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Diabolik – Chi sei? I Manetti Bros chiudono la loro trilogia alla grande – Recensione

Diabolik – Chi sei? arriva al cinema in Italia dopo la sua presentazione alla diciottesima Festa del Cinema di Roma, un lungometraggio che chiude la trilogia cinematografica dei Manetti Bros. raccontando proprio le misteriose origini del personaggio nato dalla penna delle sorelle Giussani nel 1962

Un tesoro al sicuro non è se c’è nel mondo… Diabolik! Siamo entrati negli anni Settanta nella città di Clerville, e il bandito mascherato (Giacomo Gianniotti) ha messo gli occhi su una serie di antiche monete di proprietà di una anziana nobildonna.

Un furto che sembra anche stavolta calcolato nei minimi dettagli, ma non ha fatto i conti con un nuovo rivale… una banda di rapinatori rapida e spietata, che ha già messo a segno svariati colpi nella città tanto da accumulare un bottino plurimilionario.

Una refurtiva che già di suo faceva gola a Diabolik ed Eva Kant (Miriam Leone), ma adesso hanno una motivazione in più per appropriarsene, dato che questa banda gli ha rovinato l’ultima impresa. Chi la troverà per prima, i due ladri innamorati o l’ispettore Ginko (Valerio Mastandrea)?

Cosa funziona in Diabolik – Chi sei?

Terzo e (quasi sicuramente) ultimo capitolo della trilogia cinematografica dei Manetti Bros. dedicata a uno dei più grandi antieroi del fumetto italiano, Diabolik – Chi sei? si basa quasi interamente sull’albo numero 107 pubblicato per la prima volta nel 1968, e il risultato finale ha già ottenuto riscontri positivi da molti degli appassionati lettori del personaggio in occasione della sua presentazione alla Festa del Cinema 2023, perché la trasposizione filmica è decisamente fedele, soprattutto quella dedicata all’enigmatico passato del protagonista.

Una serie di sequenze girate interamente in bianco e nero per differenziarsi dal resto della storia ambientata nel “presente”, col l’eccezione del sangue, che come in Sin City ci appare a colori (anche se i registi hanno affermato in conferenza stampa che questa scelta è basata solo sul voler evidenziare il rosso del sangue e non per citare qualcuno in particolare).

In ogni caso stiamo parlando dei momenti migliori del film, non solo perché, come già accennato prima, è la parte più fedele al fumetto originale, ma perché la regia ci regala quella tensione che avevamo visto nel primo capitolo, e il cast scelto per l’occasione è stato davvero all’altezza della situazione.

Non solo Paolo Calabresi ha impersonificato alla perfezione il King apparso nell’albo 107, ma Diabolik ha ben tre nuovi volti: oltre al neonato, abbiamo in azione Andrea Arru nella sua versione a dodici anni e Lorenzo Zurzolo in quella ventenne.

Entrambi ricordano con successo non solo il giovane personaggio visto nel fumetto ma anche quello che sarà in seguito, insomma, una reincarnazione davvero fedele dell’essenza del protagonista, forse migliore di tutti gli attori protagonisti scelti per questa trilogia, ma al tempo stesso non vogliamo assolutamente minimizzare la performance di Giacomo Gianniotti, che rispetto a Diabolik – Ginko all’attacco! ha decisamente migliorato la sua dizione in Italiano: semplicemente ad Arru e Zurzolo è toccata la parte migliore del film, mentre a Gianniotti un minutaggio inferiore ma comunque di livello, come dimostra la scena del combattimento nei sotterranei.

Questo non sta a significare che Diabolik – Chi sei? è un film più corto del solito (alla fine le due ore le supera) anzi la storia è stata ampliata rispetto al fumetto.

Ad esempio, nel numero 107 dell’albo, il personaggio di Altea (interpretato da Monica Bellucci) era assente, e in questa nuova pellicola possiamo vedere l’avvocato Manden (interpretato da Massimiliano Rossi) in azione, non solo nella sua villa, ma anche in un locale notturno. Questo aggiornamento ci ha regalato una scena un po’ piccante, cosa che, in un’epoca segnata da rigida censura, non può che sorprendere positivamente.

Inoltre, nel film, sono emersi nuovi spazi anche per il sergente Palmer (interpretato da Pier Giorgio Bellocchio) e i membri della banda di rapinatori, ognuno con una personalità e un temperamento diversi. Questa varietà di personaggi contribuisce a conferire una maggiore profondità a questo terzo capitolo rispetto al secondo, e allo stesso tempo, riesce a far rivivere in qualche modo lo spirito dei film polizieschi italiani degli anni Settanta.

Oltre a loro Diabolik – Chi sei? ci regala tanti altri piccoli ruoli o semplici comparse: per individuarli tutti probabilmente per molti sarà necessaria una seconda visione del lungometraggio, intanto possiamo citare Max Gazzè nei panni di Giulio Mondan, Barbara Bouchet in quelli della Contessa Wiendemar, e il grande attore e doppiatore italo-giapponese Hal Yamanouchi interprete di Cen-Fu.

Perché non guardare Diabolik – Chi sei?

Se Gianniotti ha mostrato un miglioramento nella recitazione in italiano rispetto al secondo capitolo, lo stesso non si può dire di Monica Bellucci, soprattutto perché questo particolare accento svizzero scelto per caratterizzare il personaggio di Altea continua a risultare più comico che serioso, stonando dunque con l’atmosfera noir ed avventurosa della pellicola.

Riguardo al personaggio di Ginko gli appassionati lettori di Diabolik resteranno un po’ delusi anche in questa occasione, perché pure in Diabolik – Chi sei? si è deciso di renderlo meno duro, cinico ed implacabile rispetto alla rappresentazione originale.

Diabolik – Chi sei? è disponibile al cinema in Italia a partire da giovedì 30 novembre 2023 grazie a 01 Distribution.

Regia: Marco Manetti, Antonio Manetti Con: Giacomo Gianniotti , Miriam Leone , Valerio Mastandrea, Monica Bellucci, Pier Giorgio Bellocchio, Chiara Martegiani, Massimiliano Rossi, Mario Sgueglia , Francesco Turbanti, Emanuele Linfatti, Michele Ragno, Amanda Campana, Andrea Arru, Max Gazzè, Carolina Crescentini, Paolo Calabresi, Lorenzo Zurzolo, Barbara Bouchet, Giacomo Giorgio, Stefano Moretti Anno: 2023 Durata: 124 min. Paese: Italia Distribuzone: 01 Distribuzione

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