Home / RECENSIONI / Avventura / Space Jam – New Legends – Il trionfo del Multiverso Animato Warner Bros. – Recensione

Space Jam – New Legends – Il trionfo del Multiverso Animato Warner Bros. – Recensione

Space Jam – New Legends: Dopo 25 anni di attesa, e tanti progetti nel mezzo mai realizzati, arriva finalmente il seguito del film d’animazione a tecnica mista con LeBron James e Malcolm D. Lee a raccogliere la pesantissima eredità di Michael Jordan e Joe Pytka.

LeBron James è uno dei migliori giocatori di pallacanestro in attività, ma per arrivare così in alto non ha solo dovuto impegnarsi sodo, ma anche ascoltare consigli molto severi. Uno stile di vita che ha riversato sui suoi figli, e il minore, Dom, vuole mollare il basket proprio per questo motivo, ma il destino ha un’idea diversa dalla sua…

Visitare gli Studios della Warner Bros non è sempre una passeggiata di salute, perché puoi fare brutti incontri… ma stavolta non è colpa degli Animaniacs, ma di Al-G Rhythm (Don Cheadle), il controllore del Server-Verso della compagnia. Così non è in pericolo solo la famiglia James, ma anche tutto il mondo dei Looney Tunes!

Come possono i nostri eroi ottenere la libertà? Ma con una sfida a pallacanestro, naturalmente.

Cosa funziona in Space Jam: New Legends

Stroncato dalla critica in madrepatria, ma oltre ad essere di buon auspicio per il futuro (anche il primo Space Jam fu distrutto dalla stampa, ma venne invece subito amato dal pubblico ed oggi è un vero cult) per il momento il film si è già ripagato al botteghino nei Paesi dove è già uscito.

Che destino avrà invece nel nostro Paese? Difficile dirlo, anche se i Looney Tunes vengono ancora trasmessi sulle nostre reti, le nuovissime generazioni sembrano più attratte dagli youtuber senza talento che dai capolavori dell’animazione tradizionale, mentre molti Millennials non avevano apprezzato questa sinossi, uscita ufficialmente online quasi un anno fa.

Le case di produzione dovrebbero migliorare questa strategia di marketing, in particolare i trailer, perché sarà un vero peccato se molti non daranno un’occasione a Space Jam: New Legends, perché questa storia, una volta visto il risultato finale… funziona alla grande!

Il Server-Verso è un’ottima trovata per mostrare non solo il gigantesco universo di Warner Bros. che fa un’entrata stile “Ready Player One“, ma ci accompagnerà anche durante gran parte del lungometraggio quando Bugs e LeBron, in stile Blues Brothers, viaggeranno tra i vari frachise per reclutare la Tune Squad.

Un altro indizio per un multiverso animato della Warner Bros?
Dopo il reboot di Scooby Doo, quello degli Animaniacs, il live-action di Tom e Jerry, ora i Looney TunesDai, regalateci questo sogno!

Space Jam: New Legends è un film moderno che non dimentica il passato: oltre a diverse battute di Don Cheadle che di Bugs Bunny che lasciano intendere che spesso e volentieri questi personaggi sono stati accantonati, o ritenuti scomodi, dai piani alti, troviamo anche un’ animazione davvero inclusiva: insieme alle scene in 3D abbiamo tanto minutaggio di disegni tradizionali, il cui risultato finale è decisamente soddisfacente.

Ci sono diversi momenti in cui Daffy Duck e compagnia riescono a strappare risate spontanee, e il finale è decisamente commovente, molto di più rispetto al 1996.

Space Jam: New Legends è anche l’occasione per sentire di nuovo alcune voci italiane che fanno parte di questi personaggi da un quarto di secolo, ma riguardo ai talent… si è fatto più di un passo indietro.


Il doppiaggio di Space Jam: New Legends    

Come ricordato da Massimo Corvo in un’intervista con il sottoscritto, il primo Space Jam non fu il primo film dove vennero utilizzati dei talent estranei al mondo del doppiaggio professionistico, ma il primo di una certa importanza per questioni di marketing.

