Hope: Presentato al 44° Festival Internazionale di Toronto, nelle sale il riuscito dramma norvegese opera seconda della regista di Limbo con il protagonista di Nymphomaniac.
Anja (Andrea Bræin Hovig) e Tomas (Stellan Skarsgård) sono una agiata coppia norvegese di lunga data che vive felicemente in una grande famiglia allargata con sei figli di primo e secondo letto. Regista teatrale lei produttore lui la coppia, che sta per celebrare il Natale con la famiglia al completo, sembra avviata ad una lunga e piacevole vita colma di soddisfazioni lavorative e personali.
Tormentata da un mal di testa persistente e da un dolore all’occhio Anja si fa visitare e scopre così di avere un tumore al cervello.
Nei giorni tra Natale e Capodanno, la coppia attraverserà un calvario di consulti medici, esami e discussioni sul futuro della famiglia.

Cosa funziona in Hope
Tratto dalla esperienza della stessa regista (Maria Sødahl) che ha ricevuto anni fa una terribile notizia di salute, Hope è il racconto asciutto di un dramma affrontato con assoluta dignità, senza eccedere mai ad alcun sentimentalismo.
“Questa è la mia storia, per come me la ricordo“.
Maria Sødahl – Regista di Hope
La regista disseziona con precisione chirurgica e spietata onestà gli effetti devastanti di una probabile sentenza di morte sulla vita familiare e matrimoniale di una coppia che probabilmente si sentiva infallibile. Inesorabile lo scorrere del tempo, che separa la protagonista dalla sua operazione, e la consapevolezza di un fututo terribile di fronte decostruiscono giorno per giorno tutte le sovrastrutture su cui si è basata una famiglia che non è poi così infallibile.
Una operazione verità autentica e cruda che vale una vita intera.
Ma Hope non è solo questo, è anche una riflessione sulle parole che accompagnano la malattia e su come le stesse possano influenzare il decorso della stessa; come insegnano i medici e i farmacisti che per primi hanno osservato l’effetto Placebo constatando l’influenza che le loro parole avevano sul decorso della cura.

Perché non guardare Hope
Dotato di una sceneggiatura precisa al millimetro e di splendide interpretazioni, in particolare una Bræin Hovig dotata di straordinaria intensità, Hope non è la pellicola adatta a coloro che non amano le pellicole ad alto impatto emotivo dedicate alla malattia.
Hope è nelle sale italiane dal 12 Maggio 2022.
Regia: Maria Sødahl Con: Andrea Bræin Hovig, Stellan Skarsgård, Terje Auli, Ingrid Bugge, Hala Dakhil, Dina Enoksen Elvehaug, Eirik Hallert, Steinar Klouman Hallert, Kristin Voss Hestvold, Gjertrud L. Jynge, Johannes Joner Anno: 2019 Durata: 126 min. Paese: Norvegia, Svezia Distribuzione: Movies Inspired