Scream: Il capolavoro slasher del maestro Wes Craven torna in Home Video per la prima volta in 4K anche in edizione Steelbook con Koch Media Italia su licenza e produzione Paramount Pictures.
Ebbene, in concomitanza con la sua uscita per il mercato home video in perfetto 4K, vi parliamo di Scream, firmato dal compianto maestro Wes Craven.
Scream, uscito nei cinema mondiali nello scorso millennio, più precisamente a metà dei nineties (con esattezza nel ‘96) cioè i rutilanti e confusionari anni novanta a loro modo originali e che, potremmo dire, rivisti nostalgicamente col senno di poi, hanno fatto scuola e instaurato nuove mode, fu un inaspettato ma straordinario successo di pubblico.
Fu presentato, per il mercato statunitense, sotto l’egida dell’ex Dimension Films (succursale della futura e poi decaduta Weinstein Company), stranamente sotto il periodo natalizio.
Periodo in cui, come sappiamo, si preferisce quasi sempre e tradizionalmente distribuire opere a buonista tematica famigliare, i cosiddetti family movies rassicuranti. Invece, in questo caso, s’optò giustappunto per una scelta in controtendenza, essendo Scream, a prescindere dai suoi risvolti demenziali, parodici o parodistici che dir si voglia, a dispetto del suo impianto goliardicamente malsano nel senso più innocuamente morboso del termine e della sua accezione più letterariamente usuale, sostanzialmente un film di matrice orrifica con venature da thriller adolescenziale che mescé alla forte suspense, innegabile, crescente e palpabile, un voluto e intrinseco senso citazionistico ben marcato e originale.

Scream, infatti, per via della sua natura e concezione omaggiante molte pellicole horror, a partire ovviamente da uno dei film capostipiti e totemici del genere slasher per eccellenza, ovvero Halloween di John Carpenter (citato apertamente con tanto di scena dedicatagli espressamente), fin ad arrivare naturalmente a Nightmare di Craven stesso, mischiata al suo ottimamente calibrato canovaccio tipicamente e volontariamente satirico-grottesco, divertito e autoironico, infarcito di riferimenti a man bassa, mieté proseliti e generò epigoni a non finire, partorendo e ingenerando prodotti similari e/o derivativi, sequel e perfino parodie delle più disparate (vedi Scary Movie con altrettanti relativi seguiti) ispirate a esso.
Recuperando e rinnovando per l’appunto, in maniera arguta e comunque sia efficace, la tradizione del Cinema di paura tanto inquietante quanto, al contempo, esilarante e ricolmo di trovate indubbiamente spiazzanti ed eccentricamente geniali. Assurgendo esso stesso a pellicola oramai imprescindibilmente iconica e a indiscutibile caposaldo inamovibile.

Scritto da Kevin Williamson, Scream dura all’incirca un’ora e cinquanta minuti, cioè praticamente 2h. Emozionanti e sussultanti in senso tout–court.
Trama, abbastanza nota da tutti i cinefili, quindi da noi sintetizzata all’osso e, osando noi stessi divertirci corrosivamente con le parole, scarnificata a mo’ di brevissima sinossi lapidaria e smunta. Insomma, ecco il sunto…
Una ragazza di nome Sidney Prescott (Neve Campbell), a distanza di un anno dalla tragica morte della madre assassinata, riceve una telefonata inizialmente buffonesca, invero nient’affatto scherzosa.
E impazza presto il terrore, raffigurato e simbolizzato da un babau che indossa, in maniera carnevalesca molto raccapricciante, una maschera non da Michael Myers carpenteriano, bensì ispirata non poco vagamente e in modo granguignolesco al famoso, inquietante quadro L’urlo di Edvard Munch. Da cui il titolo originale del film.
Infatti, tale dipinto di Munch, in norvegese, patria dell’artista appena succitato, si chiama Skrik ma è internazionalmente nota come The Scream.
Curiosità: L’omicida seriale non colpisce le ragazze vergini e ammazza invece chi non sa rispondere correttamente ai suoi indovinelli-tranelli in merito ai film del brivido…
Wes Craven compie, con Scream, un’operazione simile, sebbene più scanzonata e meno metafisica, al suo precedente Nightmare – Nuovo incubo, nuovamente prendendo di mira, tematicamente parlando, i suoi amati-odiati, inquieti e acerbi teenager statunitensi.
Se Freddy Krueger fu un fantasma partorito dalla cattiva coscienza della middle class americana che, alle sue imberbi vittime designate, cioè i figli della generazione dei loro padri che barbaramente lo uccisero e arsero vivo, bruciato in volto si mostrava a viso aperto, materializzandosi nel subconscio della fase REM, il mostro di Scream è ancora, possibilmente, più subdolo e terrorizza perfino maggiormente in quanto realmente vivente seppure invisibilmente identificabile a livello facciale.
Opera dai tanti pregi, Scream non è di certo esente da pecche e forse, sino in fondo, non risulta priva di sbavature, perfetta e ineccepibile anche dal punto di vista formale.
Poiché, dopo una prima parte folgorante ed emozionalmente devastante, leggermente s’affloscia ripetitivamente, perdendo la sua verve caustica in un finale piuttosto convenzionale e alquanto prevedibile, molto hollywoodiano.
Cast di giovanissime scommesse attoriali di quei tempi, cioè Courteney Cox, David Arquette, Rose McGowan, Skeet Ulrich e Liev Schreiber. Quest’ultimo, l’unico ad aver mantenuto la promessa…

