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Spirit – Il ribelle: il cavallo selvaggio adatto ai bambini – Recensione

Prodotto da DreamWorks Animation e distribuito da Universal Pictures, Spirit – Il ribelle riporta al cinema il più celebre mustang del mondo animato

Lucky è una dolce ma vivace bambina di città, che sta per rivedere il padre dopo oltre dieci anni dall’ultima volta. Quest’ultimo si era isolato nel suo ranch in Texas per via di una tragedia familiare.

Durante il viaggio incontrerà una mandria di cavalli selvaggi, dove padroneggia lo stallone Spirit. La giovane cercherà subito di farselo amico, cosa difficile data la natura ribelle del mustang, ma i duri eventi che caratterizzano il vecchio West renderanno il tutto necessario.

Cosa funziona in Spirit – Il ribelle

Presentato fin da subito come il seguito di uno dei maggiori capolavori targati Dreamworks, ma il realtà Spirit – Il ribelle è soltanto una versione cinematografica riassuntiva della prima stagione della serie animata “Spirit: Avventure in libertà del 2017, il cui cavallo viene descritto come il figlio di Spirit e Pioggia. Ma tale parentela in questo lungometraggio non viene minimamente citata, quindi come fa a capirlo lo spettatore che non ha mai visto la serie animata ed è invece cresciuto con il film del 2002?

Arriverà a pensare che il cavallo protagonista è proprio quello originale, dato che il suo aspetto è lo stesso, anche se in 3D. Inoltre l’ambientazione storica può andare anche bene per questa teoria: il primo film comincia nel 1865, mentre questo, da quel che ci è sembrato di intravedere da un quotidiano apparso per pochi secondi, è collocato nel 1887.

Ventidue anni di differenza possono non essere un problema per un cavallo (la loro aspettativa di vita è sui 30/40 anni) però al tempo stesso si chiederà: e tutto il resto? In Spirit – Il ribelle non appare Pioggia, il grande amore del protagonista, e non c’è traccia della tribù Lakota di Piccolo Fiume, e di nessun altra di nativi americani (mentre gli afroamericani, nonostante si tratti del Texas di fine ‘800, sono tanti e vivono senza problemi con i bianchi).

Quindi, Spirit il ribelle può andar (se sanno davvero accontentarsi…) bene sia a coloro che hanno visto solo il film di Kelly Asbury e Lorna Cook, sia ai chi conosce solo la serie animata, ma anche a quelli che si affacciano per la prima volta a questo universo.

La storia risulta carina, i personaggi pure (in particolare quello di Abigail Stone). Per l’animazione, solito discorso: la CGI non è bella come quella 2D, e in questo caso vale ancor di più dato il basso budget di produzione, ma al tempo stesso è superiore, e di parecchio, a quella utilizzata nella serie animata a cui è ispirata.

Doppiaggio italiano diretto dal grande Marco Mete che presenta lo stesso cast della serie animata (Lucrezia Marrichi, Emanuela Ionica, Chiara Oliviero, Giò-Giò Rapattoni, Alessio Cigliano) ad eccezione del personaggio di Snips Stone, dove Emanuele Suarez è stato sostituito da Valeriano Corini.

Perché non guardare Spirit – Il ribelle

Al tempo stesso storia, animazioni e personaggi un film più limitato ai bambini fino alle scuole elementari che adatto a tutti, come lo era senza ombra di dubbio l’originale. Non siamo ai livelli dei film di Barbie, ma poco ci manca.

Le edulcorazioni poi non mancano: sebbene l’antagonista principale, Hendricks, sia un buon personaggio dotato di vera cattiveria, non è certo paragonabile al vecchio Colonello, e manca tutto quel dramma che la voce di Zucchero sapeva fin troppo bene raccontare.

Versione italiana perfettamente localizzata, con anche le scritte all’interno del film nella nostra lingua, dove spicca “monte cavolo”. Un nome decisamente ridicolo per ciò che dovrebbe trasmettere, perciò c’è da chiedersi: in originale era diavolo, o anche in America hanno smesso di usare questi termini decisamente da vecchia frontiera?

Spirit – Il ribelle è al cinema dal 17 giugno con Universal Pictures.

Regia: Elaine Bogan, Ennio Torresan Con: Eiza González, Jake Gyllenhaal, Isabela Moner, Walton Goggins, Mckenna Grace, Julianne Moore, Marsai Martin Anno: 2021 Durata: 88 min. Paese: USA Distribuzione: Universal Pictures

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