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Don’t look at the demon – Il demone della Malesia – Recensione

Don’t look at the demon: Al cinema dal 17 agosto il film diretto Brando Lee, un horror soprannaturale e primo film malese ad essere proiettato negli Stati Uniti al di fuori del circuito dei festival. Realizzato da veterani dell’industria cinematografica malese, il film riprende elementi culturali della Malesia ed esperienze realmente vissute dal regista e sua madre.

Jules (Fiona Dourif) è una medium, che fin da bambina ha il dono dell’ESP e può localizzare nel mondo spirituale i morti. Legata sentimentalmente a Matty (Jordan Belfy), diventa la star del suo programma televisivo The Skeleton Crew, specializzato in indagini paranormali in luoghi infestati in giro per il mondo.

Durante le riprese in Malasia, Martha e Ian (Malin Crépin e William Miller), contattano The Skeleton Crew raccontando degli strani rumori nella loro casa di Fraser’s Hill di notte che impediscono loro di dormire. Secondo Jules sono loro i prossimi protagonisti del programma.

Cosa funziona in Don’t look at the demon

Brando Lee cerca attivamente di presentare qualcosa di diverso. Il suo demone non si accontenta solo delle benevole paure nella casa infestata.

Attacca violentemente le sue vittime immediatamente. Ci sono jump scares previsti e la tensione che ne deriva. Le performances degli attori sono solide.

Perché non guardare Don’t look at the demon.

Nonostante si svolga in Asia e abbia una storia che alla ruota attorno ai rituali locali, i personaggi malesi si contano sulle dita di una mano.

L’unica attrice asiatica a cui è stato assegnato qualcosa che assomigli a un ruolo di primo piano interpreta una subdola seduttrice, rimanendo comunque un personaggio abbastanza di contorno.

Don’t Look at the Demon è un film horror essenziale che non chiede molto al suo cast, ma quando sei il primo film horror malese a ottenere un’ampia diffusione negli Stati Uniti, come è stato pubblicizzato, sarebbe una buona idea portare avanti la premessa e la “gente” del paese.

Quello che veramente stupisce è che nonostante le premesse piene di novità, l’uso di tradizioni rituali reali (e vietate), tutto il contorno che deriva dal girare un film in Malesia, il film risulta debole, ricco di spunti non approfonditi, e creato per aggraziarsi il pubblico occidentale, dargli qualcosa di edulcorato e a cui è più abituato, un po’ come il riso alla cantonese nei ristoranti cinesi in Italia.

Il film è al cinema dal 17 Agosto con 102 Distribution.

Regia: Brando Lee Con: Malin Crépin, Randy Wayne, William Miller, Harris Dickinson, Fiona Dourif, Jordan Belfi, Jessie Franks Anno: 2022 Durata: 95 min. Paese: Malesia Distribution: 102 Distribution

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