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Amusia – Recensione del Film esordio di Marescotti Ruspoli

Amusia: in concorso come Opera Prima al Tallinn Black Nights Film Festival, Marescotti Ruspoli esordisce dietro la macchina da presa proponendo una interessantissima opera cinematografica caratterizzata da una estetica sopraffina che da sola vale il prezzo del biglietto.

Una giovane donna, Livia (Carlotta Gamba), si presenta ad un albergo ad ore in cerca di una stanza per passare la notte. Nel motel incontra Lucio (Giampiero De Concilio), un addetto al desk molto solerte e premuroso che si dimostra subito molto interessato alla misteriosa giovane donna.

La conoscenza fra i due procede lentamente e con diffidenza, in particolare perchè Livia nasconde un segreto. E’ infatti effetta da sempre di un disturbo neurologico, l’amusia, che è una patologia che non consente chi ne soffre di percepire la musica ma di sentire solo una serie di suoni distorti.

Una dolorosa condizione che porta Livia a evitare tutte le situazioni nelle quali si sente esclusa ma che in definitiva l’ha condotta a evitare la vita stessa.

Cosa funziona in Amusia

L’incipità narrativo della pellicola non può non portare alla mente il celebre romanzo Musica di Yukio Mishima nel quale uno psicologo si trova a trattare il caso di una giovane cliente, Yumigawa Reiko, che sostiene di non riuscire assolutamente a sentire la musica.

Se nel caso del celebre romaziere giapponese la patologia è la rappresentazione psicosomatica di un trauma in questo caso ci troviamo di fronte ad un disturbo neurologico che però è comunque accompagnato dal trauma di una esistenza, in cui non si è in grado di cogliere una dei passaggi più belli della stessa. Non a caso il termine stesso deriva dal greco “a-musia” e richiama il concetto della “mancanza di armonia”.

Quello di Marescotti Ruspoli è un esordio sfolgorante, che dimostra una padronanza totale del mezzo soprattutto dal punto di vista estetico. Amusia infatti può essere descritto come un quadro in ogni sua inquadratura, che dimostra una perizia estetica e registica ammirevole.

Ruspoli propone infatti un percorso cinematografico che è una citazione continua dei grandi della pittura contemporanea da Giorgio De Chirico a René Magritte passando per Edward Hopper.

Un meraviglioso viaggio visivo che porta lo spettatore in una dimensione che parla di alienazione e straniamento ma anche di metafisica, nel quale la limitazione di una neurodiversità o di traumi emotiviti pregressi costringono i suoi personaggi a trovare modalità innovative di comunicazione e in definitiva una nuova profondità.

La bravura del cast, tra cui ricordiamo Carlotta Gamba, Giampiero De Concilio, Maurizio Lombardi, Fanny Ardant, fa il resto per una pellicola che ci fa desiderare di potre godere prima possibile degli sviluppi di questo talento registico.

Perché non guardare Amusia

Dotato di una potente impatto estetico, Amusia è però piuttosto debole dal punto di vita narrativo, probabilmente volutamente. Una scelta che farà sicuramente molto felici gli addetti ai lavori e gli amanti del cinema più sofisticati ma che potrebbe non essere apprezzato da coloro che siano alla ricerca di una narrazione più incisiva e accattivante.

Amusia è in uscita nelle sale italiane il 27 Aprile 2023 grazie a 102 Distribuzion.

Regia: Marescotti Ruspoli Con: Fanny Ardant, Maurizio Lombardi, Adriano Chiaramida, Carlotta Gamba, Giampiero De Concilio Anno: 2022 Durata: 91 min. Paese: Italia Distribuzione: 102 Distribution.

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