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Close – Recensione del film di Lukas Dhont

Close ha vinto il Gran premio della giuria a Cannes 2022, ora esce in sala e rappresenterà il Belgio agli Oscar 2023.

Léo e Rémi sono due tredicenni che crescono insieme e molto vicini nella provincia belga. Passano un’estate insieme in cui non hanno limiti alla loro spontaneità.

L’estate finisce e inizia la scuola e i giovani compagni a cui si presentano vedono nella loro vicinanza qualcosa di più di un’amicizia. Lèo non tollera il sospetto e si allontana dall’amico, che si sente abbandonato senza spiegazioni. Una scelta che porterà con sè conseguenze più grandi, segnando la vita dei due ragazzi.

Cosa funziona in Close

Alla sua seconda prova da regista dopo Girl, Lukas Dhont si conferma un regista che, nonostante la giovane età, sa veramente quale storia raccontare e come. Close è un film melodrammatico perfettamente equilibrato. La prova dei due attori giovanissimi è trascinante e la storia drammatica e coinvolgente. Meno incendiario del suo quasi coetaneo Xavier Dolan, Dhont mette in scena storie originali su tematiche difficili e delicate.

Perché non guardare Close

Ciò che manca nello sviluppo di Close è un giudizio. Il film resta a una giusta distanza dal prendere posizione su ciò che avviene in scena, lasciando allo spettatore l’onere di scegliere da che parte stare.

Il film arriva sala dal 4 gennaio distribuito da Lucky Red

Regia: Lukas Dhont Con: Eden Dambrine, Gustav De Waele Anno: 2022 Durata: 105 min. Paese: Belgio Distribuzione: Lucky Red

About A V

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