Home / RECENSIONI / Avventura / Belle & Sebastien: Next Generation – torna la bontà infinita – Recensione

Belle & Sebastien: Next Generation – torna la bontà infinita – Recensione

Belle & Sebastien: Next generation è un reboot cinematografico del celebre romanzo di Cécile Aubry, con Robinson Mensah-Rouanet come nuovo protagonista umano dell’affiatatissimo duo.

Nella Parigi dei giorni nostri vive Sebastien (Robinson Mensah-Rouanet), un ragazzo di dieci anni che si mette spesso nei guai con la legge. L’ultima bravata gli costa una vacanza con gli amici, così la madre Cécile (Caroline Anglade) per motivi di lavoro è costretta ad affidarlo per l’estate alla sorella Noémie (Alice David) e alla madre Corinne (Michèle Laroque) presso gli Alti Pirenei.

Noémie è spesso impegnata con i corsi di alpinismo, toccherà per questo alla nonna badare al nipotino ribelle, mostrandogli l’antico mestiere della transumanza. Da sempre abituato alla grande città e alle sue comodità, per Sebastien questa sistemazione sembra inizialmente una villeggiatura all’inferno… ma il diavolo non è così brutto come lo si dipinge, e così nel giro di pochi giorni cambierà prospettiva. Non solo grazie alla tenerezza delle pecorelle e degli agnellini, ma soprattutto per via di una particolare pastorella

Cosa funziona in Belle & Sebastien: Next generation

Con Belle & Sebastien: Amici per sempre si è dunque conclusa la trilogia di Félix Bossuet, ma non la possibilità di raccontare una nuova storia basata sull’intramontabile opera di Cécile Aubry (qui oltre alla recensione del precedente film potete trovare un riassunto dei vecchi adattamenti).

Belle & Sebastien: Next generation è dunque un reboot fortemente caratterizzato dal metacinema, dato che viene rivelato che il primo padrone di Belle, Gas (Syrus Shahidi), l’ha chiamata così proprio in omaggio ai vecchi film, così come la famiglia di Sebastien vede nell’incontro tra quest’ultimo e la Patou un affascinante segno del destino legato alle opere della Aubry.

Una scelta che ricorda il film di Lassie del 1994, dove la piccola Jennifer Turner (Brittany Boyd) aveva chiamato una collie randagia Lassie proprio per via del suo amore nei confronti della storica serie televisiva.

L’ambientazione moderna, o meglio, attuale, in questa occasione non rovina affatto l’opera e l’atmosfera originale, non solo per il fatto che le montagne della transumanza non sono poi così cambiate rispetto al secondo dopoguerra, ma soprattutto perché il canovaccio principale, perfettamente espresso in una strofa della storica sigla di Fabiana Cantini (Belle è un cagnolone delicato ma la gente spesso non lo sa… Sebastien un giorno l’ha incontrato, più nessuno li dividerà!) è stato mantenuto anche stavolta.

La modernità è comunque evidenziata con i social network, i quali sono rappresentati come un vero e proprio deus ex machina, e contestualmente il loro utilizzo viene descritto anche sotto un’ottica formativa ben precisa: questo film ci racconta che a volte siamo davvero ingenui nell’utilizzarli. La volontà di apparire e di condividere con tutti le nostre esperienze può risultare molto pericoloso per sé stessi e per coloro che ti stanno accanto.

Belle & Sebastien: Next generation ha un ottimo messaggio ambientalistico senza però risultare in alcun modo estremistico (Corinne infatti non è mica vegana) mentre la seconda novità più importante, dopo i social network, è un rimando, volontario o meno, a un grande capolavoro letterario come Il richiamo della foresta.

Doppiaggio italiano molto buono, curato e sonorizzato da Asci voice and mind, con la direzione di Federico Zanandrea, i dialoghi di Esther Ruggiero, l’assistenza al doppiaggio di Olga Rando, Stefano Nissolino come fonico di doppiaggio e Claudio Toselli come fonico di mix, e le voci di Gabriele Piancatelli (Sebastien), Roberta Pellini (Corinne), Martina Felli (Noémie), Beatrice Gaggiula (Cécile) e Ruggero Andreozzi (Gas).

Perché non guardare Belle & Sebastien: Next generation

Se proprio vogliamo trovare un difetto in questo nuovo, meraviglioso ed emozionante film dedicato a Belle & Sebastien è il finale dedicato a Gas, che sembra un minimo incompiuto, soprattutto dopo l’ultimo dialogo tra quest’ultimo e Noémie.

Belle & Sebastien: Next Generation è al cinema dal 17 novembre 2022 con Medusa Film per Notorious Pictures.

Regia: Pierre Coré Con: Michèle Laroque, Robinson Mensah Rouanet, Alice David, Caroline Anglade, Syrus Shahidi, Aurélien Recoing, Lou Lambrecht, Noa Faure-Duval, Noam Grasset, Alois Pedrono Anno: 2022 Paese: Francia Distribuzione: Medusa Film

About Valerio Brandi

Guarda anche

a-complete-unknown-recensione-film-copertina

A Complete Unknown – Un garbato ritratto di Bob Dylan – Recensione

A Complete Unknown: Un garbato ma scialbo ritratto convenzionale di Bob Dylan, recensione del film …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.