Ebbene, oggi disamineremo lo splendido, ahinoi, ancora a tutt’oggi ampiamente sottovalutato L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford (The Assassination of Jesse James by the Coward Robert Ford). Seconda e strepitosa, perlomeno a nostro avviso, opus del cineasta Andrew Dominik dopo il controverso Chopper dell’anno 2000. Film della ragguardevole e lunga, eppur ipnotica durata di centosessanta minuti netti, cioè quasi 3h piene, L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford uscì sui grandi schermi mondiali nel 2007 dopo essere stato presentato, in Concorso, alla 64.a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia ove, purtroppo, fu apertamente snobbato dal pubblico, quest’ultimo probabilmente tediato dalla sua eccessiva durata e dalla sua apparente lentezza, incapace a quei tempi di coglierne le sofisticatissime finezze eccellenti, ricevendo peraltro un’accoglienza critica piuttosto freddina, malgrado il suo meraviglioso interprete e produttore (assieme a Ridley Scott), Brad Pitt, all’appena suddetta kermesse veneziana vinse la Coppa Volpi come miglior interprete maschile.
Opera invece, ribadiamo, dal fascino magnetico, con voluti echi visivo-fotografici e figurativi à la miglior Terrence Malick dei tempi dorati, L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford è attualmente reputata una pellicola notevole. Infatti, riscontra un’ottima media recensoria assai lusinghiera sul sito aggregatore metacritic.com, equivalente per l’esattezza al 68% di opinioni altamente favorevoli. Eppur, come poc’anzi scrittovi, ai tempi della sua uscita passò alquanto inosservata in maniera ingiusta e sbagliata. Andrew Dominik è un regista d’immenso talento indubbio, potete vivamente scommetterci, la cui prossima opera cinematografica, ovviamente, è l’attesissimo Blonde, cioè il suo biopic su Marilyn Monroe, incarnata da un’avvenente e alquanto somigliante, speriamo convincente, Ana de Armas (The Gray Man), film che sarà, giustappunto, nuovamente presentato, in assoluta anteprima mondiale, al prossimo Festival di Venezia imminente e del quale Netflix ha da poco rilasciato il nuovissimo trailer integrale, disponibile sul canale ufficiale YouTube della suddetta e oramai imprescindibile piattaforma di streaming arcinota.
L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford è tratto dall’’omonima novella dello scrittore Ron Hansen, per l’occasione adattata e sceneggiata dallo stesso Dominik.
Questa la sua trama, assai sintetizzata, secondo IMDb:
Robert Ford (Casey Affleck), che nutre una profonda ammirazione per Jesse James (Brad Pitt) sin da quando era bambino, cerca con tutte le sue forze di entrare a far parte della gang del fuorilegge del Missouri, ma diventa sempre più amareggiato nei confronti del bandito.
A cui, sinceramente, in tal caso ci par opportuno non aggiungervi altro. In quanto, in effetti, malgrado le sue quasi tre ore corpose di minutaggio, L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford possiede una trama alquanto, a prima vista, banale e insignificante. È un film, come detto, infatti che certamente non vive d’originalità narrativa, se così possiamo dire, bensì rifulge di magiche atmosfere oniriche ripiene di trascendenza nitida. È un film, insomma, in cui sembra che non succeda nulla di rilevante ai fini dell’intreccio e della storia narratici. Eppur, vertiginosamente incanta e cresce per come, nelle sottili dinamiche psicologiche che s’innescano fra i personaggi espostici, in relazione fra loro, e l’evolversi lentamente spasmodico della tragedia annunciata, si arriva, estasiati, alla sua conclusione amara, glaciale e spietata.
Illuminato dalla mastodontica e suggestiva fotografia chiaroscurale di Roger Deakins, sorretto da una prova altamente carismatica e al contempo fascinosamente inquietante d’un Pitt inedito e bravissimo, attorniato da un cast di non protagonisti parimenti eccezionali e perfettamente in parte, fra cui un agghiacciante, imberbe Casey Affleck impressionante, il veterano e compianto Sam Shepard, Brooklynn Proulx, Mary Louise Parker, Zooey Deschanel, Paul Schneider e i giovani Jeremy Renner & Sam Rockwell, musicato dal grande Nick Cave, L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford è uno dei western più anomali, belli e stilisticamente raffinati degli ultimi trent’anni. Anche se qualche critico stolto e sciocco l’ha accusato di peccare di calligrafico manierismo estetizzante e inutile.