Così lui, la voce di Michael Jordan, insieme agli altri suoi colleghi professionisti, restò in disparte mentre Simona Ventura e Giampiero Galeazzi si prendevano gran parte dell’attenzione mediatica.

Un destino toccato anche a questo seguito, e come era prevedibile, più passa il tempo, più la qualità dei talent diminuisce.

Fedez, Carlton Myers e Cecilia Zandalasini sono davvero inascoltabili, e per di più non doppiano poche righe, dato che sono stati scelti per interpretare la Goon Squad.

Meno grave la scelta di Gianluca Gazzoli e Flavio Tranquillo per i telecronisti della partita, del resto sono due cronisti sportivi, e non solo, da anni, ma il loro italiano impallidisce in confronto a quello di Sandro Ciotti.

Per quel che riguarda i Looney Tunes, tante storiche conferme, come accennato sopra, e anche un paio di migliorie.

Lola Bunny non ha più la voce di Simona Ventura, ma di Deborah Ciccorelli, grande professionista che ha dato la vera caratterizzazione al suo personaggio in “The Looney Tunes Show“, così come Mino Caprio ha mantenuto il suo ruolo su Marvin il Marziano (mentre nel 1996 il personaggio era andato a Neri Marcorè).

Marco Mete (Daffy Duck), Monica Bertolotti (Nonna), Roberto Pedicini (Gatto Silvestro), Ilaria Latini (Titti), Massimiliano Alto (Porky Pig) e Marco Bresciani (Taddeo) ci sono ancora dopo 25 anni, mentre Bugs Bunny, Yosemite Sam, Foghorn Leghorn e Speedy Gonzales sono doppiati dalle voci del The Looney Tunes Show, ossia Davide Garbolino, Pierluigi Astore, Antonio Angrisano e Gabriele Patriarca. Per quel che riguarda gli esseri umani protagonisti, ottimo riscontro da Gabriele Sabatini, Andrea Lavagnino, Gabriele Meoni, Benedetta Degli Innocenti e Raffaele Carpentieri per LeBron, Al-G Rhythm, Dom James, Kamiyah James e Malik.

Versione italiana, talent a parte, dunque da apprezzare, anche per via dell’adattamento: oltre a diverse scritte in italiano nelle scene animate, fortunatamente Elmer da noi è rimasto Taddeo.

 

Perché non guardare Space Jam: New Legends

Per quanto questo film sia promosso a pieni voti, resta il rammarico che, se fosse uscito prima del 2016, sarebbe stato molto probabilmente ancora più bello.

Avremmo avuto più gag sulle armi, ancora Pepe Le Pew, e il seno di Lola Bunny, solo per citare tre cose che, a questo seguito, sono mancate e non poco.

Tra le novità invece il punto più debole è la Goon Squad: oltre ad essere stata da noi doppiata in maniera indecorosa, il loro aspetto ricorda una brutta copia della squadra del professor Farnsworth della puntata di Futurama “Un amore stellare”, in particolare il personaggio di Arachnneka.

Regia: Malcolm D. Lee Con: LeBron James, Don Cheadle, Khris Davis, Sonequa Martin-Green, Cedric Joe, Jeff Bergman, Eric Bauza, Greice Santo, Martin Klebba, Julyah Rose, Kath Soucie, Xosha Roquemore, Gabriel Iglesias, J. Michael Tatum, Jalyn Hall, Wood Harris, Gerald ‘Slink’ Johnson, Sarah Silverman, Steven Yeun, Lil Rel Howery, Michael B. Jordan, Zendaya, Bob Bergen, Fred Tatasciore, Rosario Dawson, Justin Roiland Anno: 2021 Durata: 115 min. Paese: USA  Distibuzione: Warner Bros Italia 

About Valerio Brandi

Guarda anche

tulsa-king-2-recensione-serie-tv

Tulsa King 2 – Recensione della serie tv con un immarcescibile Sylvester Stallone

Tulsa King 2 – Recensione della serie tv con un immarcescibile Sylvester Stallone Con grande …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.