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Elemental – L’amore nel mondo degli elementi – Recensione

Elemental: Il 27º lungometraggio prodotto dalla Pixar Animation Studios, diretto dal regista de “Il viaggio di Arlo” ci mostra un mondo formato dai quattro elementi principali ma con gli stessi problemi che affliggono il nostro. Al cinema dal 21 giugno 2023 grazie a The Walt Disney Company Italia

Un giorno ad Element City arriva Bernie Lumen con sua moglie Cinder, quest’ultima gravida della loro primogenita, Ember.

Questa famiglia di fuoco è vista fin da subito male dagli altri elementi (acqua, erba e aria) così invece di trovare una casa in affitto non possono far altro che sistemarsi in un quartiere abbandonato. La situazione è dura ma non impossibile: con il sudore della fronte e la forza del suo focolare Bernie costruirà dal nulla non solo una casa e un emporio, nel giro di pochi anni sarà di ispirazione per altri abitanti della Terra del Fuoco che emigreranno anche loro ad Element City, formando la comunità di Fire Town.

Dopo tutto questo lavoro Bernie vorrebbe godersi il meritato riposo, ma ha deciso di andare in pensione solo quando sua figlia Ember sarà pronta a prendere il suo posto.

Un giorno che però continua a non arrivare, non solo perché la giovane sembra non avere la stessa pazienza del padre nel gestire un’attività, anche perché l’arrivo dell’acqua a Fire Town complica ulteriormente le cose.

Un liquido che può spegnere il fuoco… e anche il negozio, perché grazie ad esso è arrivato Wade Ripple, un ispettore comunale delle attività lavorative. Ember riuscirà a risolvere la situazione per non deludere suo padre?

Cosa funziona in Elemental

Otto anni dopo Il viaggio di Arlo Peter Sohn torna alla regia di un lungometraggio d’animazione Disney Pixar con un racconto molto intimista, perché la storia di Ember è decisamente simile alla sua: statunitense figlio di immigrati coreani, i quali hanno vissuto il sogno americano, aprendo un negozio di alimentari appena arrivati a New York, senza però aprirsi veramente al nuovo mondo intorno al loro, dato che volevano vedere il loro figliolo sposato con una coreana.

Situazioni spesso difficili da cambiare, non tanto dal punto di vista sentimentale ma soprattutto da quello sociale: si intuisce fin da subito che Ember non vuole davvero fare la negoziante ma non crede che sia possibile un destino diverso per lei. Non solo per la sua provenienza ma anche per il lato economico.

Elemental è un film che ci sprona ad osare di più nella vita, per non rischiare di viverla passivamente, piena di rimpianti, infelicità e al tempo stesso è dedicato ai genitori che si preoccupano più della realizzazione dei loro figli che della loro felicità.

Una nuova sceneggiatura Pixar sulla ribellione dei figli nei confronti dei genitori dopo i recenti Luca e Red, soprattutto una denuncia alla xenofobia e la nascita di una storia d’amore che a prima vista sembra davvero impossibile, senza dimenticare che ogni gestore d’attività o semplice commesso potrà rivedersi in Ember, perché i comportamenti della clientela sono spesso e volentieri assurdi e maleducati e quindi no, il cliente non ha sempre ragione.

Una storia interessante che nell’ultimo atto regala anche diversi momenti di commozione, anche una buona ilarità, sia per la presenza di battute e sequenze su temi decisamente adulti, assolutamente innocui per dei bambini, che per la caratterizzazione di alcuni personaggi secondari, come il giovane Clod e l’esuberante Gale Cumulus.

L’animazione 3D scelta per Elemental non sarà indimenticabile o rivoluzionaria ma è comunque ottima e ricca di colori e giochi di luce.
Ultimo, ma non ultimo, Elemental è un film che ci regala un nuovo capitolo della storia di Up, dato che prima dell’inizio del lungometraggio verrà distribuito al cinema (e si spera poi anche in Home Video) il cortometraggio L’appuntamento di Carl, con Carlo Valli che torna a doppiare l’anziano protagonista dopo la serie Una vita da Dug, mentre guardandolo in originale si ha la possibilità di sentire uno degli ultimi lavori di Ed Asner, grande attore e doppiatore statunitense scomparso nel 2021.

Il doppiaggio di Elemental

Nuovo film d’animazione, nuova discussione relativa all’utilizzo o meno dei talent per il doppiaggio italiano. Stavolta i nomi principali sono soprattutto quattro, o meglio tre: Hal Yamanouchi può essere considerato talent perché famoso per tanti film di genere italiani e anche Blockbuster internazionali, tuttavia la sua carriera nel mondo del doppiaggio è da tempo lunga e di assoluto valore, e infatti anche la sua versione di Bernie è decisamente degna di nota.

Rientra più nella seconda categoria Serra Yılmaz, grande musa di Ferzan Özpetek e alla prima esperienza al leggio, che si è rivelata assolutamente meritevole.

Lei e Yamanouchi sono stati dunque decisamente autentici nel raccontare due personaggi originari di una lontana terra straniera, mantenendo il loro particolare accento nella recitazione (turco e giapponese), al pari dei doppiatori originali Shila Ommi e Ronnie del Carmen.

Meno bene per quel che riguarda i talent scelti per i protagonisti, Stefano De Martino (Wade Ripple) e Valentina Romani (Ember Lumen), che a conti fatti sono entrambi risultati abbastanza altalenanti su personaggi così complessi e pieni di battute.

Il discorso naturalmente cambia per quel che riguarda gli altri professionisti diretti ancora una volta da Massimiliano Manfredi, a partire dalla versione bambina (Anita Patriarca) e adolescente (Rosa Maria Francesca Sica) di Ember, così come un altro giovanissimo doppiatore come Francesco Raffaeli ha reso ancor più simpatico nella nostra versione l’intraprendente Clod.

Tra gli adulti menzioni speciali le meritano Daniela Calò (Gale Cumulus) e Claudia Razzi (Brook Ripple), entrambe esuberanti e molto divertenti come i loro personaggi, senza dimenticare le ottime interpretazioni di Ambrogio Colombo (Harold), Claudia Carlone (Flarrietta), Roberto Fidecaro (Fern Grouchwood), Francesco Silella (Lutz) e gli altri componenti della famiglia Ripple, Paolo Vivio (Alan), Marco De Vivo (Marco) e Matteo Perilli (Polo).

Elemental è un nuovo film non-musicale per la Disney, eccezzion fatta per la canzone dei titoli di coda “Per sempre ci sarò”, cantata da un ottimo Mr. Rain.

Perché non guardare Elemental

Una situazione simile a quella di Strange World, anche se in maniera minore. Oltre al discorso della scelta dei talent di doppiaggio che non è gradita agli appassionati di questo mestiere e a molti amanti del cinema e della buona recitazione in generale Elemental fa un po’ fatica ad ingranare, anche è molto più ricco di contenuti, e più commovente nella parte finale, rispetto al il 61° classico Disney.

Il film è al cinema dal 21 Giugno con Disney.

Regia: Peter Sohn Con: Valentina Romani, Stefano De Martino, Serra Yilmaz, Hal Yamanouchi. «continua Leah Lewis, Mamoudou Athie, Innocent Ekakitie, Ronnie Del Carmen, Shila Ommi, Wendi McLendon-Covey, Catherine O’Hara, Matthew Yang King Anno: 2023 Durata: 93 min. – USA Distribuzione: Walt Disney 

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