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65: Fuga dalla Terra – Adam Driver contro i dinosauri – Recensione

65: Fuga dalla Terra: I registi de La Casa del Terrore, sceneggiatori di A Quite Place , riportano al cinema i B-movie di fantascienza con un film con protagonista Adam Driver.

65 milioni di anni. Il pilota Mills (Adam Driver) precipita con la sua astronave su un pianeta sconosciuto, quello che oggi noi chiamiamo Terra. Unico sopravvissuto insieme alla piccola Koa (Ariana Greenblatt), deve farsi strada attraverso un territorio sconosciuto e pieno di pericolose creature preistoriche in un’epica lotta per la sopravvivenza.

Cosa funziona in 65: Fuga dalla Terra

Forti del successo de “La Casa del Terrore“, Scott Beck Bryan Woods, ci portano sulla terra al tempo dei dinosauri per un horror/thriller sci-fi che ha il pregio di intrattenere senza pretendere di rivoluzionare la storia del cinema.

L’alchimia tra Adam Driver e la piccola Ariana Greenblatt funziona, il ritmo è quello giusto, non è frenetico come gli action moderni ma gira alla giusta fluidità, utile per raccontare una storia semplice quanto efficace: “Fuggire da un pianeta inospitale”.

Come per il divertente “Outlander – L’ultimo vichingo” (2008) anche 65: Fuga dalla Terra reinventa la storia del nostro pianeta con un racconto fanta-action.

Perché non guardare 65: Fuga dalla Terra

Nato chiaramente con l’intento di esaltare il suo pubblico con un’avventura sci-fi al tempo dei T-Rex è un film facilmente attaccabile. Non ci sono guizzi narrativi, la scrittura è semplice, gli avvenimenti scontati. Sicuramente è un film per molti aspetti dimenticabile tuttavia è capace di riuscire nel suo intento: intrattenere senza sorprendere.

Il film è al cinema dal 27 Aprile con Warner Bros. per Sony Pictures.

Regia: Scott Beck, Bryan Woods Con: Adam Driver, Ariana Greenblatt, Chloe Coleman, Nika King, Brian Dare Anno: 2023 Durata: 93 min. Distrubuzione: Warner Bros Italia.

About Davide Belardo

Editor director, ideatore e creatore del progetto Darumaview.it da più di 20 anni vive il cinema come una malattia incurabile, videogiocatore incallito ed ex redattore della rivista cartacea Evolution Magazine, ascolta la musica del diavolo ma non beve sangue di vergine.

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