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Il talento di Mr. Crocodile: canta per parlare, Lyle! – Recensione

Il talento di Mr. Crocodile: presentato in occasione della diciasettesima Festa del Cinema di Roma, nell’evento colaterale Alice nella città, alla presenza del regista Josh Gordon e del talent italiano Luigi Strangis, un musical che diverte e tocca il cuore, ora al cinema con Warner Bros. per Sony Pictures.

Hello, ma Baby
Hello, ma honey
Hello, ma ragtime pal
Send me a kiss by wire
Baby, my heart’s on fire

Vi dice niente questo inizio di canzone? No? Allora, “Solo per te io canto” (One Froggy Evening)?

Vi arrendete? Allora stiamo parlando di un cortometraggio storico delle Merrie Melodies, dove un operaio trova un ranocchio in grado di cantare divinamente. Spera a quel punto di sfruttare questo animale fuori dal comune per diventare miliardario grazie al mondo dello spettacolo, ma purtroppo per lui il ranocchio si mette a cantare solo in sua presenza. Ogni sogno di gloria fallisce, anzi, finirà la sua vita in miseria.

Un modo alternativo per introdurre il prologo de Il talento di Mr. Crocodile, che è dunque identico a quello di “Solo per te io canto”, tranne che per il fatto che l’animale canterino non è un ranocchio ma un coccodrillo. E per quel che riguarda il resto della storia? Hector P. Valenti (Javier Bardem) farà la stessa fine di quel povero operaio degli anni ‘50? Lo scoprirete solo vedendo il film, che merita davvero, e andiamo a scoprire il perché.

Cosa funziona in Il talento di Mr. Crocodile

Abbiamo citato il cortometraggio di Chuck Jones perché è un capolavoro che conoscono praticamente tutti, ma questo nuovo film di si basa ufficialmente su una serie di libri di Bernard Waber.

Un autore purtroppo scomparso da qualche anno (proprio nel giorno dell’uscita di questo film al cinema in Italia avrebbe compiuto 101 anni) e che ha venduto oltre milione e mezzo di copie delle sue 33 pubblicazioni, ma proprio quelle riguardanti questo coccodrillo in Italia non sono mai arrivate.

Non possiamo dunque al momento affermare quanto questo lungometraggio sia fedele ai libri originali (potrebbe essere l’occasione buona per tradurre finalmente “The House on East 88th Street (1962), “Lyle, Lyle, Crocodile” (1965) e tutto il resto della serie su Lyle), o se Waber abbia “copiato” o meno il cortometraggio delle Merrie Melodies distribuito sette anni prima, in ogni caso questa similarità non toglie nulla a questo nuovo musical perché, come accennato nella sinossi, la somiglianza con “One Froggy Evening” è solo nel prologo.

Il talento di Mr. Crocodile dura cento minuti in più, e offre non solo più eventi ma anche molti più spunti di riflessione, soprattutto sui valori formativi.

Come il non avere sempre paura del diverso, di non limitarsi a mangiare solo cibo sano per tutta la vita, a superare le proprie paure e difficoltà, e soprattutto a non sfruttare gli altri per il proprio tornaconto personale.

Ci saranno diversi momenti da occhi lucidi nell’ultima parte del film, ma anche più di una risata, attraverso i genitori di Josh (Winslow Fegley) ma anche all’antipatico vicino di casa Alistair Grumps (Brett Gelman) e al suo bizzarro gatto, e tanta buona musica grazie a diverse canzoni originali.
E proprio per questo motivo, e non solo per questioni di marketing, a doppiare Lyle è stato scelto un cantante professionista come Luigi Strangis, vincitore di Amici 2021/2022.

Una scelta che per una volta non danneggia il doppiaggio italiano per quel che riguarda i dialoghi, perché Strangis doppia solo le canzoni, per il semplice fatto che il coccodrillo Lyle è in grado di esprimersi con la lingua degli esseri umani solo cantando. Non ci sono dialoghi per questo protagonista, e neanche dei versi comprensibili, perché come sappiamo tutti da diversi anni… il coccodrillo come fa? Non c’è nessuno che lo sa….

Doppiaggio Italiano decisamente promosso anche in questa occasione, con la direzione di Gabriele Lopez, i dialoghi curati da Cecilia Gonnelli, testi delle canzoni e la loro direzione musicale grazie a Fabrizio Palma, e con un cast che, oltre a Luigi Strangis, vede Roberto Pedicini ancora una volta perfetto su Javier Bardem, così come sono state decisamente ottime le interpretazioni di Francesco Pezzulli, Antilena Nicolizas, Alberto Vannini ed Emiliano Reggente.

Perché non guardare Il talento di Mr. Crocodile

Bene, ma non benissimo per quel che riguarda Luigi Strangis: come per molti suoi colleghi della sua generazione, anche questo vincitore di Amici non è il massimo per quanto riguarda l’articolazione delle parole. In alcune canzoni, almeno per quel che riguarda l’inizio delle strofe, alcuni termini risultano parecchio difficili da decifrare. Molto meglio Pedicini in tutte le performance canore di Javier Bardem, del resto è uno che ci ha abituato fin troppo bene per quel che riguarda il doppiaggio musicale, sin dai tempi de La bella e la bestia.

Il film è al cinema dal 27 ottobre con Warner Bros.

Regia: Josh Gordon, Will Speck Con: Luigi Strangis, Javier Bardem, Scoot McNairy, Constance Wu, Brett Gelman, Shawn Mendes, Sal Viscuso, Winslow Fegley, Lyric Hurd, Lindsey Moser Anno: 2022 Durata: 106 min. Paese: USA Distribuzione: Sony Pictures Italia

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