Zlatan: Dopo la presentazione in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, il film che racconta i primi anni da calcatore di Zlatan Ibrahimovic, dai calci al pallone nei campetti fino al passaggio alla Juventus, è ora al cinema.
Per Zlatan Ibrahimovic il calcio è stata la liberazione, nato in un ambiente difficile e con una famiglia con non pochi problemi, fin da piccolo ha dovuto fare affidamento sulla fiducia in se stesso per cercare la maniera di emergere e riscattare la sua posizione sociale.
Ragazzino irrequieto e dispettoso ha più volte rischiato di sperperare il su enorme talento. La sua caparbietà e l’incontro con Mino Raiola (Emmanuele Aita), lo hanno portato dopo tanti sacrifici a giocare in squadre come l’Ajax di Amsterdam, la Juventus, l’Inter, il Milan, il Barcellona, il Paris Saint-Germain e il Manchester United.
Il racconto di formazione del calciatore svedese dai campetti della periferia fino all’arrivo al professionismo.

Cosa funziona in Zlatan
Basato sull’autobiografia “Io, Ibra”, scritta dallo stesso Ibrahimovic con David Lagercrantz, il film diretto da Jens Sjörgen, racconta l’infanzia e la nascita del talento svedese fino al suo arrivo alla vecchia signora.
Attraverso una narrazione composta da un ipotetico presente, durante il suo periodo olandese all’Ajax, e lunghi flashback della sua infanzia e adolescenza svedese, il regista cerca di presentare i momenti più interessanti del percorso di formazione dell’uomo e futuro campione, ponendo in grande considerazione più l’aspetto emotivo e sociale rispetto a quello calcistico.
L’intenzione dichiarata anche in conferenza stampa di raccontare più la costruzione dell’uomo, rispetto al calciatore, è chiara e la prova dell’esordiente Granit Rushiti nei panni di Ibrahimovic, un giovane calciatore prestato al cinema, è sufficientemente riuscita.

Perché non guardare Zlatan
Nonostante la discreta capacità di legare diversi momenti ed elementi della vita del campione, il film di Jens Sjörgen è vittima dell’incapacità di creare una vera empatia con lo spettatore.
Sicuramente gli appassionati di calcio e i tifosi del buon Zlatan, troveranno buone argomentazioni per lasciarsi intrattenere dal film, ma è comunque evidente l’incapacità narrativa di creare una vera attrattiva negli spettatori con poco interesse nei confronti del personaggio.
Un prodotto privo di veri guizzi di scrittura e epicità, molto basilare nel linguaggio cinematografico e più vicino ad un film televisivo, tedesco o scandinavo, in onda sulle reti Mediaset il primo pomeriggio durante le feste di natalizie o le ferie estive.
Zlatan é al cinema dall’11 Novembre con Lucky Red.
Regia: Jens Sjögren Con: Granit Rushiti, Dominic Andersson Bajraktati, Cedomir Glisovic, Merima Dizdarevic, Emmanuele Aita, Duccio Camerini, David S. Lindgren, Didrick Gillstedt Anno: 2021 Durata: 100 min. – Svezia, Danimarca, Paesi Bassi Distribuzione: Lucky Red