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The Sadness: Una fiera splatter dall’oriente – Recensione

The Sadness è, purtroppo, una grande festa splatter che rimane ferma alle proprie premesse: contagio, apocalisse, sopravvivenza, rivelazione (?!). Il tasso gore esorbitante lo distingue dalla massa ma non lo eleva.

Una giovane coppia cerca di sopravvivere allo scoppio di una pandemia che vede le persone trasformarsi in zombie famelici e spietati, votati a una sanguinaria follia che li porta a compiere omicidi, stupri, mutilazioni e qualsiasi altro tipo di depravazione omicida.

Cosa funziona in The Sadness

L’epidemia scoppia a una manciata di minuti dall’inizio e questa, almeno per il sottoscritto, è una buona notizia, perché il film non si perde in fronzoli e inutili premesse, ingranando subito la sesta marcia. Per il resto, a funzionare in questo marcissimo film è lo splatter, la truculenza malata, il gore pesante, il sangue a fiotti. Un banchetto irrinunciabile per chi cerca questo tipo di spettacolo.

Perché non guardare The Sadness

I frequenti telegiornali del film rendono palese la specularità tra l’epidemia e il Covid, eppure l’opera rimane politicamente ambigua, irrimediabilmente e colpevolmente sospesa tra negazionismo e terrore pandemico. Ma a The Sadness non si perdonano soprattutto alcune cadute inaccettabili, come lo stupro al vano oculare.

Un film marcio e rivoltante, colpevole di essere senza sorprese. Non ci sono rimarchevoli rivelazioni retrostanti all’epidemia, colpi di scena che spieghino o giustifichino, nonostante il finale tenti di dare un senso all’operazione sotto questo aspetto. Tempo sprecato, perché davvero lo splatter è l’unica debole ragion d’essere di un film dove tutto è visto e stravisto.

The Sadness vuole essere la risposta orientale agli zombie-movie occidentali, e nell’intento calca sul pedale dell’estremo. Peccato però che i soli titoli di testa di “Army of the Dead” di Zack Snyder (per citare uno dei migliori titoli sul tema di qui a lunga parte) valgano più di tutto questo film.

Il film è disponibile in streaming con abbonamento Premium sul canale tematico della Midnight Factory.

Regia: Rob Jabbaz Con: Tzu-Chiang Wang, Berant Zhu Anno: 2021 Durata 99 min. Paese: Taiwan Distribuzione: Midnight Factory/Koch Media

About Raffaele Mussini

Appassionato di cinema a 360°, bulimico di visioni fin da piccolo. Si laurea in Marketing, per scoprire solo qualche anno più tardi che la sua vocazione è la scrittura. Pubblica così due romanzi e un saggio di cinema, "In ordine di sparizione - Più di duecento film che forse non avete mai visto o che avete dimenticato", edito da Corsiero Editore. Sta lavorando a un quarto libro, ma nel poco tempo libero il cinema combatte duramente per farsi strada e conquistarsi il primato tra le sue passioni. Ama Malick, Scorsese e Mario Bava, tra i tantissimi, con una predilezione per l'horror e per il noir d'altri tempi.

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