Cammeo del mitico Henry Winkler nei panni dello stupido preside della scuola di nome Arthur.
Eh già, Arthur come il suo Arthur Fonzarelli, alias Fonzie di Happy Days.
Con l’aggiunta di Drew Barrymore, prima vittima del nostro assassino e che al tempo ha rifiutato il ruolo da protagonista del film. Con uno scopo ben specifico: “sorprendere lo spettatore con la morte della Star del cast all’inizio del film”.
Curiosità: tornando a L’urlo di Munch, il sottotitolo italiano di Scream è Chi urla muore.
Scream – Il 4K Bluray a cura di Davide Belardo
Prodotto da Paramount Pictures, e distribuito da Koch Media Italia, la nuova versione in 4K di Scream è disponibile sul nostro mercato anche in versione Steelbook da collezione (di seguito il nostro video Unboxing).
Visivamente parlando il passaggio in ultra definizione porta sui nostri schermi immagini con una pulizia, dettaglio e definizione notevolmente migliorati, non solo per l’incremento di risoluzione ma anche e soprattutto per il lavoro svolto in sede di nuova scansione in 4K.
L’utilizzo dei filtri HDR ha donato nuova brillantezza ai colori, senza alterare minimamente il croma o la profondità dei neri come dei bianchi. Ci piace la presenza di grana finissima e anche nei momenti in cui il dettaglio appare più morbido, per esigenze e scelte del girato originale, la definizione e la pulizia generale restano perfette.
Il Bluray allegato alla confezione non è il vecchio disco distribuito in passato da Eagle Pictures, che vi consigliamo comunque di mantenere per l’audio lossless italiano e gli extra, ma un supporto inedito realizzato con il medesimo nuovo master.
Sul versante audio purtroppo duole segnalare il downgrade della traccia italiana che passa dal 5.1 DTS HD MA del vecchio Bluray di Eagle al 2.0 Dolby Digital di oggi. Una traccia più che sufficiente per guardare il film nella nostra lingua, ma lontana anni luce dalla potenza e ampiezza del suono in 5.1 DTS HD MA della codifica inglese.
Anche sul versante extra abbiamo smarrito qualcosa rispetto al passato, con l’aggiunta di soli due nuovi contributi inediti. Da segnalare che gli stessi contenuti speciali sono presenti sia sul disco 4K che su quello Bluray.
- NUOVO: Commento audio del regista Wes Craven e dello sceneggiatore Kevin Williamson.
- NUOVO: Eredità di sangue: Scream 25 anni dopo (07:29) Breve viaggio in compagnia dei protagonisti 25 anni dopo.
- La produzione (06:12) Speciale sulla realizzazione del film.
- Dietro le quinte: Sul set di Scream (03:25) con breve intervista al regista.
- Drew Barrymore (02:53) Momenti dal set durante le riprese della famosa scena d’apertura.
- Q&A con Attori e Troupe: Quel è il vostro film horror preferito? (02:44) e Perché gli horror piacciono tanto? (02:31) Cast e troupe rispondono alle due domande.