda moltissimo la Dorothy di Judy Garland, sia dal punto di vista estetico che da quello recitativo e canoro con un sorriso raggiante che scalda il cuore.

Speriamo che questa compagnia torni presto in Italia, sia per riportare in scena il Mago di Oz o per altre storie classiche adattabili a musical. Non sarebbe male veder distribuito il disco delle canzoni con all’interno un booklet con i testi in italiano, per venire incontro a tutti coloro che non hanno una grande padronanza con la lingua inglese.

Il musical è al Teatro Brancaccio di Roma dal 7 al 30 Aprile 2023.

About Valerio Brandi

Guarda anche

il-gusto-delle-cose-recensione-film-copertina

Il Gusto delle Cose – Juliette Binoche in un film gustoso – Recensione

Il Gusto delle Cose, candidato agli Oscar 2024 come miglior film straniero per la Francia …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.