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È stato tutto bello: storia di Paolino e Pablito – Recensione del Docufilm di Walter Veltroni

È stato tutto bello: storia di Paolino e Pablito: Il nuovo film documentario di Walter Veltroni, dedicato al Campione del Mondo Paolo Rossi, al cinema dal 19 al 21 Settembre.

40 anni da Spagna 1982.
Un anniversario già ben festeggiato con la settima arte negli ultimi mesi, su tutti il documentario Rai Cinema “Il viaggio degli eroi“. Non tutti i protagonisti purtroppo sono riusciti a vedere queste commemorazioni. Il primo pensiero va naturalmente a Gaetano Scirea, per essere scomparso quando era ancora giovane, e in maniera molto tragica. Poi ci ha detto addio Enzo Bearzot. Lui aveva superato gli ottant’anni, ma poteva arrivarci comunque. E due anni fa un’altra scomparsa davvero prematura e improvvisa, quella di Paolo Rossi, conosciuto anche come Pablito, ma anche Paolino.

In Italia ci sono migliaia di Paolo Rossi ma in quanti restano impressi nella memoria degli altri connazionali?
Abbiamo avuto e ci sono ancora politici italiani con questo nome.
C’è il Paolo Rossi comico e il Paolo Rossi giornalista, ed entrambi sono legati con il calcio, ma mai quanto Pablito Rossi, uno dei più grandi eroi della Coppa del Mondo 1982.

E qui comincia la sua storia, con un racconto quasi del tutto lineare. Si parte dai suoi luoghi d’origini, raccontati dal fratello Rossano Rossi in persona. Il fratello maggiore di Paolo e quest’ultimo sono interpretati da due giovanissimi attori come Gianmarco Piccione e Leonardo Turco, per rendere il tutto ancor più verosimile e poetico, soprattutto con romantiche riprese in bianco e nero.

Dopo un po’ di curiosità ed aneddoti sulla loro vita personale, sia Rossano che Paolino cominciano la loro avventura nel mondo del pallone, con squadre come il Santa Lucia, l’Ambrosiana e la Cattolica Virtus. Tanti vecchi compagni ricordano con affetto quei momenti, evidenziando come Paolino sembrasse fin da subito un predestinato. E infatti la Juventus li chiama entrambi per un provino, ma solo Paolo, nel 1972, ha la conferma di entrare nelle giovanili bianconere.

La palla però in quel momento era nelle mani dei genitori, che erano molto titubanti. Pensavano che tale esperienza fosse più dannosa che utile per il loro figliolo, soprattutto dal lato scolastico. Ma Rossano riuscì a dar loro l’assist vincente, e così la sua leggenda comincia ancor di più a prendere forma, anche se appunto, ci è voluto tempo.

Gli infortuni lo hanno decisamente frenato nei primi due anni a Torino, tanto da accumulare solo tre presenze in Coppa Italia. Cominciarono dunque le varie esperienze in provincia per farsi le ossa, e dopo un’altra delusione con il Como, la palla cominciò veramente a girare a suo favore prima al Lanerossi Vicenza, e poi al Perugia.

Sembrava di nuovo tutto bello, finché non arrivò un’altra mazzata. Era scoppiato il calcioscommesse, e anche Paolo Rossi ci finì in mezzo, nonostante l’assenza di prove concrete contro di lui. La giustizia sportiva, di natura imperfetta, ha sulla coscienza carriere di molti calciatori e dirigenti innocenti, e Paolo poteva non essere un eroe Mundial, se non avesse tenuto duro, e soprattutto, se Boniperti prima, e Bearzot dopo, non avessero creduto in lui.

Per quel che riguarda il primo, decise di riportarlo alla Juve nonostante i due anni di squalifica, mentre il secondo lo portò in Spagna pochi mesi dopo il suo ritorno in campo.

E in questa parte di storia non solo di Paolo Rossi, ma anche di tutto il calcio italiano degli anni ‘80, Walter Veltroni ha fatto bene a ricordare certe cose. Continui attacchi da parte dei media e tifosi italiani a Bearzot e compagni, sia prima che durante il Mondiale, per le sue scelte riguardo alle convocazioni, e Pablito era quello più nel mirino di tutti riguardo a quest’ultime.

“Non è in forma”, “Non merita di esserci, è colpevole di frode”, “Ci doveva essere Pruzzo al suo posto”.

Quell’Italia dunque aveva contro non solo squadre e tifosi avversari, ma anche molti Italiani, che preferivano tifare Maradona e Falcao piuttosto che Paolo Rossi.

Ma poi è andata come è andata, campioni come Tardelli, Cabrini e Bergomi lo hanno ricordato anche in questo documentario, così la vittoria è stata ancor più bella non solo per loro, ma anche per i pochi Italiani che li hanno sostenuti dall’inizio alla fine.

Senza dimenticare che noi Italiani non siamo solo bravi a salire sul carro dei vincitori, ma anche a continuare a lamentarci delle scelte di convocazione nonostante la vittoria finale.

Un film che si è ripetuto nel 2006, e in maniera ancor più vergognosa, dato che a rimangiarsi tutto quanto, e a festeggiare con gli Azzurri, furono anche molti politici che avevano provato a far fuori Lippi.

Aspettiamoci dunque in futuro altri documentari come questo, con la speranza che prima o poi certe persone impareranno la lezione…

Dopo il racconto di Spagna 1982, ci avviciniamo molto velocemente alla fine. Il ricordo della scomparsa di Bearzot, che ha visto riunirsi tutta la vecchia squadra sopravvissuta in quel triste frangente, ma anche tanti bei momenti vissuti, come il matrimonio con Federica Cappelletti, e il meraviglioso rapporto con le sue dolcissime figlie, Maria Vittoria e Sofia.
Una favola molto bella, purtroppo interrotta bruscamente due anni fa.

Sarà davvero difficile non commuoversi nel finale. È stato tutto bello: storia di Paolino e Pablito è un documentario pieno di passione, ricordi, aneddoti, e anche momenti di ilarità, come con lo spezzone di “Non ci resta che il crimine”, che ricorda in maniera ironica tutti i discorsi sul Mondiale spagnolo di cui abbiamo parlato sopra.

Una storia capace di far immedesimare anche coloro che Paolo Rossi non hanno mai visto giocare per motivi anagrafici, come il sottoscritto del resto.

Abbiamo bisogno di più film come questi, e con la speranza che ciò avvenga, godiamoci questo eccezionale lavoro al cinema il 19, 20 e 21 Settembre, e poi in seguito su Sky (e anche in Home Video non sarebbe una cattiva idea).

È stato tutto bello: storia di Paolino e Pablito è al cinema come evento speciale dal 19 al 21 settembre con Vision Distribution.

Regia: Walter Veltroni Anno: 2022 Durata: 107 min Paese: Italia Distribuzione: Vision Distribution.

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