Vieni come sei: Il film di Richard Wong è in sala dal 28 luglio e affronta una tematica importante: la sessualità accessibile per i diversamente abili con un tono da commedia on the road.
In Vieni come sei , tre ragazzi con diverse disabilità ma la necessità comune di soddisfare le proprie esigenze sessuali decidono di partire per un viaggio dagli Stati Uniti verso un luogo di piacere che si trova in Canada. Il tutto cercando di tenere all’oscuro i rispettivi genitori. Il viaggio permetterà loro di capire qualche cosa in più degli altri e anche di loro stessi.

Cosa funziona in Vieni come sei
Basato sul film “Hasta la vista” che già aveva adattato la storia vera di Asta Philipot, il film spiazza i luoghi comuni sui film attorno alla disabilità. Non c’è traccia infatti di commiserazione, i ragazzi protagonisti hanno coscienza dei propri limiti, sono pieni di rabbia per il destino che è loro capitato, ma hanno anche ben preciso l’obiettivo di vivere una vita piena, non reclusi in casa. Protetti come vorrebbero i loro genitori, ma anche molto soli.
Come spesso accade nei road movie, il senso del film non è tanto nell’arrivo a destinazione, ma nel viaggio che i tre fanno. Dopo tanti anni rivediamo anche sullo schermo Gabourey Sibide, candidata al premio Oscar nel 2009 per la sua interpretazione in “Precious” di Lee Daniels.

Perché non guardare Vieni come sei
Il film mette in scena tematiche scomode: sesso e disabilità. Oltretutto viste entrambi in chiave ironica. Il film è, nonostante ciò, un “feel good movie” adatto all’estate, che permette di distrarsi e allo stesso tempo riflettere sulle proprie fortune.
Il film è in sala dal 28 luglio con 102 Distribution.
Regia: Richard Wong Con: Grant Rosenmeyer, Hayden Szeto, Ravi Patel, Gabourey Sibide, Janeane Garofalo Anno: 2019 Durata: 106 min. Paese: USA Distribuzione: 102 Distribution