Love and Monsters: Con memoria – nemmeno troppo nostalgica – del teen movie anni ’80 a sfondo fantasy, il film di Michael Matthews mette in scena la storia di formazione che abbiamo visto mille volte e che, forse, ci piace ancora sentirci raccontare. Disponibile in esclusiva su Netflix dal 14 Aprile.
Joel (Dylan O’Brien) è un adolescente che vive in un mondo post apocalittico, dove gli insetti sono stati trasformati in mostri giganti da radiazioni sprigionate dai missili sparati nel tentativo di colpire un meteorite che minacciava di distruggere la Terra.
Scopo del ragazzo è ricongiungersi con Aimee (Jessica Henwick), un amore che l’apocalisse ha costretto – temporaneamente? – ad abbandonare. Intraprenderà quindi per raggiungerla un viaggio pieno di incontri e pericoli.
Cosa funziona in Love and Monsters
Divertente, spigliato e zeppo di citazioni (la migliore, quella di “Tremors”): l’incipit, con la spiegazione ironica e stilizzata dell’apocalisse, è quasi da manuale del sotto-genere. L’andazzo è convenzionale, ma gli effetti speciali sono favolosi (candidati all’Oscar) e contribuiscono a restituire la dimensione spettacolare e pop del mondo rappresentato, ma anche di un cinema e di un genere perduti.
Perché non guardare Love and Monsters
All’infuori delle citazioni c’è poco altro: qualche perla di saggezza sul passaggio dall’adolescenza all’età adulta e la comparsa inaspettata di Michael Rooker. Love and Monsters è un film da vedere a cervello spento, preferibilmente in età non troppo avanzata. In altre parole, un filmetto banale che si adegua agli standard narrativi di Netflix senza tentare minimamente di uscire dai binari.
C’è poco altro da aggiungere: il film è piano e semplice. Forse il suo scopo è anche questo: distrarci dal frastuono di trame complicate e racconti che spesso sono complessi anche se fanno parte di un cinema rivolto al pubblico giovanile.
Volendo, però, Love and Monsters può anche essere interpretato sotto il segno dei tempi, rispecchiando la nostra voglia di “uscire dal buco” dopo una catastrofe che ci ha tutti costretti a barricarci, che sia sottoterra o meno. Ricorda qualcosa? Certo, e fin troppo da vicino.