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Dirty, difficult, dangerous – Recensione del film di Wissam Chara che apre le Giornate degli Autori di Venezia 79

Dirty, difficult, dangerous: inaugura una delle sezioni collaterali del Festival della laguna. Una storia d’amore e difficoltà nel Libano contemporaneo.

In Dirty, difficult, dangerous, Ahmed (Ziad Jallad), un rifugiato siriano, e Mehdia (Clara Couturet), un’immigrata etiope che lavora come domestica, vivono un amore clandestino fatto di baci furtivi nelle strade di Beirut. Mentre Mehdia cerca di svincolarsi dai suoi datori di lavoro, Ahmed, affetto da una misteriosa malattia, si guadagna da vivere vendendo metalli di riciclo. La loro storia non ha futuro, ma non hanno nulla da perdere. Decidono così di fuggire alla disperata ricerca di una vita migliore. Nel frattempo, le condizioni di Ahmed cominciano a peggiorare…

Cosa funziona in Dirty, difficult, dangerous

Opera seconda di Wissam Charaf, operatore video freelance che ha coperto per diverse testate televisive le zone di guerra, questo film ha il grande pregio di non essere un mèlo, come avrebbe tutto il diritto di essere, ma di guardare anche con una certa ironia al destino cinico e baro che a volte guida le esistenze.

Per alcune scelte di inquadratura, e anche di colori, che sono tutti pieni e vivaci, Dirty, difficult, dangerous, ricorda i film di Kaurismaki, dove anche le azioni più assurde si realizzano in un clima “deadpan”, ossia con poca reazione a riguardo.

Anche i personaggi che incarnano i nemici, gli oppressori, sono trattati con una certa umanità, caratterizzati per i loro difetti e gesti a volte assurdi.

Perché non guardare Dirty, difficult, dangerous

Il film ha alcuni momenti surreali, divertenti, che non si arrendono al dramma, che è sempre ricordato e presente: c’è un campo profughi ben descritto, un ospedale per i rifugiati, il dramma dell’essere straniero in una terra che non ti vuole. Ma c’è anche il resto della vita, e soprattutto l’amore.

Il film è una coproduzione libanese-italiana ed è in concorso alla 79a Mostra del cinema di Venezia, nella sezione Giornate degli autori.

Regia: Wissam Charaf Con: Clara Couturet, Ziad Jallad Anno: 2022 Durata: 83 minuti Paese: Libano/ Italia/Francia Distribuzione: NB

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