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Bones and All – Il nostro incontro con Luca Guadagnino e Timothée Chalamet

Bones and All: si è svolta a Roma la conferenza stampa di presentazione dell’attesissimo film alla presenza di Luca Guadagnino e Timothée Chalamet.

Presentato alla 79.a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di VeneziaBones & All (qui la recensione), è l’ultima fatica del regista di culto Luca Guadagnino (Io sono l’amoreChiamami col tuo nome) controversa pellicola definita horror-sentimentale che già suscita accese reazioni nella stampa e che sta per esordire in sala dal 23 novembre. Abbiamo incontrato il regista a Roma, accompagnato da uno dei suoi attori feticcio, Timothée Chalamet.

Il regista e la stella emergente del cinema internazionale ci hanno raccontato la loro esperienza nella realizzazione di un film tanto intenso, una storia d’amore estrema che ha segnato la vita professionale di entrambi e che è atteso con entusiasmo dal pubblico come testimoniato dalla affollatissima premiere che si è tenuta a Milano.

Ringraziamenti: IMAGO / NurPhoto

A detta dello stesso Guadagnigno, la pellicola può essere definita come una fiaba sulla solitudine e sull’intima necessità di sentirsi guardati dall’altro. Bones & All è infatti forse la sua pellicola che affronta più efficacemente e intimamente il concetto della solitudine. Ambientata negli Stati Uniti durante il reganismo la coppia di protagonisti vive una forma di straniamento profonda con il resto del mondo a causa della loro intima natura di outsider, condizione che però li unisce anche profondamente.

Guadagnino ha prestano molta attenzione allo sguardo con il quale ha riportato l’ambientazione americana di questo suo primo lungometraggio oltre oceano, ponendo l’osservatore “alla stessa altezza” dei suoi personaggi. Con grande attenzione ha infatti cercato di evitare lo sguardo grottesco e di supponenza con cui i cineasti europei spesso si approcciano ad un paese colmo di sfaccettature come gli Stati Uniti.

Timothée Chalamet, che Guadagnino ha voluto a tutti i costi per la realizzazione del suo settimo lungometraggio, ritiene che lo spettatore potrà empatizzare con il senso di solitudine che pervade la pellicola, una senzazione che la recende pandemia ha fatto sperimentare a tutta la popolazione mondiale ma che è anche una conseguenza dell’esasperato senso di individualismo delle società contemporanee.

L’attore canadese ha espresso profonda gratitudine per il regista che vede come un mentore, ma oramai anche un amico, grazie al quale ha costruito la sua sfolgorante carriera artistica, dopo il planetario successo di Chiamami col tuo nome, da artista di primo piano nel panorama mondiale. Una ennesima esperienza lavorativa di grande impatto che ha apprezzato anche la presenza di Taylor Russell (Escape Room) con cui c’è stata una incredibile sintonia sul set e che ha apprezzato per la sua capacità di conferire al personaggio una profonda interiorità e una dimensione spirituale palpabile.

Bones and All, che per i temi trattati sarà consigliato per gli spettatori al di sopra dei 14 anni, è in uscita nei cinema italiani dal 23 novembre grazie a Vision Distribution.

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